In tutta questa complessa matassa controrivoluzionaria per scatenare un golpe in Venezuela, è stata segnalata WhatsApp – popolare ed economica – come il volto visibile della gestione della disinformazione e dello spionaggio contro il governo di Nicolás Maduro.
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Il capitalismo del XXI secolo: chi controlla il mondo?
Le potenti multinazionali operano come entità indipendenti che non hanno bisogno di Stati nazionali forti.
Come negli scenari del cinema cyberpunk, corrente della fantascienza sorta nei primi anni ’80, il capitalismo neoliberale concentra il potere nelle mani di un’élite di super ricca che pretende controllare la vita di tutta l’umanità.
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I conquistadores del ciberespacio
Il mondo virtuale vende un’illusione di libertà, inclusa l’anarchia, che aggrada a non pochi utenti. In atto di alienazione, milioni di persone trovano nel “metaverso” che si va costruendo una via di fuga alle loro angustie vitali e alle limitazioni di ogni tipo che soffrono nella “realtà”. In Internet possono leggere, dire, vedere, acquistare “tutto ciò che desiderano”. E forse una volta, nei suoi inizi, il World Wide Web era una promessa in questo senso, ma il digitale è finito per replicare le stesse dinamiche del mondo analogico.
Cose della ‘famiglia’
Lo si reclama, con molta frequenza, alla stampa cubana, ma nessuno dei media pubblici stranieri, che di solito sono unanimi e danno un solo punto di vista nel parlare di quest’isola, ha raccolto le denunce dei giornalisti cubani sulla più recente aggressione contro di loro
Cubainformacion: oligarchi informativi
Musk, Bezos, Zuckerberg e la libertà di informazione
La persona più ricca del mondo, Elon Musk, sta per acquistare la rete sociale Twitter.
Il secondo più ricco, Jeff Bezos, è proprietario de The Washington Post, uno dei due giornali più influenti nell’élite politica ed economica USA.
Google copre le sue cariche con agenti della CIA
Alan MacLeod
Quando il presidente di Google, Eric Schmid, e il suo ineffabile “direttore di cambio di regime”, Jared Cohen, chiamato così da Julian Assange, hanno visitato Cuba nel 2014, ho pubblicato un testo intitolato “La valigetta che Google ha portato a Cuba“. Ora questa indagine di Alan MacLeod documenta, amplia e dimostra ciò che ho affermato allora: i legami di Google con il governo USA, il Dipartimento di Stato, le sue agenzie di intelligence sono profondi, continui e organici. Godetevela con uguale entusiasmi e sospetti allora come oggi.
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Imparare, imparare e imparare sulle reti sociali di Internet
Iroel Sánchez www.cubadebate.cu
Il primo capitolo della prima stagione della distopica serie britannica Black Mirror, trasmessa dalla televisione cubana più di un anno fa in un orario prossimo all’alba, racconta come il primo ministro del Regno Unito sia costretto dalle pressioni sulle reti sociali di Internet a fare sesso con un maiale, in cambio della libertà della principessa del Galles che è stata rapita.
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UPEC (su censura Google)
Non è la prima volta che le società transnazionali di telecomunicazioni esercitano, in modo implacabile, la censura contro il nostro paese, in un momento di alto ascolto
Ieri Google ha bloccato gli account di Granma, Mesa Redonda e Cubavisión Internacional, ciò che ha privato questi media dell’accesso a tutti i servizi ed applicazioni di quella società, compreso YouTube. Il blackout si produce poche ore prima che si trasmettesse un panel con gli scienziati che hanno prodotto il candidato, come vaccino, cubano contro il Covid, una notizia di prim’ordine che ha suscitato enorme interesse a Cuba e nel mondo.
Etecsa e Google: firmato un Memorandum d’Intesa
L’Impresa delle Telecomunicazioni di Cuba (Etecsa) e la compagnia statunitense Google hanno firmato giovedì 28 un Memorandum d’Intesa per cominciare il negoziato di un successivo accordo di servizi di scambio di traffico d’internet, conosciuto tecnicamente come Peering.
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Internet su cellulare a Cuba: doccia fredda sulla manipolazione
Internet su cellulare a Cuba: doccia fredda sulla manipolazione
José Manzaneda, coordinatore di Cubainformacion
Ogni miglioramento dell’accesso Internet a Cuba è una nuova doccia fredda per coloro che continuano a sostenere che, lì, il governo impedisce il suo sviluppo.
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Cuba: firmato negli USA 4 memorandum d’intesa con Google
Susana Antón
«Possiamo dire che siamo integrati, attivi, sognando e anche creando. Questa conferenza ha dimostrato che l’Unione degli Informatici di Cuba è una realtà», ha detto Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, nella giornata di chiusura della prima Conferenza Nazionale dell’ organizzazione.
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Díaz-Canel ha visitato la sede de Google a Nuova York
L’incontro realizzato nel pomeriggio di lunedì 24 dal Presidente dei Consigli di Stato e dei Ministri, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, durante sua visita alla sede di Google, a Nuova York, è stato informativo e fruttifero.
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Colonialismo 2.0 in America Latina e nei Caraibi: che fare?
Rosa Miriam Elizalde http://www.cubadebate.cu
Testo integrale dell’intervento al Seminario internazionale America Latina in disputa.
Come proiettiamo un’immagine del futuro della sinistra in queste cittadinanze eteree che produce il colonialismo 2.0, capaci di mobilitarsi per il miagolio di un gatto, ma anestetizzate di fronte alla morte o alla fame di milioni di esseri umani? Come comunichiamo con i giovani che hanno incorporato nel loro DNA la cultura digitale? Come comunichiamo la politica in modo che non sia un’astrazione o uno sbadiglio?
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Reti sociali su Internet: che fare?
Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com
“In un mondo in cui la comunicazione è ogni volta maggiore … non viviamo né possiamo vivere come quegli indios Siboneyes e Tainos che abitavano la nostra terra 500 anni fa … viviamo nel mondo delle comunicazioni, della radio, della televisione, dei libri, dei telefoni a lunga distanza, e questa tendenza verso la comunicazione tra tutti i paesi è ogni volta maggiore, ed in questo mondo dobbiamo imparare a vivere, ogni volta più adattati e ogni volta meglio preparati”.
Fidel 7 novembre 1993
Perché Google ha ottenuto una licenza per entrare a Cuba?
Arthur González https://heraldocubano.wordpress.com
Mai prima il governo USA ha permesso l’entrata di Internet a Cuba, né l’uso di cavi sottomarini che passano vicino alle sue coste o altre facilitazioni. Molti siti su Internet sono proibiti per l’isola a causa della guerra economica che dura da 59 anni. Tuttavia, Barack Obama ha approvato una licenza per Google per entrare a Cuba. Quali ragioni erano presenti in tale decisione?
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