Maduro riceve l’appoggio di dirigenti a livello globale

A pochi giorni dalle elezioni presidenziali nella Repubblica Bolivariana del Venezuela, intellettuali, attivisti e dirigenti politici di tutto il mondo esprimono il loro appoggio al presidente Nicolás Maduro.

In questo momento, la candidatura di Maduro rappresenta la volontà di lotta del popolo venezuelano e dei popoli dell’America Latina e dei Caraibi, contro l’ingerenza statunitense nel nostro continente.

Senza rispetto il governo di Donad Trump ha chiamato apertamente alla sospensione delle elezioni in Venezuela e all’allontanamento di Nicolás Maduro con un colpo di Stato. Questa politica interventista rappresenta una minaccia non solo per la democrazia venezuelana, ma per la democrazia in tutta la regione.

Per questo la campagna “Todos con Maduro” ha ricevuto un importante sostegno internazionale da parte di numerose personalità tra le quali Milagro Sala, Atilio Borón, Piedad Córdoba e Adolfo Pérez Esquivel.

Questi i comunicati:

È FONDAMENTALE GARANTIRE LA VITTORIA DI MADURO

Per il politologo, cattedratico e scrittore argentino Atilio Borón, è fondamentale garantire la vittoria di Nicolás Maduro nelle elezioni del 20 maggio. «È molto importante che questa vittoria avvenga nel mezzo di una limpida partecipazione elettorale. Il fatto che ci siano candidature alternative è molto importante per togliere legittimità alla strategia sediziosa della destra regionale, sostenuta dagli Stati Uniti, a cui obbedisce in un’apoteosi d’infamia la destra venezuelana che ha il solo obiettivo di far cadere Maduro attraverso la violenza», ha allarmato Borón.

«Il fascismo sa bene che nonostante la grave crisi economica, il popolo chavista continua a scommettere sulla continuità del governo di Maduro.

Il popolo sa che qualsiasi cambio nelle attuali condizioni significherebbe avere un governo neocoloniale in Miraflores e una repressione bruta e senza precedenti della dirigenza rivoluzionaria”, ha continuato.

«Per la destra venezuelana il modello di “transizione pacifica” non è altra cosa che un violento cambio di governo, così com’è avvenuto in Libia».

GARANTIRE IL DIALOGO

Il premio Nobel argentino Adolfo Pérez Esquivel, ha sottolineato l’importanza delle elezioni del 20 maggio in Venezuela come parte del compimento del mandato costituzionale in questa nazione sudamericana.

«A queste elezioni sta partecipando l’opposizione, dato che si è autoesclusa solo la destra terrorista. Questo processo elettorale sarà la vittoria definitiva della pace, nonostante le politiche aggressive degli USA che stanno sottoponendo il Venezuela a uno dei blocchi economici più drammatici della storia. Noi che scommettiamo sul dialogo, consideriamo che la continuità del governo di Nicolás Maduro è la sola garanzia per una soluzione pacifica della situazione venezuelana», ha detto Pérez Esquivel.

«Inoltre l’opera straordinaria di Hugo Chávez deve avere continuità nel tempo. Condanniamo l’ingerenza e le intimidazioni nordamericane. che sia il popolo del Venezuela in forma sovrana quello che determina il suo proprio destino», ha concluso.

NELLE URNE SI DIMOSTRERÀ LA VERITÀ

La leader latinoamericana Milagro Sala, del grupo indigeno Túpac Amaru, prigioniera politica del governo di Mauricio Macri, ha espresso a sua volta il suo appoggio alla rielezione del presidente operaio venezuelano, Nicolás Maduro.

Attraverso il suo assistente ci ha inviato il seguente messaggio: «Le elezioni in Venezuela sono fondamentali per tutta la Patria Grande.

Viviamo tempi difficili, nei quali la destra avanza brutalmente sui nostri popoli. Gli Stati Uniti che si credono i gendarmi del mondo assassinano popolazioni civili intere e castigano duramente il caro popolo bolivariano con una guerra economica senza precedenti, con l’aiuto della peggiore destra di questo paese che non sopporta ch ei più vulnerabili abbiamo alzato la testa e conquistato il loro diritti partendo dal governo di Hugo Chávez dapprima, e con il nostro caro

Nicolás Maduro, dopo».

«Anche se insistono nel voler far credere al mondo che in Venezuela si vive una dittatura, il voto popolare ha ratificato due volte l’anno scorso l’attuale governo e senza dubbio lo farà nuovamente il 20 maggio».

«Cari fratelli bolivariani, sappiamo da queste terre che state attraversando momento difficili, ma non lasciatevi ingannare, i veri responsabili sono quelli che vogliono far cadere Maduro per sommergervi nella peggiore miseria. È quello che sta facendo Macrì in Argentina e il dittatore Temer in Brasile. Andate a votare e a dimostrare che con l’organizzazione popolare vinceremo», ha terminato Milagro Sala.

UNO SPAZIO DI PACE PER TUTTO IL CONTINENTE

La leader colombiana Piedad Córdoba, ex candidata presidenziale, ha indicato che le elezioni del 20 maggio in Venezuela sono fondamentali per garantire uno spazio di pace in tutto il continente.

«Tanto il presidente Hugo Chávez, come Nicolás Maduro, hanno dato un appoggio fondamentale per ottenere la risoluzione pacifica del conflitto armato in Colombia. Per questo dobbiamo essere grati a questo popolo fraterno che oggi soffre per un drammatico blocco economico e politico. Perchè scommettiamo sul dialogo e la pace in Venezuela, sosteniamo la continuità come presidente di Nicolás Maduro, che è garanzia di pace e d buon senso politico».

APPOGGIO MILITANTE DELLA SINISTRA MONDIALE

Alicia Muñoz, ex senatrice ed ex Ministro di Governo dello Stato Plurinazionale della Bolivia, ha segnalato l’appoggio militante alla candidatura “del fraterno Nicolás Maduro, forza e coraggio di fronte all’impero.

«Come ha dichiarato il nostro presidente EvoMorales, condanniamo qualsiasi tentativo d’invasione nordamericana con la complicità degli Stati Uniti, di Luis Almagro (Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani -OSA) e dei paesi che stanno cospirando contro la sovranità del popolo venezuelano per impedire che decida il suo futuro democratico».

UN RESPIRO PER LE FORZE PROGRESSISTE DEL SUD

«Nel mezzo di terribili campagne d’intervento e minacce indirizzate da Washington, con la borghesia che continua a resistere, alcuni con violenza, ai cambi rivoluzionari, impressiona l’esempio democratico che il Venezuela manda al mondo», ha affermato il giornalista e dirigente del Partito Comunista dell’ Argentina (PCA), Jorge Kreyness.

«In Argentina, Macri ha distrutto le finanze del paese, consegna la sovranità e reprime l’opposizione, mentre Nicolás Maduro approfondisce le misure sovrane in tutti i terreni che aiutano a risolvere i problemi a favore della maggioranza popolare. Un trionfo del Fronte Ampio della Patria nella Repubblica Bolivariana sarà un respiro pere le forze avanzate del Sud del continente e del mondo», ha assicurato Kreyness.

DEMOCRAZIA CON SVILUPPO ECONOMICO E UMANO

L’ex comandante guerrigliero guatemalteco Pablo Mosanto (Jorge Ismael Soto), oggi dirigente del Partido Convergencia del suo paese, ha rivendicato il valore del popolo venezuelano che non si lascia intimorire dall’imperialismo.

«La Repubblica Bolivariana del Venezuela, ha subito molestie e minacce dal governo e dagli USA ed è chiaro che la finalità di queste azioni è sottomettere il paese e le autorità ai disegni dell’impero del Nord e cercare d’impedire le elezioni presidenziali del 20 maggio. Noi appoggiamo la realizzazione di queste elezioni e riconosciamo nella candidatura del compagno Nicolás Maduro, la garanzia della continuità della Rivoluzione Bolivariana e del processo di democratizzazione in marcia, con lo sviluppo economico e umano» ha sostenuto.

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