Condannati a Roma 24 autori di crimini contro l’umanità

 di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay

www.lantidiplomatico.it

 

Il Plan Cóndor era il meccanismo di coordinamento di diverse dittature sudamericane negli anni ’70 e ’80 per catturare, arrestare e assassinare gli oppositori.

La Corte d’Appello di Roma ha condannato l’8 luglio al carcere a vita un totale di 24 militari e autorità di Bolivia, Cile, Perù e Uruguay per la scomparsa e la morte di una ventina di italiani nell’ambito del Plan Cóndor.

Tra i condannati vi sono 14 uruguaiani, tra cui Nestor Jorge Troccoli, Eliseo Ricardo Chavez, Pedro Mato Narbondo, José Ricardo araba, Jose ‘Nino’ ??Gavazzo e Juan Carlos Larcebeau.

Tróccoli è l’unico presente nel processo, dal momento che si trova in Italia dal 2007.

Il tribunale ha così modificato la sentenza di primo grado del 2017, in cui erano state emesse otto condanne a vita e 19 imputati erano stati assolti in base alla prescrizione.

Il 18 marzo, l’Ufficio del Procuratore di Roma ha chiesto di riesaminare le sentenze in primo grado e di condannare i 24 imputati all’ergastolo.

Il processo nella corte romana va avanti da 20 anni.

‘Sentenza storica’ per il presidente della Bolivia Evo Morales

Il presidente Evo Morales ha definito “storica” ??la sentenza della giustizia italiana che ha determinato l’ergastolo per 24 autori di crimini contro l’umanità nelle dittature in Sudamerica tra il 1970 e il 1980, tra cui Luis Arce Gomez, ex ministro degli Interni della Bolivia di Luis García Mesa.

“Accogliamo con favore la storica sentenza della giustizia italiana che ha condannato all’ergastolo 24 autori di crimini contro l’umanità in Bolivia, Cile, Perù e Uruguay durante le dittature e atttaverso il Plan Cóndor eseguito dalla CIA”, ha scritto Morales su Twitter.

Una delegazione dalla Bolivia guidata dal Vice Ministro della Giustizia, Diego Jiménez, ha partecipato all’udienza in cui è stata emessa la sentenza.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.