Chi potrà mai ingannare l’incaricato d’affari USA? Naturalmente ci sarà chi si lascerà trasportare dal sogno, così come ci sarà chi, pur non incline all’inganno, è interessato a ridere delle sue trovate per vedere cosa riesce a ricavarne.
Di fatto, con il suo atteggiamento da orso Yoghi, che si aggira a grandi passi per il territorio nazionale sotto il sole cocente e l’umidità tropicale, cerca di presentarsi come un profeta bonario, capace di sedurre il cubano ingenuo, come se in questo paese ce ne fossero poi così tanti. Un profeta senza messaggio, ma tenace nella ricerca di anime innocenti.
È possibile ignorare che si tratta del rappresentante ufficiale del governo che si è impegnato, con maggiore chiarezza di qualsiasi altro precedente, a portare il livello di pressione economica contro i cubani fino a condizioni estreme?
È possibile non sapere che è lo stesso governo che si propone di privare Cuba delle forniture di combustibile, dell’accesso alla finanza internazionale, alla tecnologia e ai mercati per le nostre merci e i nostri servizi, incluso il turismo? È così difficile comprendere che la missione dell’individuo a Cuba, indipendentemente da ciò che pensa a titolo personale, è provocare il popolo, incitare alla disobbedienza, generare confusione, alimentare l’angoscia e la disperazione, identificare traditori e contribuire all’obiettivo di arrecare il massimo danno possibile all’economia e alla società cubane?
Di certo non spiega tutto questo durante le sue passeggiate. Non gli è possibile. Non è sincero con i passanti che importuna con i suoi saluti.
Pare che abbia già ricevuto più di una risposta inaspettata e poco gradita, cosa prevedibile e logica. Il popolo cubano è educato e cortese, ma anche informato e colto. Sa bene chi è il cavaliere errante e sa riconoscere cosa si nasconde dietro la sua maschera da benefattore.
Secondo chi se ne intende, si tratta di un compito degradante per un diplomatico, ma è quello che gli è stato assegnato da un governo noto per il suo spirito vendicativo verso chi non porta a termine il compito. Inoltre, gli è stato assegnato recentemente da persone di condotta e traiettoria violenta e terrorista, che sono arrivate al punto di nominarlo rappresentante a Cuba della mafia anticubana. Con questo tipo di gente non si scherza. Vedremo come se la caverà di fronte a una sfida così scomoda.
Un profeta sin mensaje
Por: Luis Domínguez Castellano
¿A quién podrá engañar el Encargado de Negocios de Estados Unidos? Naturalmente habrá algunos que caigan en el ensueño, como habrá otros que, no proclives al engaño, sí están interesados en reírle la gracia para ver qué le tumban.
Lo cierto es que con su actitud de Oso Yogui, dando zancadas por el territorio nacional bajo el sol abrasivo y la humedad tropical, pretende presentarse como un profeta bonachón, capaz de seducir al cubano ingenuo, como si hubiera tantos en este país. Un profeta sin mensaje, pero tenaz en la búsqueda de inocentes.
¿Puede alguien ignorar que se trata del representante oficial del gobierno que se ha comprometido, con más claridad que ninguno anterior, a llevar el nivel de presión económica contra los cubanos hasta condiciones extremas?
¿Puede alguien desconocer que es el mismo gobierno que se propone privar a Cuba de suministros de combustible, de acceso a finanzas internacionales, a tecnología y a mercados para nuestras mercancías y servicios, incluyendo el turismo? ¿Es tan difícil comprender que la misión del individuo en Cuba, con independencia de lo que piense personalmente, es provocar al pueblo, incitar a la desobediencia, generar confusión, alimentar la angustia y la desesperanza, identificar traidores, y ayudar al objetivo de causar el mayor daño posible a la economía y la sociedad cubanas?
Seguramente no explica eso en sus paseos. No le es posible. No se sincera con los transeúntes a los que importuna con sus saludos.
Parece que ya le han dado más de una respuesta no esperada y no de su agrado, lo que era previsible y es lógico esperar. El cubano es un pueblo educado y cortés, pero también informado e instruido. Conoce lo que el caballero andante representa y es capaz de detectar lo que se propone con su maquillaje de benefactor.
Según dicen los que saben del tema, se trata de una tarea denigrante para un diplomático, pero es la que le ha asignado un gobierno reconocido por su actitud vengativa contra los que no cumplen con la encomienda. Es, además, la que le han asignado recientemente personas de conduta, y trayectoria violenta y terrorista, que han llegado al extremo de designarlo representante en Cuba de la mafia anticubana. No se juega con ese tipo de gente. Veremos cómo campea ante tan incómodo desafío.