Declassificando piani contro Cuba: Operazione Northwood

José Luis Alonso Lanza http://razonesdecuba.cubadebate.cu

parte I

L’operazione Northwoods è il codice con cui si identifica una delle operazioni contro Cuba e che è raccolta nei Gioielli di Famiglia, nonostante non sia un’operazione concepita dall’Agenzia di Intelligence (CIA), ma una manovra d’intelligence pianificata dall’esercito USA, in particolare dal Dipartimento della Difesa (DOD), in collaborazione con la Giunta dei Capi di Stato Maggiore (Joint Chiefs of Staff JCS), rappresentando il Survey Group Caribean (Gruppo di Ricerca dei Caraibi).

Questa operazione fu pianificata nel 1962, un anno dopo la sconfitta USA di Playa Girón. Il suo obiettivo era creare le condizioni che avrebbero generato il sostegno del popolo USA, affinché questi avrebbe sostenuto qualsiasi azione armata, diretta dagli USA, contro Cuba; tutto all’interno dell’Operazione Mangusta [1], pianificata dalla CIA.

La proposta dell’Operazione Northwoods fu presentata dal DOD e dal JCS al Segretario della Difesa, e successivamente dal DOD all’allora presidente USA Jhon F. Kennedy, il 13 marzo 1963, mentre noi cubani celebravamo un altro anniversario della morte di Jose Antonio e dei suoi compagni del Direttorio Rivoluzionario.

In sé, l’operazione in questione documentava come compiere azioni che facessero vedere, al popolo USA, il pericolo che costituiva, per la sua tranquillità e sicurezza, la permanenza di Fidel Castro al potere. E’ così, che questo piano avrebbe tracciato azioni dirette contro il Governo rivoluzionario di Cuba che “avrebbero raccolto il sostegno del pubblico USA ed internazionale per l’intervento a Cuba”.

Allo stesso modo in cui i mercenari della brigata 2506 li inguaiarono con l’idea che il popolo fosse contro Fidel e che l’invasione sarebbe stata facile; ora si pretendeva, con metodi diversi, far credere lo stesso al popolo USA ed al resto del mondo.

Necessitavano che l’opinione pubblica internazionale credesse che il popolo cubano desiderava la fine alla Rivoluzione, per cui si sarebbero organizzati presunti attacchi, da Cuba verso gli USA, pianificandosi perdita di vita USA, in alcuni casi, al fine di essere più convincenti.

Inoltre, l’Operazione comprendeva le seguenti attività:

Lanciare voci su Cuba utilizzando radio clandestine.

Iniziare attacchi simulati, sabotaggio e rivolte nella Base Navale della Baia di Guantanamo ed incolpare le forze cubane.

Bombardare ed affondare una nave USA nella base di Guantanamo, simile all’incidente con l’USS Maine a L’Avana, nel 1898, che portò alla guerra con la Spagna, o distruggere aerei USA e incolpare Cuba (il primo suggerimento del documento per quanto riguarda l’affondamento di una nave era distruggere una nave con equipaggio a bordo e, quindi, provocando la morte di membri della Marina. Esisteva anche una seconda opzione in cui si utilizzavano navi senza equipaggio e si sarebbero simulati i funerali).

La persecuzione di voli civili, attacchi a trasporti di terra e distruzione di falsi aerei USA da parte di aeromobili di tipo MIG sarebbero stati utilii come azioni complementari.

Distruggere un aereo senza equipaggio, facendolo passare per un aereo commerciale ipoteticamente pieno di “studenti universitari in viaggi di vacanza”. Questa proposta era una di quelle sostenute dalla Giunta dei Capi di Stato Maggiore.

Orchestrare una “campagna di terrorismo”, che comprendeva l’affondamento “reale o simulato” di profughi cubani.

Sviluppare una campagna terroristica della Cuba comunista nella zona di Miami, in altre città della Florida e anche a Washington. La campagna sarebbe stata diretta contro rifugiati cubani in cerca di asilo negli USA. Al contempo pianificavano affondare una barca di cubani in rotta verso la Florida (reale o simulata).

Fomentare attentati contro rifugiati cubani, finanche all’estremo di ferirli in occasioni che dovevano essere ampiamente pubblicizzate.

Distruggere raccolti lanciando dispositivi incendiari in Haiti, Repubblica Dominicana o altri luoghi.

Nota

[1] L’operazione Mangusta era il nome in codice delle operazioni segrete della CIA contro Cuba, ideata dopo il fallimento dell’invasione di Cuba alla Baia dei Porci. L’Operazione Mangosta aveva 32 compiti. 13 di essi pianificavano la guerra economica già in forma più strutturata e con un’importante parte della codificazione che, sino ad oggi, conserva. Il capo dell’Operazione Mangosta fu Edward Lansdale, che progettò il programma che avrebbe condotto alla rivolta e al rovesciamento del regime comunista cubano.

In essa appaiono già le azioni per rendere più costoso e difficoltoso il trasporto marittimo verso Cuba, per causare fallimenti nelle colture alimentari e per impedire le vendite di nichel, tra altre. Durante il periodo di validità del Piano Mangosta, in un periodo di circa 14 mesi, furono registrati 716 sabotaggi di grande portata contro obiettivi economici. In risposta, Cuba accolse il suggerimento dell’Unione Sovietica di schierare missili atomici sul suo territorio ciò che portò alla Crisi missilistica di Cuba, nell’ottobre 1962; il momento culminante della Guerra Fredda.

II parte http://razonesdecuba.cubadebate.cu/articulos

L’operazione Northwoods è il codice con cui si identifica una delle operazioni contro Cuba e che è raccolta nei Gioielli di Famiglia, nonostante non sia un’operazione concepita dall’Agenzia di Intelligence (CIA), ma una manovra d’intelligence pianificata dall’esercito USA, in particolare dal Dipartimento della Difesa (DOD), in collaborazione con la Giunta dei Capi di Stato Maggiore (Joint Chiefs of Staff, JCS), rappresentando il Survey Group Caribean (Gruppo di Ricerca dei Caraibi).

Nel libro dei Body of Secret, dell’autore USA Bamford (2006), circa l’Operazione diceva: l’Operazione Northwoods, che aveva l’approvazione scritta del Presidente della Giunta dei Capi di Stato Maggiore, generale Lyman Lemnitzer, e di tutti i membri del JCS, richiedeva di sparare a gente innocente per le strade USA; che fossero affondate, in alto mare, barche che trasportavano rifugiati cubani; una violenta ondata di terrorismo lanciata su Washington DC, Miami e altrove. Si sarebbero incriminate persone per attacchi con bombe che non avrebbero commesso; sarebbero stati dirottati aerei. Usando false prove, tutto questo sarebbe stato attribuito a Castro, dando in questo modo a Lemnitzer e alla sua banda la scusa e anche il sostegno pubblico ed internazionale che necessitavano per dichiarare la guerra.

All’interno di tutto il programma dell’operazione Mangusta si erano preparate altre alternative contro la Rivoluzione cubana, contro il comandante in Capo Fidel Castro Ruz. Dodici di queste proposte provenivano da un memorandum del 2 febbraio 1962 dal titolo “Possibili Azioni per Provocare, Logorare o Perturbare Cuba”, scritto dal generale di brigata William H. Craig e inviato al generale di brigata Edward Lansdale, capo del progetto Operazione Mangosta.

In questo memorandum s’indica:

Operazione Bingo: creare un incidente che simuli un attacco alla base navale di Guantánamo.

Operazione Dirty Trick (trucco sporco): Nel caso che il Progetto Mercury, di volo spaziale con equipaggio condotto da John Glen esplodesse, incriminare Cuba con la fabbricazione di prove, che consentirebbe la dichiarazione di guerra.

Anni dopo, intorno al 1998, ancora si discuteva la pianificazione di un’operazione che sotto la menzogna che Cuba aveva attaccato un membro dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), permettesse o giustificasse, agli USA, un attacco diretto contro la Maggiore delle Antille, a sostegno del governo del paese d’origine dell’esecutivo di tale organizzazione.

Questa idea data dal Pentagono pianificava inoltre la variante: “Un attacco artificiale cubano in un paese membro dell’OSA potrebbe essere montato e lo Stato attaccato potrebbe essere invitato a prendere misure di autodifesa e richiedere aiuto degli USA e dell’OSA.” Il piano esprimeva la fiducia che, attraverso questa azione, “gli USA potrebbero ottenere il sostegno necessario dei due terzi dei membri dell’OSA per un’azione collettiva contro Cuba”.

In generale si è ipotizzato che il presidente Kennedy abbia personalmente respinto le formulazioni dell’Operazione Northwoods, ma non ci sono prove a questo proposito. Quel che è noto è che il presidente Kennedy ha destituito il generale Lemnitzer, come Capo della Giunta dei Capi di Stato Maggiore, benché questi, immediatamente, ha occupato la carica di Comandante Alleato Supremo della NATO.

Una tacita dimostrazione di come uno Stato imperialista s’immischi negli affari interni di un paese limitrofo e come, inoltre, cerca di affrontare e determinare, contro la propria carta dei diritti umani, la libertà e l’indipendenza di detto paese, come se fosse un diritto che loro posseggono, un diritto dato dalla mano divina.

 Bibliografia:

Bamford, J. 2006. Corpo dei segreti. ISBN 0,385,49907.8

Elliston, J. 1999. Psy su Cuba. Ocean Press. ISBN 1.876175.09.5

Saggio, D. Ross, T.B. 1966. Il governo invisibile. Edizioni Venceremos. L’Avana. Cuba.


Desclasificando planes contra Cuba: Operación Northwood

(Parte I)

Por José Luis Alonso Lanza

La Operación Northwoods es el código con que se identifica a uno de los operativos en contra de Cuba y que es recogido en las Joyas de la Familia, a pesar de no ser una operación gestada por la Agencia de Inteligencia (CIA), sino una maniobra de inteligencia planificada por el Ejército de EE.UU., específicamente por el Departamento de Defensa (DOD), en conjunto con la Junta de Jefes del Estado Mayor (Joint Chiefs of Staff (JCS), representando al Caribean Survey Group (Grupo de Investigación del Caribe).

Esta operación fue planificada en el 1962, un año después del descalabro estadounidense de Playa Girón. Su objetivo era crear condiciones que generaran apoyo del pueblo estadounidense, para que estos apoyaran cualquier acción armada directa de los EEUU contra Cuba, todo dentro de la Operación Mangosta[1], planificada por la CIA.

La propuesta de la Operación Northwoods fue presentada por el DOD y el JCS al Secretario de Defensa, y posteriormente por el DOD al entonces presidente de los EE.UU. Jhon F. Kennedy un 13 de Marzo del 1963, mientras los cubanos celebrábamos un aniversario más de la muerte de Jose Antonio y sus compañeros del Directorio Revolucionario.

En sí, el operativo en cuestión documentaba cómo llevar a cabo acciones que hicieran ver al pueblo de los EE.UU. el peligro que constituía, para su tranquilidad y seguridad, la permanencia de Fidel Castro en el poder. Es así que este plan trazaría acciones directas en contra del Gobierno Revolucionario de Cuba que “cosecharían el apoyo del público estadounidense e internacional para la intervención en Cuba”.

De igual forma que a los mercenarios de la brigada 2506 los embarcaron con la idea de que el pueblo estaba en contra de Fidel, y que la invasión sería fácil; ahora se pretendía, con métodos diferentes, hacer creer lo mismo al pueblo estadounidense y al resto del mundo.

Necesitan que la opinión pública internacional creyera que el pueblo cubano deseaba el fin de la Revolución, para lo cual se organizarían supuestos ataques desde Cuba a los EE.UU., planificándose pérdida de vidas de estadounidenses en algunos casos, con el fin de ser más convincentes.

Además, el Operativo incluía las siguientes actividades:

Lanzar rumores sobre Cuba empleando radios clandestinas.

Iniciar ataques simulados, sabotajes y disturbios en la Base Naval de la Bahía de Guantánamo y culpar a las fuerzas cubanas.

Bombardear y hundir un navío estadounidense en la base de Guantánamo, similar al incidente con el USS Maine en La Habana en 1898 que provocó la guerra con España, o destruir aeronaves estadounidenses y culpar a Cuba (la primera sugerencia del documento respecto al hundimiento de un navío era destruir un barco tripulado y resultando por tanto en la muerte de miembros de la Marina. Existía también una segunda opción en la que se emplearían barcos no tripulados y se simularían los entierros).

El acoso de vuelos civiles, ataques a transportes de tierra y destrucción de aviones falsos americanos por aeronaves de tipo MIG serían útiles como acciones complementarias.

Destruir un aparato no tripulado, haciéndolo pasar por avión comercial lleno supuestamente de “estudiantes universitarios en viaje de vacaciones”. Esta propuesta fue una de las apoyadas por la Junta de Jefes del Estado Mayor.

Orquestar una “campaña de terrorismo”, que incluía el hundimiento “real o simulado” de refugiados cubanos.

Desarrollar una campaña terrorista de la Cuba Comunista en el área de Miami, en otras ciudades de Florida e incluso en Washington. La campaña iría dirigida contra refugiados cubanos en busca de asilo en Estados Unidos. Asimismo, preveían hundir una barcaza de cubanos en ruta a Florida (real o simulada). Fomentar atentados contra refugiados cubanos, incluso hasta el extremo de herirlos en ocasiones que fueran a ser ampliamente publicitadas.

Arrasar cosechas arrojando dispositivos incendiarios en Haití, República Dominicana u otros lugares.

Nota

[1] La Operación Mangosta era el nombre clave de las operaciones encubiertas de la CIA contra Cuba ideado tras el fracaso de la invasión de Cuba en Bahía de Cochinos. La operación mangosta contaba con 32 tareas. 13 de ellas planeaban la guerra económica ya en forma más estructurada y con parte importante de la codificación que hasta hoy conserva. El jefe de la Operación Mangosta fue Edward Lansdale, quién diseñó el programa que conducía a la revuelta y al derrocamiento del régimen comunista cubano.

En ella aparecen ya las acciones para encarecer y dificultar el transporte marítimo hacia Cuba, para provocar fracasos en las cosechas de alimentos y para impedir las ventas de níquel, entre otras. Durante el período de vigencia del Plan Mangosta, en un lapso de unos 14 meses se registraron de ellas 716 sabotajes de envergadura contra objetivos económicos. Como respuesta, Cuba accedió a la sugerencia de la Unión Soviética de emplazar cohetes atómicos en su territorio  lo que condujo a la Crisis de los misiles de Cuba en octubre de 1962, el momento álgido de la Guerra Fría.

II parte

La Operación Northwoods es el código con que se identifica a uno de los operativos en contra de Cuba y que es recogido en las Joyas de la Familia, a pesar de no ser una operación gestada por la Agencia de Inteligencia (CIA), sino una maniobra de inteligencia planificada por el Ejército de EE.UU., específicamente por el Departamento de Defensa (DOD), en conjunto con la Junta de Jefes del Estado Mayor (Joint Chiefs of Staff (JCS), representando al Caribean Survey Group (Grupo de Investigación del Caribe).

En el libro Body of Secrets, del autor estadounidense Bamford (2006), respecto a la Operación, decía: La Operación Northwoods, que tenía el visto bueno por escrito del Presidente de la Junta de Jefes del Estado Mayor Gral. Lyman Lemnitzer y cada uno de los miembros de la Junta de Jefes del Estado Mayor, requería tirotear a gente inocente en calles americanas; que fueran hundidos en alta mar barcos que transportaban refugiados cubanos; una violenta ola de terrorismo lanzada sobre Washington DC, Miami y otros lugares. Se incriminaría a personas por ataques con bombas que no habrían cometido; se secuestrarían aviones. Empleando pruebas falsas, todo ello se atribuiría a Castro, dando de este modo a Lemnitzer y su cuadrilla la excusa y también el apoyo público e internacional que necesitaban para declarar la guerra.

Dentro de todo programa de la Operación Mangosta, se tenían preparadas otras alternativas en contra de la Revolución Cubana, en contra del Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz. Doce de estas propuestas provienen de un memorando fechado el 2 de febrero de 1962 con título “Posibles Acciones para Provocar, Hostigar o Perturbar Cuba”, escrito por el General de Brigada William H. Craig y remitido al General de Brigada Edward Lansdale, responsable del proyecto Operación Mangosta.

En este memorando se denota:

Operación Bingo: crear un incidente que simule un ataque a la Base Naval de Guantánamo.

Operación Dirty Trick (truco sucio): En caso de que el proyecto Mercury de vuelo espacial tripulado llevado a cabo por Jhon Glen se estrellara, incriminar a Cuba con la fabricación de pruebas, lo cual permitiría la declaración de guerra.

Años más tarde, alrededor del 1998, aún se discutía la planificación de un operativo que bajo la mentira de que Cuba había atacado a un miembro de la Organización de Estados Americanos (OEA), permitiera o justificara a los EE.UU. un ataque directo en contra de la Mayor de las Antillas, en apoyo al gobierno del país de procedencia del ejecutivo de esa organización.

Esa idea dada por el Pentágono, planteaba además la variante de: “Un ataque artificial cubano en un país miembro de la OEA podría montarse, y el estado atacado podría ser instado a tomar medidas de auto defensa y solicitar ayuda de Estados Unidos y la OEA.” El plan expresaba confianza en que, mediante esta acción, “los Estados Unidos podrían obtener el apoyo necesario de los dos tercios de los miembros de la OEA para una acción colectiva contra Cuba”.

En general se ha especulado que el presidente Kennedy, rechazó personalmente la formulado de la Operación Northwoods, más no hay evidencias al respecto. Lo que sí es conocido, es que el presidente Kennedy destituyó al Gral. Lemnitzer como Jefe de la Junta de Jefes del Estado Mayor, aunque de inmediato ocupó el cargo de Comandante Supremo Aliado de la OTAN.

Una demostración tacita de cómo un estado imperialista se inmiscuye en los asuntos internos de un país vecino, y cómo además trata de afrontar y determinar, contra la propia carta de los derechos humanos, la libertad e independencia de dicho país, como si fuera un derecho que poseen ellos, un derecho entregado por la mano divina.

Bibliografía:

Bamford, J. 2006. Body of Secrets. ISBN 0.385.49907.8

Elliston, J. 1999. Psy on Cuba. Ocean Press. ISBN 1.876175.09.5

Wise, D. Ross, T.B. 1966. El gobierno invisible. Ediciones Venceremos. La Habana. Cuba.

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