Fidel lo aveva promesso e Raúl lo ha compiuto

Quando si compiono 23 anni dall’arresto dei Cinque negli USA, è giusto ricordare la titanica prodezza di coloro che partirono un giorno per proteggere il sogno di Cuba e oggi nel nostro suolo realizzano nuove conquiste.

«È vero che vengono i Cinque? È vero che Raúl parlerà a mezzogiorno?».

Il popolo di Cuba sapeva bene che dovevano tornare ancora tre, dato che René e Fernando stavano già nella loro amata terra ; ma non ci si poteva riferire a nessuno di loro senza questo appellativo che appartiene loro per sempre, lo stesso numero delle strisce della bandiera cubana che li identifica.

Avallati dalla condotta senza macchia che hanno mantenuto per 16 anni, questi cinque uomini semplici e grandi sono divenuti uno.

L’impero più poderoso del pianeta li tenne lontani dal sole per vedere se l’oscurità delle celle castigava il loro decoroso atteggiamento di difendere il loro paese dal terrorismo – tante volte perpetrato dai servi–, ma in quell’oscurità brillò più alto ilsole dell’impegno, della parola impegnata per il bene dello stesso popolo che oggi continua ad ammirarli, quello stesso che sa che a Cuba sono nati e continueranno a nascere eroi come loro, mentre il potere del mondo continua ad optare vergognosamente per il dominio di alcuni uomini sugli altri.

Allora non si poteva parlare di buona sorte totale per il caso dei Cinque, sino a che non fossero tornati anche Ramón, Antonio e Gerardo.

Così quel 17 dicembre del 2014, quando quelle domande agitavano il cuore di un popolo che sapeva fare bene i conti, non c’era errore matematico, ma la certezza che il trionfo definitivo sarebbe stato raggiunto nell’abbraccio ai loro cari.

La convinzione è più grande della speranza Cuba sapeva che i Cinque sarebbero tornati.

Nella coscienza collettiva erano sempre presenti le parole del Comandante in Capo, pronunciate davanti a noi, che calmavano gli animi:« Vi dico solo una cosa, torneranno».

In quel giorno memorabile, quando il Generale d’Esercito Raúl Castro apparve alla televisione, si vinse la sostenuta battaglia per il ritorno egreso dei Ciqnue nella loro Patria.

Si annunciavano l’attesa notizia e il ristabilimento delle relazioni diplomatiche tra le due nazioni.

Quando si compiono 23 anni dall’arresto dei Cinque negli Stati Uniti, è giusto ricordare la titanica prodezza di coloro che partirono un giorno per proteggere il sogno di Cuba e oggi nel nostro suolo realizzano nuove conquiste.

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