Venezuela. 120 paesi non allineati a favore del Governo di Caracas

A Caracas i rappresentanti dei 120 paesi che compongono il cosiddetto Movimento dei Paesi Non Allineati hanno ribadito la solidarietà e il sostegno al legittimo governo di Nicolás Maduro.

Oltre alla firma di un importante documento di sostegno alla Repubblica Bolivariana da parte di ministri e vice ministri degli Esteri degli stati membri del MNOAL riuniti nella capitale venezuelana, è stato promosso l’avvio di meccanismi finanziari e di cooperazione in grado di proteggere tutti i paesi, non solo Venezuela ma anche Iran, Cuba, Siria, vittime delle criminali sanzioni di Usa e Ue, come ha annunciato su Twitter il cancelliere venezuelano Jorge Arreaza.

Da parte sua, il presidente del Venezuela, Nicolàs Maduro, è intervenuto alla riunione dell’Ufficio di coordinamento del Movimento dei paesi non allineati, evidenziando il ruolo del movimento nella costruzione di un mondo multipolare e della pace per l’umanità. “Non è un’audacia o un’utopia irrealizzabile considerare la possibilità di costruire un mondo senza imperi egemonici, un mondo di pace, di rispetto del diritto internazionale”, ha affermato il capo di Stato venezuelano. “Questo ventunesimo secolo è nostro, è il secolo della libertà, della fine degli imperi, anche se la battaglia è dura”, ha aggiunto.

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Venezuela e Movimento dei Paesi non Allineati per un mondo multipolare

“Una nuova geopolitica di pace è la nostra bandiera. Una nuova geopolitica di cooperazione, di scambio, di fratellanza è la nostra bandiera”, con questa parole il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro, ha sottolineato il ruolo che il Movimento dei Paesi non Allineati (Mnoal) sta giocando affinché l’umanità possa farsi strada verso un nuovo mondo multipolare.

“Siamo d’accordo su questo concetto, l’umanità in pace senza imperi o egemonismi”, ha poi aggiunto durante il discorso.

Il presidente Maduro ha ringraziato i governi e i popoli del Movimento dei Paesi non Allineati per le due principali dichiarazioni approvate in occasione del vertice di Caracas, dove questi si sono espressi in difesa e solidarietà con il governo bolivariano di fronte agli attacchi illegali degli Stati Uniti.

“Siamo di fronte a una guerra che chiamano non convenzionale, che mira a un regime change, destabilizzare e smembrare il Venezuela”, ha affermato Maduro per quanto riguarda le ‘sanzioni’ imposte dagli Stati Uniti.

Il dirigente bolivariano ha inoltre descritto come straordinario che così tante delegazioni internazionali siano giunte in Venezuela per verificare la realtà del Paese “e vedere come la pace e il diritto all’autodeterminazione hanno trionfato su cospirazioni e aggressioni”.

Dopo aver fatto una revisione storica di 200 anni e come il Libertador  Simón Bolívar riuscì a sconfiggere l’impero spagnolo e liberare questa parte del mondo, ha posto in risalto il pensiero bolivariano del Comandante Chávez all’inizio del XXI secolo.

Grazie ai valori socialisti del Comandante Chávez, ha affermato Maduro, il Venezuela sta avanzando nell’amore per l’umanità, il rispetto per la diversità dei popoli, le diverse forme di esistenza politica, culturale e spirituale dei popoli del mondo.

“Questo XXI secolo è il nostro secolo, è il secolo della libertà, della fine degli imperi. (…) Ma non importa quanto sanguinari o criminali siano gli attacchi, siamo determinati a essere liberi e niente e nessuno ci fermerà, fratelli e sorelle del mondo, niente e nessuno può fermare il corso della nuova storia che si fa strada”.

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Cancelliere cubano chiama all’unità durante Riunione Ministeriale del MNOAL

 

22.06 – Il Ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha realizzato un richiamo ai membri del Movimento dei Paesi Non Allineati (MNOAL), durante la Riunione Ministeriale che si è svolta a Caracas, in Venezuela, si legge  nella pagina ufficiale della rete sociale Twitter della Presidenza Cuba.

Durante l’incontro, Cuba ha ratificato il suo impegno con il multilateralismo e con lo stabilimento di un ordine internazionale democratico, giusto ed equo, che risponda al reclamo di pace, sviluppo sostenibile e giustizia dei nostri popoli.

In uno scenario internazionale come l’attuale –pericoloso, complesso, con sfide senza precedenti, è indispensabile l’unità con la solidarietà tra i paesi del MNOAL e  la rivitalizzazione con il rafforzamento del Movimento, i cui principi della fondazione mantengono piena validità, ha scritto Rodríguez nel suo Twitter.

Ugualmente, ha risaltato che le decisioni unilaterali degli Stati Uniti di riconoscere Gerusalemme come capitale d’Israele e il Golan siriano occupato come parte del territorio israeliano, così  come il loro ritiro dal Piano d’Azione   Integrale Congiunto (PAIC) sul programma nucleare dell’Iran, hanno accresciuto la situazione d’instabilità in Medio Oriente.

È imprescindibile l’attenzione al reclamo che tutti gli Stati si astengano dall’esercitare pressioni o coercizioni su altri paesi, includendo l’applicazione e il fomento di qualsiasi misura unilaterale di carattere coercitivo contraria al Diritto Internazionale, ha segnalato Bruno Rodríguez.



Vzla: il Movimento dei Paesi Non Allineati difende la sua essenza antimperialista 

Cuba ha ratificato nella Riunione Ministeriale del Burò di Coordinamento del Movimento dei Paesi Non Allineati, terminato ieri domenica a Caracas, il suo impegno assoluto con il multilateralismo e con gli sforzi per avanzare verso un  ordine internazionale democratico, giusto ed equo che risponda al reclamo di tutti i popoli.

22.06 – «Il Movimento dei Paesi Non Allineati è riuscito ad agglutinare un considerevole numero di paesi con diverse matrici politiche, che hanno dimostrato la possibilità d’agire in comune in una serie d’importanti questioni.

Si potrebbe affermare che dalla chiarezza e la decisione con cui questo Movimento agisce ora per i problemi economici che danneggiano il mondo sottosviluppato, dipenderà in gran parte il loro futuro».

Il Comandante in Capo Fidel Castro, definì con questa visione futurista, nella terza Riunione Ministeriale del Burò di Coordinamento di questo organismo, effettuata a L’Avana nel marzo del 1975, il ruolo di guida del Mnoal.

A più di 60 anni dalla sua fondazione, Cuba ha ratificato nella Riunione Ministeriale del Burò di Coordinamento del Movimento dei Paesi Non Allineati, terminato ieri domenica a Caracas, il suo impegno assoluto con il multilateralismo e con gli sforzi per avanzare verso un ordine internazionale democratico, giusto ed equo che risponda al reclamo di tutti i popoli; un mondo – ha detto il cancelliere cubano Bruno Rodríguez Parrilla– che «sarà possibile solo se lottiamo uniti per realizzarlo».

«Nel piano economico, il sotto sviluppo, la povertà, la fame e l’emarginazione derivati dell’ingiusto ordine economico internazionale vigente, si sono aggravati come conseguenza dello scontro con i modelli neoliberali», ha descritto  Rodríguez Parrilla.

In uno scenario internazionale che ha definito «pericoloso e complesso», nel quale la sicurezza e il benessere  delle nostre nazioni affrontano sfide senza precedenti e nel quale sono indispensabili l’unità e a solidarietà per la pace e lo sviluppo dei nostri popoli, il MNOAL dovrà continuare ad essere – per decisione propria-  come lo definì il leader storico della Rivoluzione Cubana: antimperialista, anticolonialista, antineocolonialista, antirazzista, antisionista e antifascista, «perché  questi principi formano parte dei nostri concetti e stanno nell’essenza, nell’origine, la vita e la storia del Movimento».


Le delegazioni di 120 paesi considerano gli USA i principali violatori della Carta dell’ONU e del Diritto Internazionale

 

 

23.06 – La riunione ministeriale del Movimento dei Paesi Non Allineati, realizzata a Caracas, in Venezuela, ha delineato il cammino comune di coloro che desiderano, difendono e pretendono di costruire insieme, al di là delle nazionalità, delle frontiere geografiche, idiomatiche, culturali o delle differenze politiche, un futuro di pace per tutta l’umanità.

Non stupisce quindi che sia stato precisamente lì, nell’epicentro della lotta continentale, nel paese più assediato oggi dall’imperialismo statunitense, il luogo dove si sono riuniti i membri di un’organizzazione che dalla sua fondazione difende l’indipendenza politica e la sovranità degli Stati, il non intervento nei temi interni dei paesi e la soluzione dei conflitti, senza ricorrere né alle minacce, né all’uso della forza.

Intervenendo nella sessione di sabato, il mandatario anfitrione, Nicolás Maduro, ha detto che il suo paese – che conclude il mandato come presidente pro tempore dell’organizzazione – ha avuto «tre anni d’intensa battaglia per le grandi cause dell’umanità», specialmente quelle relazionate con «temi vitali come il cambio climatico, la difesa del diritto dei nostri popoli all’autodeterminazione e alla costruzione di un nuovo mondo multipolare».

Ha reiterato che i nuovi tempi domandano «la costruzione di un mondo multipolare, multicentrico, senza imperi egemonici che si vogliono imporre ad altri paesi o regioni», e questo «è la nostra bandiera (…), che non è né un sogno , né un’utopia», perché il Mnoal «è chiamato a giocare un immenso ruolo per far sì che l’umanità si apra un cammino verso un mondo nuovo».

Il cancelliere dell’Iran, Javad Zarif, ha assicurato che gli USA, con le loro misure esercitano il terrorismo contro paesi sovrani.

«Le sanzioni imposte dal Governo statunitense sono terrorismo economico. Non possiamo permettere che continuino ad implementare questo genere di azioni», ha avvertito.

Le aggressioni contro paesi come Venezuela, Nicaragua e Cuba, il tentativo d’imporre sanzioni unilaterali e dettare misure coercitive per fare pressioni sui governi che risultano scomodi agli Stati Uniti, i ricatti e le provocazioni contro nazioni come Iran e Cina, e l’intromissione in conflitti come quello del popolo siriano o la causa del popolo palestinese, sono sfide comuni che hanno centrato la discussione e marcato gli assi della lotta futura tra i partecipanti all’incontro.

Le 120 delegazioni riunite a Caracas hanno coinciso nel definire gli Stati Uniti il principale violatore della Carta delle Nazioni Unite e del Diritto Internazionale ed hanno accordato, tra l’altro, di appoggiare il processo bolivariano, le piattaforme di dialogo realizzate in Norvegia e a Barabados o la proposta del Meccanismo d Montevideo, respingendo l’incremento delle misure di blocco economico e finanziario imposte contro Cuba e il Venezuela, ed ogni tipo di minaccia di guerra.

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