Il Ministro della Scienza, della Tecnologia e dell’Ambiente di Cuba, Elba Rosa Pérez, ha sostenuto oggi al forum Stoccolma+50 la necessità di una nuova governance ambientale che permetta di affrontare la sfida della protezione degli esseri umani e del pianeta.

Intervenendo all’evento a proposito della Conferenza che nel 1972 richiamò l’attenzione su temi ambientali, come il degrado e l’inquinamento, la rappresentante dell’isola ha avvertito che dopo cinque decenni resta ancora molto da fare, nonostante i progressi nella creazione di un quadro multilaterale per affrontarli.

“Tuttavia, i problemi non sono risolti. Cinquant’anni dopo ci troviamo ad affrontare le conseguenze di una triplice crisi ambientale. Le pressioni dell’azione umana sulla natura sono ancora presenti, aggravate dalla pandemia di Covid-19 e dalla recessione economica”, ha sottolineato durante l’incontro in programma fino a domani.

Pérez ha ricordato che i dati della Banca mondiale indicano un aumento dell’1% della povertà estrema nel 2021, un flagello che finché esisterà, ha affermato, impedirà un ambiente sano e sicuro.

Molti Paesi, che ospitano oltre il 60% della popolazione mondiale, hanno ancora problemi critici di sicurezza alimentare e di accesso all’acqua potabile, ai servizi sanitari e all’istruzione, ha denunciato il ministro cubano.

Ha insistito sulla necessità di una nuova governance e di un accesso inclusivo alle tecnologie, senza criteri di selettività discriminatori.

“Poniamo fine al consumismo. Sostituiamo la pubblicità commerciale con messaggi di sensibilizzazione ambientale. Usiamo la conoscenza, la scienza e lo sviluppo tecnologico per guarire il pianeta”, ha detto al forum, che riunisce i leader mondiali.

Ha chiesto un’alleanza globale per la pace e il benessere delle persone e della natura, mobilitando ulteriori fondi a favore dell’ambiente.

Fonte: CubaSi

Traduzione: italiacuba.it