La legge Helms-Burton riafferma il carattere colonizzatore degli USA

Una conferenza magistrale sulle vere intenzioni della politica statunitense nei confronti di Cuba ha dato il via, il 14 giugno, al 2° Seminario internazionale sulle implicazioni giuridiche della Legge Helms-Burton nell’ordinamento statunitense e sul suo impatto alla luce del diritto internazionale.

Il membro dell’Ufficio Politico e Ministro degli Affari Esteri, Bruno Rodríguez Parrilla, durante questo momento speciale che ha dato il via all’evento, che durerà fino a venerdì con partecipanti provenienti da Spagna, Inghilterra, Belgio e dagli stessi Stati Uniti, ha descritto questa mostruosità extraterritoriale come una flagrante violazione delle norme e dei principi del diritto internazionale.

Ha aggiunto che è “contraria alla Costituzione degli Stati Uniti, cerca di distruggere l’autodeterminazione e la dignità di un intero popolo e di violare l’indipendenza di una nazione che ha tutto il diritto di essere indipendente. Inoltre, cerca e costringe la comunità internazionale a unirsi a questo disegno capriccioso”.

Inoltre, ha detto, reimpone o intende reimporre la tutela neocoloniale esercitata dall’imperialismo statunitense a Cuba per sessant’anni.

Ha affermato che è un modo di colonizzare e serve a causare danni umanitari, nonostante sia oggetto di ripudio universale, come dimostrano le continue votazioni dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite dal 1992.

Il Cancelliere ha aggiunto che questo evento aiuterà a identificare, comprendere ed evidenziare le profonde contraddizioni, alcune delle quali inusuali, di questa legge con il sistema giuridico degli stessi Stati Uniti, con la sua ricca e vasta tradizione giudiziaria. Mostrerà inoltre come essa violi gli scopi della Carta delle Nazioni Unite e i principi del diritto internazionale, in particolare l’esercizio dell’autodeterminazione, la non ingerenza negli affari interni e il non uso o la minaccia di uso della forza, tra gli altri.

“Oserei dire che la legge Helms-Burton, se fosse sottoposta a un esame rigoroso negli Stati Uniti, sarebbe considerata incostituzionale”, ha affermato.

Fonte: Razones de Cuba

Traduzione: italiacuba.it

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