La CIA smentisce che dietro “la Sindrome dell’Avana” ci sia una potenza straniera

Fabrizio Verde www.lantidiplomatico.it

I media mainstream occidentali hanno speculato molto su questo tema pur non avendo nessuna prova. La cosiddetta ‘Sindrome dell’Avana’ sarebbe riconducibile ad azioni di agenzie di intelligence straniere. Repubblica appena una settimana fa si spingeva nel complottismo più spinto con un articolo intitolato: “Sindrome dell’Avana, l’attacco invisibile delle neuro-armi che ‘pilotano il cervello’”.

Nel sottotitolo un vero e proprio capolavoro di fantasia, quasi da racconto di fantascienza: “Gli Stati Uniti registrano altre vittime della malattia che fu individuata per la prima volta nel 2016 a Cuba. Lo studio: colpite da strumenti hi tech per manipolare la volontà, forse opera della Cina”.

Arriva però adesso la CIA a smentire tutto e tutti. L’agenzia statunitense, che ben si intende di armi e tecniche all’avanguardia, ha concluso che i funzionari statunitensi con misteriosi mal di testa e nausea, un fenomeno appunto denominato “sindrome dell’Avana”, non erano l’obiettivo di un’operazione organizzata da agenti stranieri.

NBC News, The New York Times e Politico hanno citato diversi alti funzionari a conoscenza di un rapporto di intelligence della CIA su tali incidenti registrati per la prima volta nella capitale cubana nel 2016 su diplomatici statunitensi e canadesi.

Da allora, personale diplomatico e di intelligence ha riportato sintomi simili in paesi come Australia, Austria, Cina, Colombia, Germania e Russia.

Nel suo rapporto, la CIA non esclude ancora il coinvolgimento straniero in due dozzine di casi che non può ancora spiegare e che continua ad analizzare.

Ma “in centinaia di altri casi di possibili sintomi, l’agenzia ha trovato una spiegazione alternativa e credibile”, hanno affermato le fonti consultate dalla NBC.

Alcuni funzionari statunitensi avevano avanzato l’ipotesi la sindrome potesse essere il risultato di attacchi russi con microonde, ma gli scienziati hanno espresso dubbi su questa teoria.

Anche gli scienziati cubani in più di un’occasione hanno evidenziato la manipolazione politica della questione e la mancanza di fondamenti scientifici dietro le teorie avanzate per spiegare la cosiddetta ‘Sindrome dell’Avana’. Teorie alquanto fantasiose come quella prospettata da Repubblica. Le “neuro-armi che pilotano il cervello, pone il quotidiano romano al livello dei no vax tanto criticati, osteggiati e ridicolizzati da due anni a questa parte.

Tornando ai media statunitensi che hanno citato il rapporto CIA, questi evidenziano che il documento era per uso interno e non rappresenta “la conclusione finale dell’amministrazione Biden o dell’intera comunità di intelligence”, afferma la NBC.

“Abbiamo ottenuto alcuni risultati significativi, ma ancora non abbiamo finito”, ha detto il direttore della CIA William J. Burns ancora a NBC.

“Continueremo la nostra missione di indagare su questi incidenti e di fornire accesso a cure di livello mondiale a coloro che ne hanno bisogno”, ha aggiunto.

A novembre, il Washington Post ha riferito che il direttore della CIA William J. Burns ha avvertito i principali servizi segreti russi che dovranno affrontare “conseguenze” se si scopre che sono dietro la serie di misteriosi incidenti noti come “Sindrome dell’Avana” che hanno colpito diplomatici e spie statunitensi in tutto il mondo.

Alcune fonti hanno riferito Burns avrebbe ‘minacciato’ i colleghi russi durante una visita a Mosca all’inizio del mese, dove ha incontrato i funzionari del Servizio di Sicurezza Federale della Russia (FSB) e il Servizio di Intelligence Straniero del paese (SVR). In quell’occasione, disse che i gravi danni cerebrali e altri disturbi generati dagli incidenti acustici andavano oltre ciò che era accettabile “per un servizio di intelligence professionale”.

Tuttavia, l’avvertimento non implicava che Burns ritenesse la Russia responsabile di quelli che i funzionari statunitensi definiscono “incidenti sanitari anomali” o AHI. Il fatto che Burns abbia formulato l’avvertimento con il condizionale “se” suggerisce che dopo quattro anni di indagini in più amministrazioni, il governo statunitense non è ancora in grado di determinare la causa degli episodi.

Evidentemente, invece, quei media filo-atlantici tipo Repubblica hanno maggiori informazioni della CIA per poter determinare che a provocare la cosiddetta ‘Sindrome dell’Avana’ sono fantascientifiche armi russe o cinesi.

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