Cuba ribadisce la richiesta di pace in Palestina

Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel ha ribadito la richiesta di porre fine al genocidio perpetrato dallo Stato sionista di Israele ai danni della popolazione palestinese.

Nel suo profilo sul social network X, il capo dello Stato ha pubblicato una frase pronunciata 40 anni fa dal leader storico della Rivoluzione cubana, Fidel Castro, nel suo discorso alla 7ª Conferenza del Vertice del Movimento dei Non Allineati, presso il Palazzo della Cultura di Nuova Delhi, in India, il 7 marzo 1983:

“Mai la causa palestinese è apparsa più giusta che nel contrasto con la ripugnante brutalità dei suoi avversari. L’umanità non dimenticherà né l’eroismo degli aggrediti né la barbarie degli aggressori”, ha affermato.

Secondo le organizzazioni non governative palestinesi, dal 7 ottobre nella Striscia di Gaza sono stati uccisi più di 10.000 palestinesi, tra cui più di 4.000 bambini, a causa dei bombardamenti indiscriminati sui civili da parte degli aerei israeliani.

In una dichiarazione congiunta, Al Mezan, Al-Haq e il Centro palestinese per i diritti umani hanno denunciato che la popolazione dell’enclave costiera sta affrontando il genocidio, la pulizia etnica e lo sfollamento di massa come risultato della nuova aggressione israeliana.

Hanno riferito che le incursioni hanno finora danneggiato o distrutto più di 260.000 abitazioni nella Striscia, pari al 50% del totale dell’enclave.

I fatti sul campo sono molto chiari: nessun luogo del territorio è più sicuro, hanno affermato.

Tutti gli sforzi compiuti in seno al Consiglio di Sicurezza dell’ONU per fermare l’aggressione e cercare una soluzione negoziata al conflitto israelo-palestinese hanno subito il veto degli Stati Uniti, il principale alleato del regime israeliano.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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