Alfabetizzazione: la più grande battaglia per la cultura

Il 31 gennaio 1961 si annunciò ufficialmente il reclutamento di alfabetizzatori volontari tra gli studenti delle medie e dei pre-universitari.

Così come aveva presentato il Comandante in Capo, Fidel Castro Ruz, 72 ore prima durante l’inaugurazione della Città Scuola «Abel Santamaría» di Santa Clara, il 31 gennaio del 1961 si annunciò ufficialmente il reclutamento di alfabetizzatori volontari tra gli studenti delle medie e dei pre universitari.

Il 28 gennaio, in omaggio alla nascita di José Martí, quando si realizzava la trasformazione della vecchia fortezza militare della città di Santa Clara in una scuola, quasi al termine del suo intervento Fidel reiterò che: «L’alfabetizzazione sarà una delle più grandi battaglie per la cultura mai sferrata prima da nessun popolo».

«Sarà una battaglia veramente epica, alla quale deve partecipare tutto il popolo», disse e poi affermò che «dobbiamo cominciare a organizzare questo esercito e organizzeremo centomila giovani alfabetizzatori che abbiano almeno la licenza elementare, e per lo meno 13 anni».

La Commissione Nazionale di Alfabetizzazione stampò con urgenza un modello d’iscrizione per gli alfabetizzatori con i loro dati generali, gli studi realizzati, il tempo disponibile e il luogo in cui esercitare questo onorato lavoro. Centomila giovani dei due sessi risposero al richiamo e formarono le Brigate Conrado Benítez, in omaggio al primo maestro martire della nuova Campagna.

Pochi giorni prima, il 31 dicembre del 1960, assieme a migliaia di maestri, Fidel attese l’Anno dell’Educazione in Città Libertà e lì reitero l’idea di sradicare l’analfabetismo in un solo anno, precisando che i due grandi impegni per il nuovo anno sarebbero stati l’educazione e la difesa.

La prodezza di combinare i due obiettivi era davvero grande dato che solo dieci giorni dopo la legalizzazione del suo mandato, il nuovo presidente degli Stati Uniti, John F. Kennedy, annunciò un piano aggressivo contro Cuba, che obbligò l’Isola a vivere in condizioni di guerra non dichiarata in attesa di un’invasione, che avvenne finalmente nell’aprile del 1961, in due punti della Ciénaga de Zapata.

Fidel, nel mezzo di quell’ambiente molto teso non dimentica la campagna d’alfabetizzazione e vista varie volte la Commissione Nazionale, dove parla di temi relazionati con la creazione delle brigate d’alfabetizzazione e comincia svilupparsi l’alfabetizzazione nei due luoghi scelti del territorio cubano. Uno attraverso il Piano per la la Ciénaga de Zapata, il 3 febbraio, con 200 alfabetizzatori, e l’altro con il Piano Escambray, nel marzo, con 640.

Il 28 febbraio, Fidel torna a visitare la Commissione Nazionale, stavolta per salutare il primo gruppo di giovani che formano le Brigate Pilota Conrado Benítez, che vanno nelle zone di campagna per alfabetizzare e orienta che dal 6 marzo si potranno iscrivere tutti quelli che desiderano far parte di queste brigate.

Comincia così con tutta l’energia la Campagna d’Alfabetizzazione che mobilitò tutto il popolo, senza tralasciare la difesa della Patria.

Otto mesi dopo la sconfitta dell’invenzione mercenaria di Playa Girón, il 22 dicembre del 1961 Cuba fu proclamata Territorio Libero dall’Analfabetismo.

Erano stati alfabetizzati 707 mila cubani, e grazie a questo l’indice d’analfabetismo in Cuba si ridusse al 3,9 per cento della sua popolazione totale, includendo 25 mila haitiani residenti nelle zone agricole dell’ Oriente e di Camagüey, che non parlavano spagnolo, gli invalidi fisici e mentali e le persone che per l’Età avanzata o la poca salute erano stati dichiarati non alfabetizzabili.

Questo trionfo della Rivoluzione collocò Cuba tra le nazioni con il più basso indice d’analfabetismo nel mondo, grazie all’azione di un esercito costituito da 121mila Alfabetizzatori Popolari, 100mila studenti brigadisti Conrado Benítez, 15 mila brigatisti Patria o Muerte e 35mila maestri volontari.

Era un totale di 271mila educatori.

Questo, unito ai dirigenti della nascente Associazione dei Giovani Ribelli, i quadri politici, i funzionari e i lavoratori amministrativi, accumulò l’impressionante cifra di più di 300mila partecipanti alla Campagna Nazionale d’Alfabetizzazione convocata 63 anni fa.

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