L’Alto Commissario ONU preoccupato per il Venezuela (sic!)

Arthur Gonzalez http://heraldocubano.wordpress.com

naciones-unidas-venezuelaMolto preoccupato è l’Alto Commissario ONU per i Diritti Umani per la situazione interna in Venezuela, ma non per l’incendio di tre università, l’attacco al palazzo della Procura o i disordini provocati dall’opposizione, ma per le presunte “violazioni” dei diritti fondamentali nelle recenti marce di protesta in Venezuela, e la “vulnerabilità” dei principi minimi di giustizia. Apparentemente gli atti commessi da parte dell’opposizione venezuelana, orientata dall’ambasciata yankee, non sono violazioni delle leggi del paese, cosa che squalifica ancora una volta il lavoro dell’Alto Commissario, all’allinearsi agli interessi oligarchici difesi dagli USA nella lotta ideologica contro la rivoluzione chavista.

Questo stesso atteggiamento l’ha conosciuto Cuba anni fa e neppure allora furono di interesse dell’Ufficio dell’Alto Commissario per i Diritti Umani dell’ONU. Esempio tacita di ciò fu quando, nel marzo 1962, il presidente della Giunta dei Capi di Stato Maggiore, il generale Lyman L. Lemnitzer, firmò un memorandum diretto al Segretario della Difesa, rimettendogli la proposta di un “Programma per giustificare l’intervento militare USA a Cuba”.

Questo Programma è un esempio di terrorismo di stato messo in atto dagli USA contro quei paesi che hanno governi considerati “non accettabili”, per non subordinarsi agli interessi politici ed economici USA.

Le nove azioni contemplate riflettono sino a dove sono capaci di giungere gli alti funzionari yankee per raggiungere i loro obiettivi strategici.

Le nove azioni sono:

orme1 – Realizzare  movimenti militari, con la giustificazione che corrispondano a manovre, che per le dimensioni e vicinanza alle coste cubane potrebbero provocare una reazione da parte di Cuba. Si utilizzerà la provocazione oltre la realizzazione di azioni per cercare di convincere i cubani che l’invasione è imminente, al fine di provocare una risposta di Cuba a livello militare, che se realizzata, ci permetterebbe di cambiare l’esercitazione militare  in invasione.

2 – Organizzare una serie di incidenti relazionati con la Base Navale di Guantanamo in modo tale che all’apparenza possano essere stati realizzati da forze cubane. Alcuni di essi sono:
1. Uniformare cubani amici degli USA perché saltino la recinzione per simulare un attacco.
2. Far saltare qualche deposito di munizioni all’interno della base. Provocare incendi.
3. Incendiare un aereo nell’aeroporto dentro la Base, come se fosse un sabotaggio.
4. Sparare alcuni colpi di mortaio dal territorio cubano verso la Base per danneggiare alcune installazioni.
5. Sabotare una nave USA nel porto, provocando un incendio di grandi proporzioni.
6. Affondare una barca nei pressi dell’entrata del porto. Realizzare il funerale delle presunte vittime.

3 – Organizzare un’operazione simile a quella della corazzata “Maine”. Per questo si potrebbe far esplodere una nave USA nella baia di Guantanamo e accusare Cuba dell’azione.

Si potrebbe anche far saltare una nave in acque cubane, forse vicino all’ Avana o Santiago, precisando che è stata affondata dalla marina ed aviazione cubana. Gli USA potrebbero iniziare il soccorso delle vittime e poi dare un elenco dei morti per provocare l’indignazione e mostrare l’irresponsabilità e la pericolosità di Cuba.

4 – Sarebbe opportuno avviare una campagna terrorista a Miami, in altre città della Florida e persino a Washington, come se fosse eseguita dal governo di Cuba. La campagna terroristica deve essere rivolta verso gli esuli che viaggiano verso gli USA.

– Potremmo affondare una nave di cubani in rotta verso la Florida; potrebbe essere un affondamento reale o simulato.

– Potremmo promuovere attentati alla vita di alcuni di questi rifugiati negli USA, arrivando anche a ferirli per ottenere una maggiore pubblicità.

– Alcune bombe al plastico potrebbero essere fatte esplodere in luoghi accuratamente selezionati, insieme a ciò l’arresto di un agente cubano ed il sequestro di documenti dove s’implichi Cuba in cui queste azioni terroristiche  sarebbe molto utili per proiettare l’immagine di un governo irresponsabile.

5 – Simulare un tipo di ingerenza negli affari interni di un’altra nazione caraibica, “proveniente e sostenuto da Cuba”. Sappiamo che Castro sta sostenendo attività clandestine sovversive contro Haiti, Repubblica Dominicana, Guatemala e Nicaragua, questi sforzi potrebbero essere ingranditi e aggiungerne altri per creare l’immagine desiderata di irresponsabilità e di pericolo.

6 – L’uso di aerei tipo MIG, pilotati da personale USA in attività di persecuzione di altri aerei, attacchi  a navi di superficie o l’abbattimento di aerei della Forza Aerea USA potrebbero essere azioni utili. Un apparecchio  F-86, debitamente modificato e dipinto, potrebbe essere scambiato per un MIG cubano dai passeggeri di un aereo commerciale, soprattutto se il pilota lo annunciasse come tale.

7 – Tentativi di sequestro di navi aeree e di superficie sarebbero rivelate come azioni sostenute dal governo di Cuba. Parallelamente si incoraggerebbe la diserzione del personale di navi cubane aeree e di superficie.

8 – È possibile organizzare un’azione per creare un incidente con il quale potremmo dimostrare in modo convincente che aerei “cubani” hanno abbattuto un apparecchio civile di un volo charter diretto dagli USA ad un paese dei Caraibi, il paese sarebbe scelto in modo tale che il piano di volo includesse attraversare Cuba, i passeggeri potrebbero essere un gruppo di studenti universitari in vacanza o di qualsiasi altro tipo di gruppo che possa avere un interesse simile.

9 – E’ possibile creare una situazione in modo che aerei “MIG comunisti cubani” distruggano un apparato dell’ USA Air Force che pacificamente volava nello spazio sopra acque internazionali. Per completare l’ azione un sottomarino disseminerà  parti di un aereo F-110, un paracadute e altri oggetti a circa 15 o 20 miglia dalle coste cubane.

Non sono queste violazioni dei diritti umani?

Ognuno può trarre le proprie conclusioni.

Preocupado el Alto Comisionado de la ONU por Venezuela

Arthur González

Muy preocupado está el Alto Comisionado de la ONU para los Derechos Humanos por la situación interna en Venezuela, pero no por el incendio a tres universidades, el ataque al edificio de la Fiscalía ni los desórdenes callejeros provocados por la oposición, sino por las supuestas “violaciones” de los derechos fundamentales en las recientes marchas de protestas en Venezuela, y la “vulneración” de los principios mínimos de justicia.Al parecer los hechos cometidos por la oposición venezolana orientada desde la embajada yanqui, no son violaciones a las leyes del país, algo que descalifica una vez más la labor del Alto Comisionado, al alinearse a los intereses oligárquicos que defiende Estados Unidos en su lucha ideológica contra la revolución chavista.

Esa misma actitud la conoció Cuba años atrás y tampoco fueron de interés de la oficina del Alto Comisionado para los Derechos Humanos de la ONU. Ejemplo tácito de eso fue cuando en marzo de 1962, el Presidente de la Junta de Jefes del Estado Mayor, el General Lyman L. Lemnitzer, firmó un memorando dirigido al Secretario de Defensa, remitiéndole la propuesta de un “Programa para justificar la intervención militar de Estados Unidos en Cuba”.

Dicho Programa es una muestra del terrorismo de Estado desplegado por EE.UU. contra aquellos países que tienen gobiernos considerados “no aceptables”, por no subordinarse a sus intereses políticos y económicos.

Las nueve tareas contempladas reflejan hasta donde son capaces de llegar los altos funcionarios yanquis para lograr sus objetivos estratégicos.

Las 9 acciones son:

1.- Realizar movimientos militares justificando que correspondan a ejercicios que por magnitud y cercanía a las costas cubanas pudieran provocar una reacción por parte de Cuba. Se utilizará la provocación más la realización de acciones para tratar de convencer a los cubanos de que la invasión es inminente, con el fin de provocar una respuesta de Cuba en el plano militar, que de realizarse, nos permitiría cambiar del ejercicio militar a la invasión.

2.- Organizar una serie de incidentes relacionados con la Base Naval en Guantánamo de forma tal que de la apariencia de haber sido realizados por fuerzas cubanas. Algunas de ellas son:
1.Uniformar cubanos amigos de Estados Unidos para que brinquen la cerca simulando un ataque.
2.Volar algún depósito de municiones dentro de la Base. Provocar incendios.
3.Incendiar un avión en el aeropuerto de la Base como si fuera un sabotaje.
4.Disparar algunas granadas de mortero desde el territorio cubano hacia la Base para dañar algunas instalaciones de esta.
5.Sabotear un barco norteamericano en el puerto, provocar un incendio de grandes proporciones.
6.Hundir un barco cerca de la entrada del puerto. Realizar el funeral de las supuestas víctimas.

3.- Organizar una operación similar a la del acorazado “Maine”. Para esto pudiera volarse un barco norteamericano en la Bahía de Guantánamo y acusar a Cuba de la acción.

También pudiera volarse un barco en aguas cubanas, quizás cerca de La Habana o Santiago, planteando que fue hundido por la marina y fuerza aérea cubanas. Estados Unidos podría iniciar el rescate de las víctimas y posteriormente dar un listado de los muertos para provocar la indignación y mostrar la irresponsabilidad y peligrosidad de Cuba.

4.- Sería adecuado iniciar una campaña terrorista en Miami, otras ciudades de la Florida y hasta en Washington, como si fuera desarrollada por el gobierno de Cuba. La campaña terrorista debe ir dirigida hacia los exilados que viajan a Estados Unidos.

– Pudiéramos hundir un barco cargado de cubanos en su ruta a la Florida; pudiera ser un hundimiento real o simulado.

– Pudiéramos promover atentados contra la vida de algunos de esos refugiados en Estados Unidos, llegando inclusive a herirlos para lograr una mayor publicidad.

– Algunas bombas de explosivo plástico pudieran hacerse explotar en lugares cuidadosamente seleccionados, unido esto a la detención de algún agente cubano y la ocupación de documentos donde se implique a Cuba en estas acciones terroristas sería muy útil para proyectar la imagen de un gobierno irresponsable.

5.-Simular un tipo de injerencia en los asuntos internos de otra nación caribeña, “procedente y apoyada por Cuba”. Conocemos que Castro está apoyando actividades clandestinas subversivas contra Haití, República Dominicana, Guatemala y Nicaragua, esos esfuerzos pudieran magnificarse y adicionarles otros para crear la imagen de irresponsabilidad y peligro deseada.

6.- La utilización de aviones del tipo MIG, piloteados por personal norteamericano en actividades de acoso a otras aeronaves, ataque a naves de superficie o el derribo de aviones de la Fuerza Aérea de Estados Unidos pudieran ser acciones útiles. Un aparato F-86 debidamente modificado y pintado pudiera tomarse como un MIG cubano por los pasajeros de un avión comercial, sobre todo si el piloto lo anuncia como tal.

7.- Intentos de secuestro de naves aéreas y de superficie se divulgarían como acciones apoyadas por el gobierno de Cuba. Paralelamente se alentaría la deserción del personal de naves cubanas aéreas y de superficie.

8.- Es posible organizar una acción para crear un incidente mediante el cual pudiéramos demostrar convincentemente que aviones “cubanos” derribaron un aparato civil en un vuelo charter procedente de Estados Unidos con destino a un país del Caribe, el país se seleccionaría de forma tal que el plan de vuelo tuviera que incluir el atravesar Cuba, los pasajeros serían un grupo de estudiantes universitarios de vacaciones o cualquier otro tipo de grupo que pueda tener un interés similar.

9.- Es posible crear una situación para que aviones “MIG comunistas cubanos” destruyan un aparato de la Fuerza Aérea de Estados Unidos que pacíficamente volaba en el espacio sobre aguas internacionales. Para completar la acción un submarino diseminará partes de un avión F-110, un paracaídas y otros elementos aproximadamente a 15 ó 20 millas de las costas cubanas.

¿No son estas violaciones de los derechos humanos?

Cada cual puede llegar a sus propias conclusiones.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.