solidnet.org  traduzione di Marx21.it

I Partiti Comunisti riuniti nella città di Buenos Aires il 22 maggio 2016, nell’ambito dell’Incontro Internazionale “I comunisti di fronte alle nuove sfide in America Latina”, dopo avere scambiato opinioni e analizzato la congiuntura politica che sta caratterizzando la regione, manifestano la loro profonda preoccupazione per l’avanzata delle politiche destabilizzatrici dell’imperialismo e dei suoi alleati delle destre locali contro i processi progressisti e di sinistra che si sono sviluppati negli ultimi anni.

Rilevano anche che questi processi di integrazione hanno rappresentato uno dei dati più significativi e apprezzabili della fase, che devono essere difesi e approfonditi, e che i governi che si sono impegnati in essi sono attaccati più per le loro virtù che per i loro difetti.

Speciale attenzione è stata prestata, tanto alla situazione che si sta vivendo in Brasile con la sospensione dal suo incarico della presidente Dilma Rousseff e l’avanzata del processo politico contro di lei, che è stato definito dai presenti come un “golpe legislativo, mediatico e giudiziario”, quanto allo sviluppo dei primi mesi del governo di Mauricio Macri in Argentina e alle politiche di aggiustamento che si stanno attuando con un alto costo economico e sociale per vasti settori della popolazione.

Ma nonostante questa difficile congiuntura, non i Partiti Comunisti non concordano con l’idea della “fine del ciclo” dei governi progressisti e di sinistra nella regione. Di fronte alle difficoltà che stanno attraversando e alla controffensiva lanciata dall’imperialismo, ritengono che tale processo sia contingente e che competa alle forze del campo popolare aprire un nuovo ciclo di lotte dei popoli per difendere ciò che si è conquistato e creare le condizioni per potere avanzare verso nuove e più profonde conquiste.

Inoltre, dalle esperienze realizzate consegue che i progetti popolari nella regione non sono riusciti a modificare il sistema produttivo dei nostri paesi, in ragione del quale hanno conservato il loro potere i monopoli nazionali e stranieri che operano per l’allineamento alle forze della restaurazione conservatrice. Ciò richiede di lavorare per la creazione di un rapporto di forze che garantisca le necessarie energie trasformatrici, in cui l’unica egemonia sia quella che debbono esercitare i lavoratori e i popoli contro i loro nemici, per ottenere la quale è necessario avanzare con l’unità delle forze popolari e progressiste e il loro protagonismo democratico.

E’ in tal senso che si evidenzia l’importanza di incontri come questo, in cui le forze comuniste condividono le loro esperienze, le loro analisi e proposte nel segno dell’internazionalismo di classe che ha sempre guidato le loro azioni e con la convinzione che il capitalismo non è la soluzione, ma il problema con cui si confronta l’umanità.

I Partiti Comunisti sanno che la rivoluzione è nazionale nella sua forma e internazionale per il suo contenuto, e per questo si impegnano a proseguire con iniziative di questo tipo che avranno la loro continuità il 26 e 27 agosto di quest’anno nella città di Lima, in Perù, dove si svolgerà l’Incontro dei Partiti Comunisti e Rivoluzionari dell’America Latina e dei Caraibi.

I Partiti Comunisti esprimono la loro solidarietà con le lotte che i popoli stanno portando avanti in tutta la regione, esigiamo la libertà di Milagro Sala, detenuta ingiustamente nella provincia di Jujuy, in Argentina, e dei sei prigionieri politici detenuti in Paraguay.

Riaffermano il loro impegno nei confronti della Rivoluzione Cubana e nella lotta contro il blocco ancora vigente, e a condurre lotte articolate a livello regionale in difesa della Rivoluzione Bolivariana del Venezuela, assediata quotidianamente dall’imperialismo e dall’oligarchia locale.

Partito Comunista del Brasile
Partito Comunista della Bolivia
Partito Comunista di Cuba
Partito Comunista del Paraguay
Partito Comunista del Perù
Partito Comunista Patria Roja – Perù
Partito Comunista dell’Uruguay
Partito Comunista dell’Argentina