Sono degli umili e del mio partito

Dirigenti rivoluzionari ed intellettuali di diverse epoche parlano, con parole e con fatti, della loro militanza nel Partito Comunista di Cuba

Alejandra García Elizalde  http://www.granma.cu

Rubén Martínez Villena (1899-1934), poeta e dirigenti dei comunisti cubani

La mia visione del mondo è cambiata. Tuttavia, amo la bellezza ancor più di prima. Ma ora so che senza giustizia e pane, la bellezza è un rimorso, un gravame di coscienza … Per questo ho consacrato la mia vita a lottare per la giustizia, il pane e la bellezza … Non farò un altro verso come quelli che ho fatto finora. Non ho bisogno di farli. Per cosa? Ora io non sento più la mia tragedia personale. Io ora non mi appartengo. Ora sono di loro (degli operai, degli umili) e del mio Partito.

Ernesto Che Guevara (1928-1967), comandante guerrigliero ed eroe internazionalista

Gli uomini ora non camminano completamente soli, su sentieri persi, verso desideri lontani. Seguono la loro avanguardia, costituita dal Partito, dagli operai di avanguardia, dagli uomini di avanguardia che camminano legati alle masse e in stretta comunione con esse. Le avanguardie hanno gli occhi puntati sul futuro e sulla loro ricompensa, ma questa non è vista come qualcosa di individuale; il premio è la nuova società in cui gli uomini avranno caratteristiche diverse: la società dell’uomo comunista.

Il cammino è lungo e pieno di difficoltà. A volte, per aver perso la rotta, bisogna tornare indietro; altre, per camminare troppo velocemente, ci separiamo dalle masse; a volte facendolo lentamente, sentiamo il respiro affannoso di coloro che ci pestano i talloni. Nella nostra ambizione di rivoluzionari cerchiamo di camminare il ​​più velocemente possibile, aprendo cammini, ma sappiamo che dobbiamo nutrirci dalla massa e che questa solo potrà avanzare più rapidamente se la incoraggiamo con il nostro esempio.

Jesús Orta Ruiz, El Indio Naborí (1922-2005), poeta

Targa sulla porta del Partito (poema)

Se non vieni a dare / a dare il tempo / il cuore / la vita / non disperare per entrare / che all’ingresso inizia la tua uscita.

Se vieni a cercare / il privilegio, / l’occasione spumeggiante, / non disperare per stare / dove il fiore più bello è una ferita.

Questo posto è un luogo propizio / per l’amore del sacrificio / qui devi essere / l’ultimo a mangiare / l’ultimo a dormire / l’ultimo ad avere / e il primo a morire.

Raúl Roa (1907-1982), intellettuale, politico e diplomatico

L’unico Partito di cui sono stato membro è l’attuale Partito Comunista di Cuba. Inutile aggiungere che questa è anche il più alto onore della mia vita rivoluzionaria … Il marxismo, sotto l’egida di Fidel Castro, si concepisce ed applica con un impeto creativo ed un’indipendenza di giudizio che mai ha avuto prima, senza che si alteri la sua sostanza, venga ignorato il suo carattere internazionalista, né si fermi la sua espansione. Da ciò deriva la sua freschezza, la sua vitalità, la sua audacia, la sua fermezza, la sua autoctonia e la sua universalità alla Rivoluzione cubana. Per questo ora si è e non si è marxista come si era dieci anni fa, venti anni fa.

Alejo Carpentier (1904-1980), scrittore, romanziere e saggista cubano

Lettera al Comandante in Capo Fidel Castro Ruz, dopo aver ricevuto il Premio alla Letteratura in Lingua Spagnola Miguel de Cervantes:

Considerando che qualsiasi ricompensa ottenuta da un cubano, in questa trascendentale fase della nostra storia, non deve restare di proprietà egoista di chi lo riceve, sono lieto di rimetterle l’annessa medaglia commemorativa del Premio Miguel Cervantes Saavedra, che mi è stata concessa il 14 aprile scorso all’Università di Alcala de Henares, visto che più che a me, corrisponde il suo possesso al mio Partito, il che equivale a dire, alla Rivoluzione cubana, che ha fatto cristallizzare gli ideali dei migliori uomini della mia generazione, dandomi, nei miei anni maturi, una piena coscienza della mia ragione di essere.

La prego accetti, in questa stessa occasione, la cifra materiale di detto Premio “Cervantes”, in modo che lei faccia l’uso che ritenga più appropriato.

Generale dell’esercito Raúl Castro Ruz (1931), primo segretario del Partito Comunista di Cuba

Il Partito non è esclusivamente dei comunisti ma di tutti, quindi, dobbiamo sempre proteggerlo ed amarlo. Rispettiamo le facoltà e le decisioni delle istanze superiori, osserviamo la più stretta disciplina di partito, ma pratichiamo, a sua volta, la più ampia democrazia interna in modo che tutti militanti in seno all’organizzazione e osservando le regole del luogo, tempo e forma, cioè, nel posto indicato, al momento opportuno e con la forma corretta, possa proporre con totale e assoluta libertà la sua opinione su qualsiasi questione e riferita a qualsiasi compagno.

Cosa sarà, prima di tutto, il Partito Unito della Rivoluzione? Sarà una scuola di rivoluzionari, nel Partito è dove si imparerà ad essere rivoluzionario.

Ai dirigenti storici della Rivoluzione, minuto per minuto, il tempo ci passa il suo conto inesorabile e ci accorcia la vita. E con questo lavoro stiamo migliorando, con la vostra partecipazione, il grande dirigente della nostra Rivoluzione di oggi, di domani e di sempre che sarà il nostro Partito Comunista.

Comandante in Capo Fidel Castro Ruz (1926-2016), leader storico della rivoluzione cubana

Oggi abbiamo il nostro Partito, abbiamo i nostri dirigenti politici; il nostro Partito è il centro della Rivoluzione, cioè ciò che unisce, ciò che agglutina, ciò che risolve.

E sempre, sempre, come una questione essenziale, come una questione fondamentale prima di tutto e soprattutto, il popolo, prima di tutto e soprattutto, i sentimenti e le opinioni del popolo lavoratore, le opinioni delle masse lavoratrici. E noi, tutti gli uomini del Partito e tutti i dirigenti della Rivoluzione, dobbiamo sempre tenere presente questo principio come aspirazione rivoluzionaria.

Come il Partito Rivoluzionaria Cubano dell’indipendenza, oggi il nostro Partito guida la Rivoluzione. Militarvi non è fonte di privilegi, ma di sacrifici e di totale consacrazione alla causa rivoluzionaria. Per questo in esso entrano i migliori figli della classe operaia e del popolo, controllando sempre la qualità e non la quantità.

Le sue radici sono le migliori tradizioni della storia del nostro popolo, la sua ideologia è quella della classe operaia: il marxismo-leninismo. È il depositario del potere politico e garanzia presente e futura della purezza, consolidamento, continuità e progresso della Rivoluzione.

Insieme intraprenderemo la marcia e perfezioneremo quello che dobbiamo perfezionare, con la massima lealtà e forza unita, come Martí, Maceo e Gomez in inarrestabile marcia.

Presto sarò come tutti gli altri. A tutti verrà il nostro turno, ma rimarranno le idee dei comunisti cubani come prova che su questo pianeta, se si lavora con fervore e dignità, si possono produrre i beni materiali e culturali di cui gli esseri umani hanno bisogno, e dobbiamo lottare, senza tregua, per ottenerli.


Soy de los humildes y de mi Partido

Líderes e intelectuales revolucionarios de diferentes épocas hablan con palabras y con hechos de su militancia en el Partido Comunista de Cuba

Autor: Alejandra García Elizalde

Rubén Martínez Villena (1899-1934), poeta y líder de los comunistas cubanos

Mi visión del mundo ha cambiado. Sin embargo, amo la belleza aún más que antes. Pero ahora sé que sin justicia y pan, la belleza es un remordimiento, un gravamen de conciencia… Por eso he consagrado mi vida a luchar por la justicia, el pan y la belleza… No haré un verso más como esos que hice hasta ahora. No necesito hacerlos. ¿Para qué? Ya yo no siento mi tragedia personal. Yo ahora no me pertenezco. Ya ahora soy de ellos (de los obreros, de los humildes) y de mi Partido.

Ernesto Che Guevara (1928-1967), comandante guerrillero y héroe internacionalista

Los hombres ya no marchan completamente solos, por veredas extraviadas, hacia lejanos anhelos. Siguen a su vanguardia, constituida por el Partido, por los obreros de avanzada, por los hombres de avanzada que caminan ligados a las masas y en estrecha comunión con ellas. Las vanguardias tienen su vista puesta en el futuro y en su recompensa, pero esta no se vislumbra como algo individual; el premio es la nueva sociedad donde los hombres tendrán características distintas: la sociedad del hombre comunista.

El camino es largo y lleno de dificultades. A veces, por extraviar la ruta, hay que retroceder; otras, por caminar demasiado aprisa, nos separamos de las masas; en ocasiones por hacerlo lentamente, sentimos el aliento cercano de los que nos pisan los talones. En nuestra ambición de revolucionarios, tratamos de caminar tan aprisa como sea posible, abriendo caminos, pero sabemos que tenemos que nutrirnos de la masa y que esta solo podrá avanzar más rápido si la alentamos con nuestro ejemplo.

Jesús Orta Ruiz, El Indio Naborí (1922-2005), poeta

Placa en la puerta del Partido (poema)

Si no vienes a dar/ a dar el tiempo/ el corazón/ la vida/ no desesperes por entrar/ que en la entrada comienza tu salida.

Si vienes a buscar/ el privilegio,/ la ocasión mullida,/no desesperes por estar/ donde la flor más bella es una herida.

Este lugar es un lugar propicio/ para el amor al sacrificio/ aquí tienes que ser/ el último en comer/ el último en dormir/ el último en tener/ y el primero en morir.

Raúl Roa (1907-1982), intelectual, político y diplomático

El único Partido del que he sido miembro es del actual Partido Comunista de Cuba. Huelga añadir que ese es también el más alto honor de mi vida revolucionaria… El marxismo, bajo la égida de Fidel Castro, se concibe y aplica con un ímpetu creador y una independencia de criterio que jamás antes tuvo, sin que se altere su sustancia, se soslaye su carácter internacionalista, ni se detenga su expansión. De eso le viene su frescura, su vitalidad, su audacia, su firmeza, su autoctonía y su universalidad a la Revolución Cubana. Por eso, ahora se es y no se es marxista como se era diez años, veinte años atrás.

Alejo Carpentier (1904-1980), escritor, novelista y ensayista cubano

Carta al Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz, luego de recibir el Premio de Literatura en Lengua Castellana Miguel de Cervantes:

Considerando que toda recompensa lograda por un cubano en esta fase trascendental de nuestra historia no debe quedar en egoísta propiedad de quien la recibe, tengo la satisfacción de remitirle la adjunta medalla conmemorativa del Premio Miguel de Cervantes Saavedra, que me fue otorgado el día 14 de abril pasado en la Universidad de Alcalá de Henares, por estimar que, más que a mí, corresponde su posesión a mi Partido, lo que equivale decir, a la Revolución Cubana, que hizo cristalizar los ideales de los mejores hombres de mi generación, dándome, en mis años maduros, una plena conciencia de mi razón de ser.

Le ruego acepte, en esta misma ocasión, el monto material de dicho Premio «Cervantes», para que de él haga el uso que tenga por más conveniente.

General de Ejército Raúl Castro Ruz (1931), primer secretario del Partido Comunista de Cuba

El Partido no es exclusivamente de los comunistas sino de todos, por tanto, debemos protegerlo y quererlo siempre. Respetemos las facultades y decisiones de las instancias superiores, observemos la más estricta disciplina partidista, pero practiquemos a la vez la más amplia democracia interna, de manera que todo militante en el seno de la organización y observando las reglas de lugar, tiempo y forma, es decir, en el lugar indicado, en el momento oportuno y con la forma correcta, pueda plantear con entera y absoluta libertad su opinión respecto a cualquier cuestión y referida a cualquier compañero.

¿Qué va a ser, antes que nada, el Partido Unido de la Revolución? Va a ser una escuela de revolucionarios, en el Partido es donde se va a aprender a ser revolucionario.

A los dirigentes históricos de la Revolución, minuto a minuto, el tiempo nos pasa su cuenta inexorable y nos va acortando la vida. Y con este trabajo estamos reparando, con la participación de ustedes, el gran dirigente de nuestra Revolución de hoy, de mañana y de siempre que será nuestro Partido Comunista.

Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz (1926-2016), líder histórico de la Revolución cubana

Hoy tenemos nuestro Partido, tenemos nuestros dirigentes políticos; nuestro Partido es el centro de la Revolución, es decir, lo que une, lo que aglutina, lo que resuelve.

Y siempre, siempre, como una cuestión esencial, como una cuestión fundamental ante todo y por encima de todo, el pueblo, ante todo y por encima de todo, los sentimientos y las opiniones del pueblo trabajador, las opiniones de las masas trabajadoras. Y nosotros, todos los hombres del Partido y todos los dirigentes de la revolución, debemos tener presente siempre ese principio como aspiración revolucionaria.

Como el Partido Revolucionario Cubano de la independencia, hoy dirige nuestro Partido la Revolución. Militar en él no es fuente de privilegios, sino de sacrificios y de consagración total a la causa revolucionaria. Por ello en él ingresan los mejores hijos de la clase obrera y del pueblo, velando siempre por la calidad y no la cantidad.

Sus raíces son las mejores tradiciones de la historia de nuestro pueblo, su ideología es la de la clase obrera: el marxismo-leninismo. Él es depositario del poder político y garantía presente y futura de la pureza, consolidación, continuidad y avance de la Revolución.

Juntos emprenderemos la marcha y perfeccionaremos lo que debamos perfeccionar, con lealtad meridiana y la fuerza unida, como Martí, Maceo y Gómez, en marcha indetenible.

Pronto seré ya como todos los demás. A todos nos llegará nuestro turno, pero quedarán las ideas de los comunistas cubanos como prueba de que en este planeta, si se trabaja con fervor y dignidad, se pueden producir los bienes materiales y culturales que los seres humanos necesitan, y debemos luchar sin tregua para obtenerlos.

Fuentes:

Carpentier, Alejo. Carta de Carpentier al Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz, al concedérsele al escritor el premio Miguel de Cervantes, en Madrid, 12 de abril de 1978.

Castro Ruz, Fidel. Discurso en la sesión de clausura del 7mo. Congreso del Partido Comunista de Cuba, en el Palacio de Convenciones, el 19 de abril del 2016.

Castro Ruz, Fidel. Discurso pronunciado en la clausura del Acto de la Juventud en Las Villas. Periódico Revolución, 22 de octubre de 1964.

Castro Ruz, Fidel. Discurso pronunciado en la conmemoración del xx aniversario del ataque al Cuartel Moncada, en Santiago de Cuba, Oriente, el 26 de julio de 1973.

Castro Ruz, Raúl. Discurso ante los Cuadros y Funcionarios el Comité Central del pcc el 4 de mayo de 1973.

Castro Ruz, Raúl. Discurso pronunciado en la Reunión Nacional de organización del Partido en las FAR. Granma, 26 de septiembre de 1970.

Guevara, Ernesto. El socialismo y el hombre en Cuba. Editorial Arte y Literatura, La Habana, 1965.

Martínez Villena, Rubén. «Carta a Raúl Roa». En: Epistolario. Editorial Pablo. La Habana, 2015.

Orta Ruiz, Jesús. «Placa en la puerta del Partido». Granma, 30 de enero de 1968.

Roa, Raúl. «Tiene la palabra el camarada Roa». Entrevista de Ambrosio Fornet. Revista Cuba, La Habana, octubre de 1968.

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