Neutralizzato un attacco a delle installazioni militare a Caracas

La Forza Armata Bolivariana del Venezuela (FANB) ha neutralizzato un tentativo d’attacco a delle installazioni militari della capitale venezuelana, ieri lunedì 21 gennaio.

In un comunicato, il ministero della Difesa ha informato che la situazione irregolare è avvenuta nella notte di ieri 21 gennaio, più o meno alle 2.500 (ora locale).

«Un gruppetto d’assaltanti appartenenti al comando di zona Nro. 43 della Guardia Nazionale Bolivariana, tradendo il giuramento di fedeltà alla Patria e alle sue istituzioni, ha sottomesso il capitano Gerson Soto Martínez, comandante del posto di coordinamento della polizia Macarao».

Da questo luogo gli assaltanti «si sono mossi con due veicoli militari ed hanno invaso la sede del distaccamento di sicurezza urbana ubicato in Petare, municipio Sucre, sottraendo un lotto di armi da guerra e sequestrando con minacce di morte, due ufficiali e due guardie nazionali del distaccamento in questione».

Poi i delinquenti si sono arresi e sono stati catturati nella sede dell’unità speciale di sicurezza Waraira Repano, in Cotiza, municipio Libertador, appartenente alla Guardia Nazionale Bolivariana, dove erano giunti.

Il ministero della Difesa ha dettagliato che durante l’arresto è stato recuperato il lotto di armi rubate. Inoltre i detenuti stanno offrendo informazioni d’interesse agli organismi d’intelligenza e al sistema di giustizia militare.

Nel comunicato si afferma che agli assaltanti s’applicherà tutto il peso della legge.

La Forza Armata Boliviana ha condannato categoricamente questa azione che con tutta sicurezza è motivata da oscuri interessi dell’estrema destra, che sono contrari alle norme elementari della disciplina militare, l’onore e le tradizioni della nostra istituzione.

La FANB ha ratificato alla popolazione venezuelana che tutte le sue unità operative, le dipendenze amministrative e gli istituti educativi funzionano nella più completa e assoluta normalità.

Il presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), Diosdado Cabello, ha condannato il furto nelle installazioni militari ed ha segnalato che l’intenzione era generare violenza e disordine tra la popolazione

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