Quest’anno si celebra il 55esimo anniversario della fondazione del Museo Nazionale delle Arti Decorative.
Il Museo fu inaugurato il 24 luglio del 1964 e custodisce circa 36.000 pezzi d’alto valore artistico e storico.
Il suo obiettivo sono la divulgazione e la conservazione del patrimonio e la coniugazione delle sua attività culturali con la comunità.
In una conferenza stampa offerta dal centro sono state comunicate le attività che si realizzeranno per ricordare questo anniversario. Tra queste spicca “Retrospectiva”, un’esposizione che dal 5 aprile al 12 luglio mostrerà l’insieme delle opere più importanti della collezione dagli inizi del Museo Nazionale delle Arti Decorative.
Inoltre è stato annunciato che l’artista francese Theo Mercier interverrà negli spazi espositivi del Museo e darà la sua interpretazione delle opere della collezione permanente.
Juan Manuel González Rondón, direttore dell’istituzione, ha segnalato che: «In occasione dell’anniversario, quest’anno abbiamo messo a fuoco esposizioni molto specifiche di pezzi che non si esibiscono da molto tempo e saranno a disposizione della comunità. Poi ha spiegato che il Museo farà parte della Biennale de L’Avana.
Nilson Acosta, vicepresidente del Consiglio Nazionale del Patrimonio Culturale, ha riconosciuto la presenza della donna nella rete dei musei ed ha ricordato il lavoro precursore di Marta Arjona.
Sessant’anni : l’Icaic li celebra
In un anno pieno di anniversari importanti dentro la sfera culturale, l’Icaic, istituzione che il 24 marzo compie 60 anni, non tralascerà l’opportunità di celebrare partendo dal ricordo, l’omaggio e il dibattito. Per questo è stato organizzato in maniera semplice, ma con portata e profondità, un programma di attività risultato dello sforzo di istituzioni come la Cinemateca, la Casa del Festival e l’Ufficio Santiago Álvarez, che si propone di rendere un giusto riconoscimento ai grandi fondatori, ha affermato il presidente del Icaic, Ramón Samada.
Il prossimo 14 de marzo alle 14.00 , nella Casa del Festival, si realizzerà un evento teorico dedicato alla riflessione sugli anni della fondazione, ali dell’istituzione e del prestigio del decennio dei ‘60 nel cinema cubano.
«Nella giornata si realizzerà un primo dibattito , sul Tempo della fondazione in cui si discuterà lidea del concetto del Icaic come centro che irradia politica culturale. Parteciperanno al dibattito cineasti come Rebeca Chávez, la dottoressa Graziella Pogolotti e Ignacio Ramonet, giornalista spagnolo che ha scoperto Cuba attraverso il cinema e le sue esperienze», ha segnalato Iván Giroud.
Nello stesso giorno nel multi-cinema Infanta si realizzerà un omaggio del Icaic al centenario di Santiago Álvarez, nel quale s’inaugurerà la sala che porterà il nome del documentarista, destinata alla proiezione di materiali cubani e internazionali di questo genere.
Fanno parte del programma la proiezione del 20 marzo nel cinema 23 y 12, del documentario di Rafael Rey /El sueño y la vida/, e l’inaugurazione della libreria Gerard Philipe, la prima che si dedica completamente alla divulgazione della letteratura specializzata nell’audio visivo.
Una delle azioni più significative sarà la cerimonia centrale per il 60º anniversario, durante la quale si concederà il Premio Nazionale del Cinema 2019. La cerimonia si svolgerà il 22 marzo nella sala Chaplin.