Bilancio del Mintur: mostreremo la peculiarità cubana come identità

Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica di Cuba ha partecipato alla riunione di bilancio annuale del settore del turismo, che per la sua importanza è una delle attività che genera le maggiori entrate all’economia nazionale.

L’obiettivo del Turismo in Cuba per il 2020 è ricevere 4.500.000 visitatori, una cifra che si potrebbe raggiungere senza contrattempi ponendo in pratica le indicazioni e le proiezioni di lavoro che sono state discusse il 28 febbraio durante il bilancio annuale della detta industria dell’ozio.

«Anche se l’anno sarà complesso, difficile e problematico, ha affermato Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Presidente della Repubblica di Cuba, intervenendo un questa riunione di lavoro del Ministero del Turismo (MINTUR), di fronte a questo scenario non ci possiamo soffermare o piegare, dobbiamo andare avanti con la convinzione che nessuno e tanto meno la prepotenza yankee ci fermerà», ha assicurato.

Hanno partecipato all’incontro Manuel Marrero, primo ministro; Mercedes López Acea, membro del Burò Politico e della Segreteria del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba, e Juan Carlos García Granda, titolare del MINTUR.

Il Presidente cubano controllando quello che è avvenuto l’anno scorso, ha ricordato le sanzioni e le misure applicate dal Governo degli Stati Uniti per asfissiare la nostra economia, e questo ha fatto sì che il 2019 è terminato con 4 275 561 di visitatori nel paese con un calo del 9,26 % in relazione all’anno precedente.

«Anche se non è stato realizzato il piano previsto, ha assicurato Díaz-Canel, ricevere questo numero di visitatori in un contesto tanto complesso è stato un successo. Nonostante questo non possiamo perdere di vista certe mete come il

lavoro orientato verso la qualità dei servizi , essere capaci di sviluppare offerte migliori dove prevalga un trattamento amabile e professionale, così com’è importante favorire un soggiorno di benessere per il cliente.

«Per questo, ha indicato, è necessario implementare nuove strategie di commercio, avere un pensiero innovatore con molta creatività e dettagli, e mostrare quel che è cubano come un sigillo della nostra identità.

Questo criterio è stato condiviso da Manuel Marrero, che ha segnalato inoltre la confezione di un piano con 56 azioni per stimolare l’arrivo di visitatori al paese, e di queste sono già implementate il 71%.

Poi ha parlato della necessità di sviluppare azioni commerciali più potenti, trovare nuove nicchie di mercato e recuperarne alcune perdute otre ad approfittare meglio le opportunità del turismo nazionale e stimolare in questo senso la presenza dei cubani nelle attività turistiche con offerte e servizi attraenti.

Un giorno perduto nell’informatizzazione, è un giorno regalato al nemico, ha commentato il Primo Ministro, segnalando che l’uso delle reti sociali è insufficiente in materia commerciale e di promozione.

«Necessitiamo una maggior presenza nelle piattaforme digitali e posizionare i nostri contenuti. Dobbiamo continuare a scommettere sul commercio elettronico, e anche se sono stati fatti dei passi avanti, la meta è che il cliente possa accedere dal cellulare ai prezzi degli hotels e alle promozioni attualizzate, fare prenotazioni e anche pagare usando questa via».

Ugualmente ha insistito nella generalizzazione delle connessioni negli hotels, continuando ad automatizzare tutti i sistemi e i servizi del turismo.

L’altra priorità, ha detto, è la difesa della qualità del turismo.

«Per questo dobbiamo creare nuovi prodotti, misurare il ciclo di vita che hanno le installazioni e ristrutturale quando è necessario, rinforzare la nostra gastronomia come un riferimento che venda a sua volta l’immagine di Cuba e sviluppare più attività extra alberghiere con opzioni di vita notturna, cabaret e discoteche.

«Il controllo interno è un altro dei problemi pendenti e ricorrenti, ha sostenuto. Per questo non possiamo smettere d’insistere sul fatto che si lavori per una maggior esigenza e frenare i fatti di corruzione».

Un punto cruciale dell’analisi durante il bilancio è stato il consolidamento del vincolo produttivo con l’industria nazionale, perché uno dei grandi propositi del settore è diminuire le importazioni.

«Si tratta di un aspetto nel quale siamo andati avanti, ma non abbastanza.

Ossia dobbiamo ristrutturare il lavoro e applicare indici che permettano di conoscere quanto può risparmiare il turismo comprando dalle imprese cubane quei prodotti che prima si acquistavano nel mercato internazionale», ha sostenuto.

Il Primo Ministro ha ricordato che per questo sono state cercate formule con l’obiettivo di stimolare la partecipazione dell’industria nazionale, come il credito di Finatur – istituzione finanziaria non bancaria, subordinata al Banco Centrale di Cuba– che ha concesso risorse alle entità «incatenate al turismo».

«Un’altra formula usata è il pagamento alle imprese che possono produrre per sostituire importazioni che fa questo settore, con il 50% del valore in moneta liberamente convertibile, un’opzione che sia le nostre entità che i produttori nazionali devono sfruttare di più, mantenendo sempre come premessa la qualità.

«Il vincolo con l’università e i politecnici, come cava che nutre il settore, continua ad essere un aspetto vitale, così come il lavoro con il settore non statale, sia per le attività di costruzione o di riparazione delle nostre installazioni, come per il sistema d’alloggio, i paladares e altri servizi ha valutato il Primo Ministro.

«Rinforzare l’attività dei quadri, ringiovanire le menti e i modi di fare e stare all’altezza del momento che vive il paese, è stata un’altra indicazione nell’incontro. Non ci può essere spazio per la delusione o lo scoraggiamento. Nonostante le manovre del nemico per danneggiare l’industria dell’ozio in Cuba, il turismo, come settore strategico per lo sviluppo economico, continua e continuerà ad apportare al paese», ha considerato

LE INSUFFICIENZE INTERNE E ALTRI PROBLEMI

Secondo la relazione presentata da Juan Carlos García Granda, titolare del Mintur, agli aspetti esterni che hanno danneggiato il settore, si sono unite le insufficienze interne, soprattutto con le prenotazioni non realizzate e la mancanza d’azioni di comunicazione più efficaci, soprattutto in maniera diretta con le agenzie e le vendite di opzioni.

«Inoltre dobbiamo continuare ad elevare la qualità dei nostri prodotti turistici, ha segnalato. Siamo coscienti che questo tema dev’essere valutato con l’integralità che necessita e con l’azione di tutti i quadri e i lavoratori, per garantire un buon servizio ai clienti che ci visitano.

La mancanza di connessione a internet via wifi è un’altra delle lamentele frequenti dei turisti e per la sua soluzione sono state implementate una serie di misure che oggi fanno sì che il 44% degli hotels abbia una copertura totale e il 62% dei quattro e cinque stelle la possiedano in tutte le aree comprendendo la spiaggia.

È scarso l’uso del commercio elettronico come strumento per le vendite, partendo dall’uso dei siti web propri, con la tendenza dell’utilizzo delle Agenzie dei Viaggi Virtuali e come Expedia e Booking.com.

«In questo senso, la strategia ministeriale s’implementa mediante il portale ufficiale del turismo CubaTravel, uno dei 22 progetti prioritari nel Piano d’Informatizzazione della Società Cubana».

D’altra parte l’attività degli affari avanza, ed è iniziata la costruzione di due hotels misti nella Peninsola d’Ancón, a Trinidad, i cui processi degli investimenti si sviluppano in modo soddisfacente, ha informato García Granda.

«Nonostante questi risultati, persistono insufficienze alle quali si deve lavorare, come la conformazione, l’approvazione, dissoluzione e liquidazione degli affari con capitale straniero che insieme ai danni generati con la posta in vigore del III Titolo della legge Helms-Burton, hanno reso impossibile la realizzazione di affari prioritari per il settore».

Il Ministro del Turismo ha detto che abbiamo iniziato questo 2020 con tensioni, ma più che pianificare sula base delle insufficienze dell’anno precedente, dobbiamo confezionare un piano basato nelle potenzialità che abbiamo nel settore.

«Le difficoltà associate al commercio, la qualità, gli investimenti, l’economico – finanziario, il controllo interno, il lavoro con i quadri, l’informatizzazione e incatenamento produttivo, devono convertirsi in obiettivi di lavoro per quest’anno per scommettere su strategie che conducano alla soluzione, perché solo così possiamo realizzare gli obiettivi che ci proponiamo», ha considerato.

NEL CONTESTO:

I RISULTATI DEL TURISMO NEL 2019

• Il Canada si è mantenuto il principale portatore con il 26,2 % del totale degli arrivi, con 1.120.000 visitatori.

• La Russia è stata il mercato più attivo, con una crescita del 30%, ed ora si trova nella quarta posizione con il più alto numero di visitatori a Cuba.

 •Il mercato interno è cresciuto del 11,1 %.

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