Il governo del presidente USA, Barack Obama, ha confermato la sua decisione di chiudere la prigione della base militare di Guantánamo per la sicurezza degli USA e per la loro posizione nel mondo.

La decisione è stata ribadita dopo la presentazione di un’iniziativa di legge, presentata nel Congresso, che proibirebbe il trasferimento di prigionieri di Guantánamo, in territorio di Cuba.

“Noi crediamo che per la sicurezza degli Stati Uniti e per la nostra posizione nel mondo sia importante chiudere Guantánamo”, ha detto Marie Harf, portavoce del Dipartimento di Stato.

Membri del Armed Services Committee nel Senato, guidati dai repubblicani John McCain, Lindsey Graham e Kelly Ayotte, hanno presentato una proposta contro la chiusura, e confidano nella sua approvazione, con la maggioranza che ha il loro partito in entrambe le camere.

I legislatori hanno argomentato che non è momento di chiudere quella prigione, e hanno fatto allusione ai recenti attacchi a Parigi o alla possibilità che essendo messi in libertà, gli ex detenuti programmino un altro attacco come quello dell’11 settembre del 2001.

I legislatori propongono di proibire il trasferimento di prigionieri nello Yemen nei prossimi due anni, che restano del governo di Obama, o in terzi paesi, com’è successo con il trasferimento di detenuti in Uruguay e in Kazakistan.

La Harf ha criticato l’iniziativa repubblicana, e ha sostenuto che il governo di Obama ha imposto “strette” regole per i trasferimenti di imputati, compresa la valutazione di una equipe che determina la sicurezza di quelle operazioni.

La chiusura di Guantánamo è stato uno dei primi obiettivi di Obama dal suo arrivo al potere nel 2009, ma ha trovato opposizione da parte dei repubblicani e di alcuni democratici nel Congresso.

L’anno scorso, quasi 30 detenuti sono stati inviati in tre differenti paesi al fine di ridurre la popolazione carceraria in quel centro.

A sua volta, Josh Earnest, portavoce della Casa Bianca, ha anche sottolineato che durante tutto il suo governo, il Congresso “ha messo ostacoli che hanno reso difficile che il presidente avesse successo nel suo obiettivo proposto di chiudere la prigione della baia di Guantánamo”.