Cuba ha frustrato due operazioni di narcotraffico

Più di due tonnellate di marijuana sono state sequestrate in due grandi operazioni contro il narcotraffico internazionale nell’estremo orientale di Cuba in meno di una settimana, dopo l’inseguimento di un motoscafo individuato nella notte del 9 ottobre

Più di due tonnellate di marijuana sono state sequestrate in due grandi operazioni di narcotraffico internazionale nell’estremo orientale di Cuba in meno di una settimana, dopo l’inseguimento di un motoscafo individuato nella notte del 9 ottobre, dal quale gettarono la droga in mare, fuggito verso nord, e il 16 è stata catturata un’altra imbarcazione con due motori fuori bordo, tre persone straniere e un carico.

Alle 21:38 del 9 ottobre, i radars avevano individuato un mezzo navale rapido che bordeggiava la costa sud orientale dell’Isola grande delle Antille, con rotta a nord e poi era stato visto un motoscafo con due motori fuori bordo e tre o quattro persone a bordo che era stato inseguito dalle unità navali delle Truppe Guardafrontiere (TGF) della regione orientale per un’ora, sino a che era scomparso perché viaggiava a grande velocità, allontanandosi rapidamente dal nostro territorio.

Come parte della collaborazione internazionale, che Cuba mantiene in questa materia, immediatamente si passarono messaggi sul fatto, e le caratteristiche dell’obiettivo navale, al servizio dei Guardacoste di Miami e alla Reale Forza di Difesa delle Bahamas, perché i narco trafficanti potevano aver preso la direzione per uno di questi territori e questo tipo di comunicazione ha permesso in casi precedenti di catturare gli autori del traffico.

L’AZIONE NEL SISTEMA ASSIEME AL POPOLO

Partendo dall’esperienza nello scontro a questo tipo di fatti, nel momento in cui è iniziato l’inseguimento dell’imbarcazione sospetta si sono attivate le forze specializzate del Ministero degli Interni (MININT), che partecipano alle investigazioni periziali del luogo del fatto, alle chiusure che si eseguono nei punti di controllo e al rafforzamento della capacità di scoprire nel bordo della costa la profondità, per determinare se c’è stata elusione di droga galleggiante o se si trattava di un’operazione indirizzata contro il paese.

In questo impegno si sono mobilitate d’immediato le unità navali congiunte del TGF di Holguín, Santiago de Cuba e Guantánamo; le forze dell’Organo di Scontro Specializzato antidroga della Direzione Tecnica delle Investigazioni e della Polizia Nazionale Rivoluzionaria (PNR) di questi territori, i stratta cooperazione con i collaboratori delle cooperative della pesca e dei villaggi costieri della zona, che appartengono ai distaccamenti Mirando al Mar, e questo ha permesso in dure giornate di ricerche tra il 9 e il 13 ottobre di sequestrare nelle vicinanze di Baracoa e Maisí, 70 contenitori e otto pacchi isolati che in totale contenevano 1 618,75 chilogrammi di marijuana.

L’azione coordinata tra le forze partecipanti , ha permesso di recuperare la quasi totalità della droga nel mare ed ha evitato la dispersione.

In accordo con informazioni apportare dagli organi citati del Minint, si tratta di una delle operazioni più complesse di cattura di pacchi di droga negli ultimi anni, per le caratteristiche del fatto e il volume dei contenitori di droga catturati in 20 momenti e luoghi differenti del nostro mare territoriale.

VIGILANZA PERMANENTE

Pochi giorni dopo il 16 ottobre a nord di Baracoa, e Guantánamo, nelle prime ore del mattino sono suonati di nuovo gli allarmi dopo le informazioni apportate dai radars e rapidamente è avvenuta la cattura di un motoscafo con due motori fuori bordo e tre persone imbarcate, due delle Bahamas e una della Giamaica, con 730,41 chili di marijuana a bordo, provenienti dalla Giamaica.

I combattenti delle Truppe Guardafrontiere sono riusciti a intercettare i violatori delle nostre acque territoriali che partecipavano al grave delitto di traffico internazionale illecito di droghe, senza provocare danni ai tre trafficanti né all’imbarcazione.

Continuano le investigazioni sul fatto e sui detenuti, così come sulle caratteristiche del carico sequestrato, l’operazione, l’origine e la destinazione della droga.

Queste operazioni sono espressione della volontà politica del Governo cubano di rinforzare continuamente la lotta al traffico illecito delle droghe e impedire a sangue e fuoco che i narcotrafficanti internazionali usino lo spazio aereo e il mare territoriale con il loro carico letale, con destinazione nei mercati principali di consumo o per cercare di farla penetrare nel paese.

Dopo ore di ricerche nell’oscurità, con i pericoli nella persecuzione di imbarcazioni con persone sconosciute che potevano essere armate e altri rischi, resta la soddisfazione d’aver contribuito a salvare milioni di persone alle quali era indirizzata questa merce, soprattutto alla gioventù statunitense come principale destinataria.

Se si considera che in questi due fatti sono stati sequestrati 2 349 chili di questa droga, ossia 2 349 000 grammi, e secondo calcoli specializzati con ogni grammo di marijuana i trafficanti preparano anche tre spinelli, si può affermare che i carichi sequestrati dalle autorità cubane potevano danneggiare più di sette milioni di persone.

L’incremento delle incursioni navali sospette del traffico dei narcotici nei mesi di settembre e ottobre coincide con il picco nella produzione di marijuana nei paesi del sud e l’intenzione di trasferirla verso il mercato statunitense attraverso le Bahamas.

Come parte delle azioni di rafforzamento nell’estremo orientale di Cuba, con forze e mezzi navali e terrestri nel fronte di Baracoa, l’azionare coordinato del sistema ministeriale e lo scontro degli ultimi mesi si sono intensificati con la cattura e i problemi dati ai motoscafi associati al narcotraffico internazionale.

Nel mese di maggio scorso sono stati sequestrati 251 pacchetti di droga con 593 chili di marijuana, gettati in mare da un altro motoscafo inseguito, con i quali il totale somma circa tre tonnellate.

Una prova dell’efficacia raggiunta è che tra il 90% e il 95% della droga è stata catturata in mare.

Tutta la droga sarà bruciata in accordo con i procedimenti stabiliti.

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