Il presidente argentino Alberto Fernández ha decorato con il premio Juana Azurduy le Madri e le nonne di Piazza di Maggio. La cerimonia con un alto significato politico e storico ha fatto parte delle attività per commemorare il Giorno Nazionale della Memoria per la Verità e la Giustizia, giornata nella quale l’Argentina rivitalizza il ricordo delle più di 30.000 vittime uccise —tra il 1976 e il 1983— dall’ultima dittatura militare.
L’ agenzia Prensa Latina ha riportato che, durante la decorazione, il mandatario ha risaltato il valore delle donne che, senza paura uscirono a combattere per sapere dov’erano stati portati i loro figli, nel mezzo di una del più cruente dittature, e a nome di tutte ha riconosciuto Taty Almeida, presidente delle Madri di Piazza di Maggio-Linea Fondatrice; Estela de Carlotto, titolare delle Nonne di Piazza di Maggio e Lita Boitano, dei Familiari degli Scomparsi e dei Detenuti per Ragioni Politiche.
Per via della diffusione della pandemia, la tradizionale marcia è stata sospesa , ma è stata lanciata una convocazione di piantare 30000 alberi nei cortili, nei giardini, nelle piizze e nei parchi, come gesto simbolico di seminare vita e memoria.
Ci sarà anche un grande movimento nelle reti sociali. Ogni persona che pianta un albero pubblicherà la foto in Facebook, Twitter, Instagran, Telegram e altre reti sociali con l’etichetta #PlantamosMemoria,#45AñosDelGolpeGenocida y #Son30Mil. Organismi dei diritti umani di questo paese emetteranno un comunicato contro la dimenticanza nei canali di radio e televisione.
Un’altra delle iniziative più importanti della giornata radicava nell’inizio della Campagna per il diritto all’identità attraverso la Cancelleria, che permetterà di accrescere la ricerca dei bambini – già donne e uomini- nati in cattività durante la dittatura. Per un anno le persone con qualche dubbio sulla propria identità potranno accedere alle sedi diplomatiche e ad altri organismi competenti dove si metteranno in moto le forme per chiarire la loro storia.
Inoltre le squadre di differenti club di calcio, guidate dal Boca Juniors e River Plate, si sono sommate all’incontro tra generazioni per far sì che le persone raccontino storie sul quel periodo e si renda visibile la tematica a livello sociale.
Tra le azioni con presenze, la prima consisterà nel collocare 13 tele con foto dei 30000, in maniera ordinata nel mezzo di Piazza di Maggio, tra la piramide e calle Bolívar. Si rispetterà il distanziamento sociale con i protocolli dell’igiene.
Gli argentini hanno promesso di non dimenticare e per questo, in qualsiasi modo riscattano la loro verità storica.