La delegazione dell’Isola che partecipa alla 46ª Fieria Internazionale del Libro di Buenos Aires (Filba), che si svolge dal 29 aprile al 16 maggio ha denunciato che Cuba, vive oggi con un indurito blocco economico, commerciale e finanziario e una forte guerra culturale sferrata dagli USA.
La delegazione dell’Isola che partecipa alla 46ª Fieria Internazionale del Libro di Buenos Aires (Filba), che si svolge dal 29 aprile al 16 maggio ha denunciato che Cuba, vive oggi con un indurito blocco economico, commerciale e finanziario e una forte guerra culturale sferrata dagli USA.
In un incontro sostenuto con leaders di organizzazioni politiche, sociali e sindacali dell’Argentina,il ministro di Cultura di Cuba, Alpidio Alonso, ha denunciato l’uso di Washington dell’arte e delle nuove tecnologie per attaccar il processo rivoluzionario iniziato nel 1959 per dividere le forze dalla sinistra.
Abel Prieto, presidente della Casa de las Américas, ha detto che «nel mondo detto della post verità esiste una manipolazione informativa ed emozionale molto forte attraverso le reti digitali ed ha affermato che esiste un conglomerato di mezzi nell mani dell’impero che distorce e omette quello che diciamo.
La destra agisce come una macchina che schiaccia e distrugge tutto quello che rappresenta un pericolo per lei.
Attualmente i metodi di manipolazione sono molto sofisticati e c’è una terribile offensiva per screditare i cadidati progressisti.
La presenza della nostra delegazione nell’evento è servita per permettere agli artisti, intellettuali e cubani residenti in Argentina di riaffermare il loro sostegno al Governo e al popolo dell’Isola e a denunciare la campagna mediatica finanziata dal governo degli USA, per tergiversare la realtà cubana.
«Vogliamo assicurare al Presidente Miguel Díaz-Canel la nostra volontà di diffondere la parola e la verità della Rivoluzione Cubana», hanno detto i partecipanti all’incotro.