L’occidente cubano non rallenta nel suo recupero

Nel fine settimana è stato realizzato un nuovo lavoro volontario per appoggiare soprattutto il risanamento e la rivitalizzazione dell’agricoltura a Pinar del Río, la provincia più danneggiata dal passaggio del ciclone Ian.

Questa informazione è stata sottolineata durante la riunione di controllo realizzata dalla direzione del paese sui lavori di recupero nei territori più danneggiati dal ciclone.

Nel sito web della Presidenza si legge che durante l’incontro, guidato dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, la presidente del Consiglio di Difesa Provinciale (CDP) di Pinar del Río, Yamilé Ramos Cordero, ha dettagliato che nel territorio sono sempre protette 1779 famiglie composte da 6103 persone e che si continua a dare loro appoggio e assistenza nei centri d’evacuazione.

Il recupero del servizio elettrico è al 48,89 %, e nella giornata è stato fatto  un passo avanti nella somministrazione dell’energia dal Sistema Elettrico Nazionale (SEN) in vari campi di pozzi per il rifornimento di acqua.

Il testo aggiunge che nelle zone critiche sono presenti più di cento cisterne di acqua (pipe) in tutta la provincia, per avvicinarsi ai livelli di distribuzione d’acqua precedenti al ciclone.

Si lavora in circa 600 ettari di coltivazioni varie e si prepara la semina del tabacco nelle case in cui non è perduta la semente, e si rivitalizzano i centri d’allevamento del pollame e dei suini, tra l’altro.

Ramos Cordero, parlando della situazione della casa ha segnalato che sono   101 351 le case danneggiate, 50 800 per danni ai tetti e 12 303 per crolli totali. Sono già state riparate 1 788 case.

Nella riunione si è saputo che più di 17 000 tegole di asbesto cemento sono destinate a Vueltabajo, e se ne sommeranno altre 20 000 provenienti dalla Riserva Statale.

Il generale di corpo d’esercito Ramón Espinosa Martín, primo vice ministro delle FAR, ha informato che nella provincia sono stati ritirati 400 000 metri cubi di detriti ed ha segnalato l’importanza del lavoro delle FAR, le cui brigate hanno recuperato più 240 opere sociali.

Il ministro di Energia e Miniere, Liván Arronte Cruz, ha dettagliato il recupero del servizio elettrico in ogni municipio, il 14 ottobre: Sandino, 88,88 %; Mantua, 99,86 %; Minas de Matahambre,  59,80 %; Viñales, 30 %; La Palma, 32,5 %; Los Palacios, 87,88 %; Consolación del Sur, 31,35 %; Pinar del Río, 45,92 %; San Luis, 25,71 %; San Juan y Martínez, 20,27 %, y Guane, 70,07 %.

NEGLI ALTRI TERRITORI

Nella  video conferenza, la prima segretaria del Partito nell’Isola della Gioventù, Zunilda García Garcés, ha informato che sono già state assegnate risorse a un centinaio di casi, tra le 404 case danneggiate e che continua la strategia di costruire cellule di base per abitazioni con il sistema prefabbricato Sandino per le famiglie che restavano con riparazioni temporanee per danni di cicloni precedenti.

Da Mayabeque, il sito web della Presidenza pubblica che la prima segretaria del Partito, Yuniasky Crespo Vaquero, ha informato sulle azioni di rianimazione urbana a Surgidero di Batabanó, soprattutto il recupero delle reti per il rifornimento di acqua  e l’asfalto delle strade e da Artemisa la membro del Burò Politico e prima segretaria, Gladys Martínez Verdecia, ha spiegato che sono già state riparate 724 case.

Il primo segretario del Partito a L’Avana, Luis Antonio Torres Iríbar, ha informato sull’illuminazione pubblica recuperata al 75% e sul recupero del patrimonio forestale della capitale, dopo lo sradicamento di 4700 alberi per il passaggio dell’uragano. Le case danneggiate sono state 1227; sono stati terminati i lavori di recupero in 120, e si lavora ad altre 70.


L’ONU appoggia il recupero dell’ occidente cubano

 

19/10 – Il portavoce del segretario generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Stéphane Dujarric, ha annunciato un piano d’azione per un valore equivalente a 42 milioni di dollari, per appoggiare le autorità cubane nelle necessità delle persone danneggiate dal ciclone IAN.

Il membro del Burò Politico del Partito Comunista e ministro delle Relazioni Estere di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha ringraziato a nome del popolo e del Governo, per il prezioso appoggio al recupero dei danni provocati dall’uragano nell’occidente del paese.

«Il suo apporto permetterà di beneficiare molte famiglie danneggiate» ha scritto in Twitter.

Nel sito web della Cancelleria si legge che l’iniziativa apporterà benefici a quasi  800 000 abitanti, e include 3,7 milioni di dollari assegnati dal finanziamento del gruppo della  ONU, e 7,8 milioni di dollari addizionali del Fondo Centrale per l’Azione in Casi d’Emergenza delle  Nazioni Unite.

Il piano appoggia gli sforzi di risposta immediata e le necessità di recupero a lungo tempo in settori come quello della casa, la salute, l’educazione, la sicurezza alimentare e l’ accesso all’acqua potabile e all’elettricità .

Anche  l’Organizzazione Panamericana della Salute ha donato otto tonnellate di materiali sanitari e di medicinali.

È stato consegnato un kit di materiali per il settore sanitario con viveri, rifornimenti di acqua e risorse d’emergenza per rifugi, destinati dal  Programma Mondiale degli Alimenti, dal Fondo delle Nazioni Unite per l’Infanzia e dalla rete della ONU per lo sviluppo.

Cuba coordina azioni con organismi internazionali per affrontare il disastro lasciato da Ian, soprattutto nella provincia occidentale di Pinar del Río, mentre avanzano i lavori di recupero con sforzi locali e l’appoggio di altre nazioni, ha segnalato la Cancelleria.

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