Cubainformacion: avvoltoi in fondo

José Manzaneda, coordinatore di Cubainformación

Boicottare il turismo (1), distruggere gli accordi medici che portano ingressi al sistema sanitario pubblico dell’isola (2), scoraggiare gli investimenti stranieri: questi gli obiettivi della guerra economica, degli USA, contro Cuba.

Questa comprende molto di più del blocco o delle sanzioni dirette della Casa Bianca, e persegue impedire che l’economia cubana esca dalla sua attuale morsa e si verifichi un’insurrezione sociale (3).

A questo sta lavorando una vastissima gamma di persone e organizzazioni, finanziate con fondi federali USA o da entità legate alla mafia cubano-americana della Florida, e che hanno una importante presenza nei media (4).

Oggi parleremo di Emilio Morales, presidente dell'”Havana Consulting Group”, una presunta “consulente sull’economia cubana” (o per meglio dire su come distruggerla), e portavoce della piattaforma anticastrista “Cuba Siglo 21” di Miami (5). Attualmente è concentrato sulla difesa e legittimazione del fondo avvoltoio che, attraverso una causa a Londra, cerca di impadronirsi delle riserve sovrane di Cuba, un paese -ricordiamo- sotto blocco finanziario e che soffre una grave penuria di alimenti, carburante e medicinali (6).

In un recente articolo, Morales applaudiva la “caccia senza tregua” ai  “beni (di Cuba) all’estero” e faceva proposte concrete in tal senso: l’embargo di una banca cubana con sede a Londra, dedita ad aggirare il blocco USA, le società miste di biotecnologia cubana, le petroliere venezuelane o le case di distribuzione del tabacco cubane nel mondo (7). L’obiettivo? Ridurre a zero i proventi delle esportazioni di Cuba.

E non solo. Ridurre a zero anche gli investimenti esteri. “Investire a Cuba: suicidio sicuro” era il titolo di un altro dei suoi articoli pubblicati, in cui affermava che “investire a Cuba offre un’alta probabilità di essere sottratto” da “un regime che usa l’estorsione e il ricatto per rubare” (8). “Lungi dall’essere un mercato attraente”, sentenziava, “Cuba è un mercato ad altissimo rischio”, mentre “in America centrale e nei Caraibi ci sono mercati in cui eccedono le opportunità”. Un vero patriota cubano, senza dubbio.

Per sostenere la sua guerra agli investimenti, Morales disegna una Cuba apocalittica: una “grande rovina”, un “paese in bancarotta”, in una “crisi multisistemica”, un “regime” al “collasso” e in “fase terminale” ( 9) (10) (11). È il messaggio che l’estrema destra di Miami riesce a piazzare su non pochi media internazionali. Un editoriale del quotidiano spagnolo ABC, intitolato “Gli spasimi del castrismo”, parlava degli “ultimi colpi” di “una crudele dittatura”, di una “tragicommedia politica che ha devastato milioni di vite e di patrimoni in nome di un miraggio” (12).

Un altro dei mantra di questa guerra è che “Il ‘blocco’ USA di Cuba non esiste”, come titolava anche l’ABC (13). Perché la situazione nell’Isola si riduce, secondo Emilio Morales, a “un popolo moribondo” sfruttato da un “sistema di governo (…) controllato da una mafia”, “una cleptocrazia”, ​​”un’oligarchia vorace che si appropria delle ricchezze del Paese”, “una gigantesca holding (…)gestita dalla famiglia Castro e da un gruppo di oligarchi” (14).

Questo presunto “esperto” economico ricorre, inoltre, ai messaggi più demagogici e infantili delle reti sociali “anti-castriste”: che il Governo cubano, ad esempio, preferisce costruire alberghi piuttosto che comprare cibo e alimenti (15). Morales sa perfettamente che questi hotel rispondono ad accordi firmati anni fa, la maggior parte con società di investimento straniere. E che, a medio termine, significheranno un importante afflusso di valuta estera per acquistare molto più che alimenti e medicine. Ma questo “analista” preferisce diffondere le menzogne ​​più assurde: che i lavori alberghieri vengano realizzati grazie a “ingressi da fonti illecite, che possono andare dal narcotraffico a quello di persone” (16). No comment.

Ma tutta questa serie di menzogne, per cosa? Per quello che è oggi l’obiettivo tattico della mafia di Miami, guidata dal senatore Marco Rubio: impedire che il governo di Joe Biden inizi un ipotetico “disgelo” o “engagement” verso Cuba, come quello intrapreso da Barack Obama.

Per questo, il suo “stratega” Emilio Morales giunge alla seguente ipotesi: che la brusca rottura, da parte di Donald Trump, del dialogo con Cuba che Obama aveva avviato due anni fa, fosse in realtà un sinistro piano del “controspionaggio cubano” (17). Questo avrebbe compiuto i famosi “attacchi sonici ai diplomatici nordamericani”, quella rocambolesca invenzione, ricordiamolo, che Trump ha usato per seppellire il dialogo e imporre più sanzioni all’Avana (18). E per cosa? Per evitare -ci dice- che “il settore dei lavoratori autonomi nell’Isola” continuasse a “spiazzare dal mercato le aziende statali cubane” (19), e per porre fine all'”impatto ideologico” e alle “simpatie suscitate nel popolazione cubana” dal “Presidente Obama”. Rimaniamo… senza parole.

E un messaggio finale per Joe Biden: “che senso ha in questo momento alleviare la pressione sul governo dell’isola per i bisogni insoddisfatti della popolazione”, quando “mai prima si era presentata un’altra occasione come quella attuale per dare scacco matto al regime cubano”, domandava a gennaio, in un atto a Miami (20).

Ma a nessuno venga in mente dire che questa persona -e altre- sono “criminali” (di una guerra economica). Hanno tutti i soldi necessari per annegare, con denunce legali, chiunque lo faccia. Lo fanno già, senza alcuna pietà, con un intero popolo innocente.


Cuba: buitres al fondo

José Manzaneda, coordinador de Cubainformación

Boicotear el turismo (1), destruir los acuerdos médicos que reportan ingresos al sistema público de salud de la Isla (2), desalentar las inversiones extranjeras: son los objetivos de la guerra económica, desde EEUU, contra Cuba.

Esta abarca mucho que el bloqueo o las sanciones directas de la Casa Blanca, y persigue que la economía cubana no pueda salir de su ahogo actual y se produzca una insurrección social (3).

En ello trabaja una amplísima gama de personas y organizaciones, financiadas por fondos federales de EEUU o por entidades vinculadas a la mafia cubanoamericana de la Florida, y que tienen una importante presencia en los medios de comunicación (4).

Hoy hablaremos de Emilio Morales, presidente de “Havana Consulting Group”, una supuesta “consultora sobre economía cubana” (o, mejor dicho, sobre cómo destruirla), y portavoz de la plataforma anticastrista “Cuba Siglo 21” de Miami (5). Actualmente, está centrado en la defensa y legitimación del fondo buitre que, mediante una demanda en Londres, trata de apoderarse de las reservas soberanas de Cuba, un país –recordemos- bajo bloqueo financiero y que sufre una aguda crisis de desabastecimiento de alimentos, combustible y medicinas (6).

En un artículo reciente, Morales aplaudía la “cacería sin tregua” de los “activos (de Cuba) en el exterior”, y hacía propuestas concretas para ello: el embargo de un banco cubano ubicado en Londres, dedicado a sortear el bloqueo de EEUU, las sociedades mixtas de biotecnología cubana, los tanqueros de petróleo venezolano o las casas de distribución de tabaco cubano en todo el mundo (7). ¿El objetivo? Reducir a cero los ingresos por exportación de Cuba.

Y no solo eso. Reducir a cero, también, las inversiones extranjeras. “Invertir en Cuba: suicidio seguro”, era el titular de otro de sus artículos publicados, en el que aseguraba que “invertir en Cuba ofrece una alta probabilidad de ser defalcado”, por “un régimen que usa la extorsión y el chantaje para robar” (8). “Lejos de ser un mercado atractivo”, sentenciaba, “Cuba es un mercado de muy alto riesgo”, mientras “en Centroamérica y el Caribe existen mercados donde sobran las oportunidades”. Todo un patriota cubano, sin duda.

Para sostener su guerra a la inversión, Morales dibuja una Cuba apocalíptica: una “gran ruina”, un “país en bancarrota”, en “crisis multisistémica”, un “régimen” en “colapso” y en “fase terminal” (9) (10) (11). Es el mensaje que la ultraderecha de Miami logra colocar en no pocos medios internacionales. Un editorial del diario español ABC, titulado “Los estertores del castrismo”, hablaba de los “últimos coletazos” de “una dictadura cruel”, de una “tragicomedia política que ha devastado millones de vidas y haciendas en nombre de un espejismo” (12).

Otro de los mantras de esta guerra es que “El `bloqueo´ de Estados Unidos a Cuba no existe”, como titulaba también el ABC (13). Porque la situación de la Isla se reduce, según Emilio Morales, a “un pueblo moribundo” explotado por un “sistema de gobernanza (…) controlado por una mafia”, “una cleptocracia”, “una oligarquía voraz que se apropia de las riquezas del país”, “un gigantesco holding (…) manejado por la familia Castro y un grupo de oligarcas” (14).

Este supuesto “experto” económico recurre, además, a los mensajes más demagógicos e infantiles de las redes sociales “anticastristas”: que el Gobierno cubano, por ejemplo, prefiere construir hoteles a comprar comida y alimentos (15). Morales sabe, perfectamente, que estos hoteles responden a acuerdos firmados años atrás, la mayoría con firmas inversoras extranjeras. Y que, en el mediano plazo, significarán una entrada importante de divisas para adquirir mucho más que alimentos y medicinas. Pero este “analista” prefiere deslizar las mentiras más disparatadas: que las obras hoteleras se realizan gracias a “ingresos de fuentes ilícitas, que pueden ir del tráfico de drogas al de personas” (16). Sin comentarios.

Pero todo esta sarta de mentiras, ¿para qué? Para el que hoy es objetivo táctico de la mafia de Miami, encabezada por el senador Marco Rubio: impedir que el gobierno de Joe Biden inicie un hipotético “deshielo” o “ engagement ” hacia Cuba, como el emprendido por Barack Obama.

Para ello, su “estratega” Emilio Morales llega a la siguiente hipótesis: que la ruptura abrupta, por parte de Donald Trump, del diálogo con Cuba que, dos años atrás, había iniciado Obama, realmente fue un plan siniestro de “la contrainteligencia cubana” (17). Esta habría llevado a cabo los famosos “ataques sónicos a diplomáticos norteamericanos”, aquel invento rocambolesco, recordemos, que utilizó Trump para enterrar el diálogo e imponer más sanciones a La Habana (18). ¿Y para qué? Para evitar -nos dice- que “el sector de cuentapropistas en la Isla” siguiera “desplazando del mercado a las empresas del Estado” cubano (19), y para acabar con el “impacto ideológico” y la “simpatía despertada en la población cubana” por el “presidente Obama”. Nos quedamos… sin palabras.

Y un mensaje final para Joe Biden: “qué sentido tiene en este momento aliviar la presión sobre el Gobierno de la isla por las necesidades insatisfechas de la población”, cuando “nunca antes se había presentado otra oportunidad como la actual para hacer un jaque mate al régimen cubano”, preguntaba en enero, en un acto en Miami (20).

Pero que a nadie se le ocurra decir que esta persona -y otras- son “criminales” (de una guerra económica). Tienen todo el dinero necesario para ahogar, con querellas judiciales, a quien lo haga. Ya lo hacen, sin piedad alguna, con todo un pueblo inocente.

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  1. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20220920/99152/99152-la-nueva-maniobra-contra-el-turismo-a-cuba-y-la-indignidad-europea-italiano-francais-deutsch
  2. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20220518/97224/97224-mentiras-y-pataletas-contra-el-acuerdo-medico-mexico-cuba-italiano-francais-deutsch
  3. https://www.cubainformacion.tv/especiales/20220921/98991/98991-que-gane-el-silencio-ante-el-plan-del-imperio-contra-cuba-italiano-francais
  4. http://www.escambray.cu/2022/financiamiento-de-la-ned-a-la-subversion-contra-cuba-beneficio-a-mas-de-40-organizaciones/
  5. https://www.radiotelevisionmarti.com/a/havana-consulting-group-cuba-abocada-a-una-crisis-pol%C3%ADtica-econ%C3%B3mica-y-social-/291429.html
  6. https://revistaelestornudo.com/deuda-el-gobierno-cubano-se-juega-en-londres-los-millones-que-no-tiene/
  7. https://diariodecuba.com/economia/1674519929_44786.html
  8. https://diariodecuba.com/economia/1663326165_42267.html
  9. https://diariodecuba.com/cuba/1652700025_39525.html
  10. https://diariodecuba.com/cuba/1664796320_42593.html
  11. https://www.cibercuba.com/noticias/2023-01-18-u1-e207888-s27061-presenta-miami-nuevo-centro-analisis-cuba-siglo-xxi
  12. https://www.abc.es/opinion/editorial-abc-estertores-castrismo-20220820041212-nt.html
  13. https://www.abc.es/internacional/bloqueo-estados-unidos-cuba-existe-20220819212415-nt.html
  14. https://www.infobae.com/america/opinion/2023/01/17/cuba-gaesa-y-el-colapso-del-regimen/
  15. https://diariodecuba.com/economia/1645112160_37564.html
  16. https://diariodecuba.com/cuba/1652700025_39525.html
  17. https://diariodecuba.com/cuba/1633168911_34497.html
  18. http://www.cubadebate.cu/noticias/2021/02/11/departamento-de-estado-revela-arbitrariedades-de-trump-en-el-supuesto-ataque-sonico-en-la-habana/
  19. https://adncuba.com/noticias-de-cuba/economia/sanciones-de-eeuu-no-danaron-sector-privado
  20. https://www.eldiario.es/economia/piden-no-ayudar-regimen-cubano-crisis-traer-cambios_1_9874524.html

 

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