L’esplosione del vapore La Coubre

Miguel Díaz-Canel, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica, ha ricordato oggi l’esplosione del piroscafo La Coubre, una nave di origine francese divenuta bersaglio di un attacco terroristico mentre era ancorata nel porto dell’Avana, con centinaia di vittime.

Il presidente ha denunciato su Twitter che, sebbene le indagini sull’atto genocida abbiano rivelato la responsabilità della Central Intelligence Agency (CIA) degli Stati Uniti, tale organizzazione non è mai stata inserita nella lista degli sponsor del terrorismo.

Cuba non dimentica quel 4 marzo 1960″, ha dichiarato il Primo Ministro Manuel Marrero Cruz, ricordando che si trattò di una delle tante azioni terroristiche orchestrate dal governo statunitense contro l’isola.

La Coubre, che era arrivata nel porto dell’Avana con tonnellate di armi e munizioni necessarie per difendere la Rivoluzione di fronte alle crescenti aggressioni interne ed esterne, subì un attacco che causò due esplosioni, provocando quasi un centinaio di morti, oltre a 400 feriti e contusi.

Il giorno successivo agli eventi, il 5 marzo, il Comandante in capo Fidel Castro menzionò per la prima volta lo slogan “Patria o morte” durante le esequie delle vittime di questo fatidico evento.

E non solo sapremo resistere a qualsiasi aggressione, ma sapremo sconfiggere qualsiasi aggressione, e ancora una volta non avremo altra scelta che quella con cui abbiamo iniziato la lotta rivoluzionaria: libertà o morte. Solo che ora libertà significa qualcos’altro: libertà significa patria. E il nostro dilemma sarà Patria o morte”, ha detto il leader storico della Rivoluzione al popolo cubano.

Fonte: acn

Traduzione: italiacuba.it

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