I cubani celebrano un diverso Primo Maggio di vittorie

La partecipazione e l’allegria popolare si sono manifestate oggi in varie parti del Paese in occasione delle celebrazioni per la Giornata Internazionale dei Lavoratori, alla presenza del Generale dell’Esercito Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione Cubana, e di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente della Repubblica.

Riuniti sul Malecón dell’Avana, i residenti di cinque municipi della capitale hanno partecipato all’evento, che si è riempito di bandiere, manifesti e risate, insieme agli occhi svegli di molti che hanno atteso negli accampamenti l’arrivo della data.

Nonostante l’atipicità dell’occasione, poiché a causa del contingente di carburante la sfilata non si è svolta nella sua sede abituale di Plaza de la Revolución e il comportamento del tempo in diversi territori ha portato al rinvio della commemorazione, l’evento centrale è stato un’autentica dimostrazione di riaffermazione e del sostegno maggioritario dei cubani al processo socialista.

In linea con questa dinamica, piazze e parchi di tutto il Paese sono serviti da tribune aperte per denunciare il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti, principale ostacolo alla realizzazione dei programmi di sviluppo concepiti dal progetto rivoluzionario.

Daniel Duarte Pérez, studente di filosofia, ha commentato all’Agenzia di stampa cubana cosa significa per le nuove generazioni accompagnare i grandi eventi della patria, in un luogo che evoca una lunga tradizione di lotta e denuncia.

In occasione delle celebrazioni, ha sottolineato il doveroso riconoscimento della classe operaia, pilastro della costruzione socialista e che non va mai persa di vista come principale difensore della causa degli umili per i quali si compiono gli sforzi per costruire un Paese migliore.

In questo modo, ha anche sottolineato l’importanza di approfondire le basi ideologiche del proletariato a partire dalle complessità del presente e sempre a partire dalla concezione marxista e da una base e preparazione intellettuale molto necessaria per i giovani dei tempi attuali.

Silvia Natacha de la Rosa Almanza, residente nella capitale e membro del collettivo Pañuelos Rojos, si è detta d’accordo, descrivendo la manifestazione come un incontro a lungo atteso dai rivoluzionari di sentimenti e di azione.

Ha aggiunto che la presenza di così tante persone provenienti da diversi settori della società cubana è una risposta al sostegno alla Rivoluzione, alle sue conquiste, al desiderio di continuare a trasformarla e all’identificazione del blocco statunitense e dell’aggressione imperialista come la principale fonte delle carenze e delle difficoltà, per cui questi sono i fronti di battaglia comuni.

La festa dei lavoratori nella più grande delle Antille non è un evento esclusivo degli abitanti dell’isola, ma si arricchisce ogni anno della presenza di amici solidali provenienti da altre latitudini, come nel caso di Sofia Shapiro e Luis Malik, membri del Comitato Hands off Cuba della città di Los Angeles, negli Stati Uniti.

Entrambi hanno raccontato ad ACN come hanno potuto apprezzare l’impatto delle sanzioni e delle pressioni imposte dal loro Paese sugli aspetti più elementari della vita del popolo della nazione caraibica e come l’esperienza li impegni a continuare nelle loro richieste per la cessazione della politica criminale e ad aiutare un maggior numero di connazionali a conoscere la realtà dei cubani.

Negli Stati Uniti, mentre i diritti dei cittadini e le garanzie del lavoro si deteriorano, i gruppi di attivisti che lottano contro il blocco e l’imperialismo stanno crescendo, quindi con una maggiore organizzazione ed educazione politica ci sono possibilità di far sentire la solidarietà in quel paese e di esigere cambiamenti nel comportamento del governo verso Cuba dall’interno, hanno aggiunto.

All’attività hanno partecipato anche i membri dell’Ufficio Politico del Partito Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare e del Consiglio di Stato, Ulises Guilarte de Nacimiento, segretario generale della Central de Trabajadores de Cuba, e altri rappresentanti del PCC, delle organizzazioni giovanili e del sindacato.

Dalle sette del mattino, la popolazione ha partecipato simultaneamente in tutto il Paese a manifestazioni ed eventi organizzati nei municipi e nelle località, in condizioni di austerità e razionalità, in conformità con le limitazioni alla disponibilità di carburante a Cuba.

Fonte: acn

Traduzione: italiacuba.it


Primo Maggio: un canto all’eroismo del popolo cubano

 

09.05 – Spazi differenti, gli stessi sentimenti. Con questa premessa, una rappresentazione di circa 100000 lavoratori si è riunita il 5 maggio nel malecon avanero, nella zona conosciuta come la Piragua, per celebrare il 1º Maggio, Giorno Internazionale dei Lavoratori. Un cambio di luogo obbligato per via delle difficoltà che il nostro paese affronta con il rifornimento di combustibili.

Con la presenza del Generale d’Esercito Raúl Castro Ruz, leader della Rivoluzione Cubana, e di Miguel Díaz-Canel Bermúdez, Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, alle sette di mattina, con le prime luci dell’alba, è iniziata la manifestazione per la data del movimento operaio mondiale, in questo spazio testimone a sua volta di storiche e affollatissime mobilitazioni, molte guidate dal Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.

Hanno sfilato con i lavoratori il Comandante dell’Esercito Ribelle José Ramón Machado Ventura e membri del Burò Politico Esteban Lazo Hernández, presidente dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, Manuel Marrero Cruz, primo ministro; il cancelliere Bruno Rodríguez Parrilla; José Amado Ricardo Guerra, segretario del Comitato Esecutivo del Consiglio dei Ministri, Rogelio Polanco Fuentes, membro della Segreteria del Comitato Centrale del Partito e capo del suo Dipartimento Ideologico, con molti altri dirigenti.

Dalla tribuna è stato reso omaggio a coloro che ci hanno lasciato in legato i loro esempi, dall’azione e dal pensiero, al nostro Eroe Nazionale José Martí nel 170º anniversario della sua nascita; a Antonio Maceo e ai 145 anni della sua intransigente Protesta di Baraguá; agli eroi degli assalti alle caserme Moncada e Carlos Manuel de Céspedes, quando si compiono 70 anni da quelle gesta e al Guerrigliero Eroico Ernesto Guevara nel suo 95º compleanno.

«Alla Patria, mani e cuore», è stato il lemma che ha guidato la celebrazione del 1º maggio in questa occasione, preceduta dall’Incontro Internazionale di Solidarietà con Cuba e l’Antimperialismo, che ha permesso a più di mille rappresentanti di 271 organizzazioni politiche, giovanili, sindacali e sociali di 58 paesi, condividendo nei centri di lavoro e nei quartieri le nostre realtà e ribadendo la capacità di vincere gli ostacoli e le carenze, riaffermando la solidarietà e l’impegno che Cuba non è sola.

Karen Urrutia Pérez, investigatrice del Centro d’ Ingegneria Genetica e Biotecnologia, è intervenuta rappresentando il contingente dei lavoratori della Scienza e la Salute, protagonisti della storica prodezza che ha permesso di salvare migliaia di vite durante la pandemia della covid-19.

La specialista ha segnalato che se oggi mostriamo un controllo sulla pericolosa malattia, lo dobbiamo alle vaccinazioni cubane e alla grandezza dei nostri scienziati e lavoratori della Salute.

È stata una battaglia sferrata tra tutti.

«Non defrauderemo mai il legato di Fidel né le conquiste della Rivoluzione e lotteremo sempre per un mondo migliore», ha precisato.

Urrutia Pérez ha denunciato l’indurimento del blocco economico contro Cuba ed ha reclamato l’esclusione dell’Isola dall’unilaterale e illegale lista del Governo degli USA dei paesi patrocinatori del terrorismo, ed ha ringraziato la presenza delle brigate della solidarietà con Cuba in questa concentrazione.

«I giovani assaltarono la Moncada, sbarcarono nel Granma e fecero questa Rivoluzione: per questo i giovani di questi tempi conosciamo le nostre responsabilità e non le defrauderemo», ha risaltato.

Ulises Guilarte de Nacimiento, membro del Burò Politico e segretario generale della Centrale dei Lavoratori di Cuba (ctc), intervenendo di fronte alla compatta e combattiva massa di lavoratori, ha ricordato che nel malecón avanero sono state sferrate varie battaglia per difendere il diritto di Cuba alla sua sovranità e indipendenza, esigere il ritorno del bambino Elián e dei Cinque Eroi, detenuti per ingiuste sanzioni nelle prigioni degli USA, per aver lottato contro il terrorismo anticubano, tra i molti fatti significativi che hanno marcato la storia della Patria.

Il cambio di luogo, ha spiegato, è coerente con i limiti attuali del rifornimento del combustibile, come parte della complessa situazione economica che vive il paese, aggravata dagli impatti negativi del più prolungato, indurito e multi dimensionale blocco mai sofferto da una nazione nel pianeta, senza pretendere con questo di tralasciare le nostre insufficienze nella gestione amministrativa.

Il Segretario Generale della ctc ha affermato che in queste difficili circostanze, in consonanza con il sentire popolare, si è deciso di mantenere la celebrazione del 1º Maggio in tutta l’Isola, moltiplicando la partecipazione del popolo, in condizioni di razionalità e austerità, con la realizzazione di attività per varie giornate, in piazze, comunità, consigli popolari, centri studenteschi e operai.

«Oggi, dopo una nuova dinamica di fronte agli effetti di un fenomeno meteorologico, siamo qui, con milioni di cubani in tutta l’Isola, dimostrando che siamo sempre uniti attorno alla Rivoluzione, lottando con forza e talento propri, per conquistare un futuro migliore, superando le difficoltà che limitano la crescita dei piani di sviluppo del paese e operando sempre seguendo il principio che solo quelli che lottano, resistono e non si arrendono hanno diritto alla vittoria.

«Noi cubani non abbandoneremo mai il nostro fermo proposito di continuare a conquistare nuove vittorie», ha segnalato.

Guilarte de Nacimiento ha detto che: « Questa festa del proletariato mondiale è dedicata all’eroismo quotidiano del nostro popolo, all’alta responsabilità e al decisivo apporto dei lavoratori per realizzare un disimpegno superiore dell’economia; impegnati nell’elevare e diversificare la produzione di alimenti,

l’utilizzo delle capacità produttive oziose, l’incremento delle entrate in divisa, il consolidamento delle trasformazioni dell’impresa statale socialista, l’efficienza del processo degli investimenti e la complementarità degli attori economici e dell’investimento straniero

Inoltre ha assicurato che si terranno ben alte le bandiere della solidarietà con il movimento sindacale internazionale e con i lavoratori che vivono in condizioni di sfruttamento e discriminazione nei contesti colpiti dalla crisi del sistema capitalista e delle sue politiche neoliberali.

«Sono presenti, ha aggiunto, gli insegnamenti di Lázaro Peña, Alfredo López, Jesús Menéndez, José María Pérez, Aracelio Iglesias e tanti altri leaders sindacali, simboli permanenti e ispiratori della classe operaia cubana.

Conseguenti con i loro esempi, continuiamo a sommare alla Patria “Mani e Cuore”, affrontando ogni sfida con la stessa fermezza che ci ha portato qui con la convinzione assoluta che conquisteremo la vittoria nel cammino che dobbiamo continuare a percorrere, facendo tra tutti una Cuba Migliore», ha terminato.

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