I dirigenti latinoamericani al forum francese sul nuovo patto finanziario

La Francia ospita oggi l’insediamento del vertice su un Nuovo Patto Finanziario Globale, con la partecipazione di leader latinoamericani come i presidenti di Cuba, Miguel Díaz-Canel, del Brasile, Luiz Inácio Lula da Silva, e della Colombia, Gustavo Petro.

Più di cento capi di Stato e di governo sono stati invitati dal padrone di casa, Emmanuel Macron, per il forum di due giorni incentrato sulla creazione di consenso per un sistema finanziario più reattivo, più equo e più solidale.

L’obiettivo è affrontare le disuguaglianze, sostenere la lotta al cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

Díaz-Canel è arrivato nella capitale in qualità di Presidente del Gruppo dei 77 più la Cina, un blocco fondato nel 1964 e composto da 134 dei 193 Stati membri delle Nazioni Unite. Da parte sua, Petro parteciperà a una delle sei tavole rotonde previste, intitolata: Un nuovo metodo: le alleanze per una crescita verde.

A lui si uniranno i dignitari di Egitto e Sudafrica, rispettivamente Abdel Fattah Al-Sissi e Cyril Ramaphosa, il principe ereditario saudita Mohammed Bin Salman e la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Il primo ministro delle Barbados, Mia Mottley, è un’altra delle personalità della regione latinoamericana e caraibica che parteciperanno al vertice al Palais Brongniart.

Secondo il programma, Mottley, il Segretario generale delle Nazioni Unite António Guterres e il Presidente del Niger Mohamed Bazoum hanno pronunciato dei messaggi questa mattina, dopo il discorso di apertura di Macron e gli interventi dei rappresentanti della società civile.

Il vertice sul Nuovo patto finanziario globale culminerà venerdì con una foto di gruppo, una cerimonia di chiusura e una conferenza stampa.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it


Cuba difende l’ordine finanziario a Parigi senza lo sfruttamento del sud

 

Oggi Cuba ha invocato qui, con la voce del suo presidente, Miguel Díaz-Canel, un ordine finanziario internazionale che smetta di sprofondare i paesi del Sud nel sottosviluppo e di sottoporli al dominio di istituzioni obsolete.

Intervenendo al vertice convocato dalla Francia per un Nuovo patto finanziario mondiale, il presidente, che partecipa come presidente del G77 più Cina, ha descritto l’ordine attuale come ingiusto, antidemocratico, speculativo ed esclusivo.

Allo stesso modo, ha denunciato le conseguenze disastrose dell’attuale architettura finanziaria per i paesi in via di sviluppo, ed ha illustrato con esempi come il raddoppio del loro debito esterno nell’ultimo decennio e il fatto che hanno dovuto stanziare quasi 380 miliardi di dollari delle loro riserve per difendere le loro valute.

In condizioni così sfavorevoli, il Sud non può generare e accedere ai 4,3 trilioni di dollari all’anno di cui ha bisogno per raggiungere gli obiettivi di sviluppo sostenibile nel restante decennio di azione, ha avvertito.

“I nostri popoli non possono e devono continuare ad essere laboratori di ricette coloniali e di rinnovate forme di dominio che utilizzano il debito, l’attuale architettura finanziaria internazionale e misure coercitive unilaterali per perpetuare il sottosviluppo e aumentare le casse di pochi a spese del Sud”, ha condannato.

Díaz-Canel ha partecipato a uno dei forum dell’evento, insieme al capo di stato ospite, Emmanuel Macron, ed ai presidenti del Sudafrica, Cyril Ramaphosa e della Colombia, Gustavo Petro, tra gli altri leader e personalità.

Secondo il leader cubano, lo scenario prevalente mostra che un nuovo e più giusto ordine internazionale è urgentemente necessario con la massima impellenza.

Ciò comporta, a suo avviso, la riforma delle istituzioni finanziarie internazionali, sia in termini di governance che di rappresentanza e di accesso ai finanziamenti, che tengano conto dei legittimi interessi dei paesi in via di sviluppo.

Nel XXI secolo è inaccettabile che alla maggior parte delle nazioni del pianeta continuino ad essere imposte istituzioni obsolete ereditate dalla guerra fredda e da Bretton Woods, ben lontane dall’attuale configurazione internazionale, ha sottolineato.

Queste entità sono progettate per trarre profitto dalle riserve del Sud, riproducendo uno schema di moderno colonialismo, ha sottolineato al Palais de la Bourse di Parigi.

Il presidente dell’isola ha anche chiesto, nella prima delle due giornate del vertice, un Nuovo Patto Finanziario Mondiale per una pronta e consistente ricapitalizzazione delle banche multilaterali di sviluppo, per soddisfare le esigenze del Sud.

Allo stesso modo, ha chiesto un aumento dei prestiti ufficiali per il raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile e risorse aggiuntive sostenute con azioni concrete in termini di accesso al mercato, capacity building e trasferimento tecnologico.

Fonte: http://www.cubadebate.cu/…/presidente-cubano-aboga-en…/

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