Lo sciopero come ricatto

Yadira Escobar http://www.yadiraescobar.com

farina comedDai 12 anni, una volta all’anno, faccio un digiuno assoluto per 24 ore. Niente cibo e nemmeno una goccia d’acqua. Posso dirvi che dopo solo poche ore, si può sentire una leggera nausea, ti possono tremare le mani, il cuore palpiterà ed in quel momento devastante, ricorderai che per molto elevato sia il tuo pensiero o spirito, alla fine della giornata sei anche di carne ed ossa e hai bisogno di mangiare per mantenere il corpo che Dio ti ha dato.*

Quando si parla di “diritti umani” non si può trascurare la radice umanistica della nostra civiltà, così segnata dai valori biblici che ci insegnano l’amore per la vita umana.

Conosciamo tutti il leggendario: Ama il tuo prossimo come te stesso. In questo comandamento divino, ci richiama all’amore per gli altri e viene utilizzato come riferimento l’amore che, in modo naturale, abbiamo per noi stessi. Pertanto, è inconcepibile che una persona che non ama se stesso, abbia la capacità di amare gli altri (come ami te stesso).

Quando siamo davanti ad un suicida, subito riconosciamo un paziente che ha bisogno di aiuto, perché sta cessando di amare se stesso. Dov’è il suo istinto di sopravvivenza?

Uno sciopero della fame non è un suicidio aperto, ma pone in pericolo la vita, così che non spetta a color che sono responsabili prenderlo alla leggera. E’ vero che a volte si annunciano come protesta politica davanti a grandi ingiustizie, ma nel caso cubano solo vedo volontarismo politico e richieste confuse.

In che modo possiamo fidarci che ci ami cosi tanto chi tanto danno fa alla propria salute fisica?

La crescente pressione che dall’estero ricevono i dissidenti cubani dai loro sponsor sembra aver scatenato un’ondata di scioperi della fame. Anche se non sembra che sia una protesta contro il governo, ma piuttosto un modo per ottenere visibilità, senza dover marciare per le strade e dimostrare, con i seguaci, la propria popolarità nell’isola.

Il più famoso degli scioperanti è Fariñas, che ha detto alla stazione del governo USA (Radio Marti) che la responsabile per gli Affari Politici ed Economici della Ambasciata USA L’Avana, Dana Brown, si è recata a Santa Clara e gli ha fatto diverse domande al fine di fare una relazione al Dipartimento di Stato sulla sua salute. In altre parole, vogliono sapere come va il suo digiuno.

Uno sciopero della fame potrebbe essere l’ultima risorsa di una persona che lotta per una giusta causa e sufficientemente elevata per rischiare la vita, ma potrebbe anche essere un ricatto emozionale di qualcuno con un grande ego o semplicemente malati di mente. In questo caso, caso non importerebbe il discorso ideologico che accompagna detto sciopero, poiché abbiamo a che fare con un paziente che ha bisogno di un aiuto professionale. Con urgenza.

Penso che ci sia un po’ di frode quando si annunciano scioperi dove si assicura che non si beve acqua. Mi rendo conto che alcuni potrebbero dire che sono irrispettosa o insensibile ad un “grande sacrificio”, ma non posso accettare una bugia, e tanto meno supportarla, poiché domani, qualche ingenuo tenterà fare come Farinas, e certamente morirà nell’imitarlo. I reni non capiscono ragioni politiche e un’insufficienza renale direbbero l’ultima parola. Anche se appare, in scena, il medico salvatore (che meraviglia questi medici cubani) con i loro sieri idratanti, continuiamo a pensare che con la salute non si gioca. sempre appare sulla scena.

L’unica cosa che può spiegare questo comportamento pro-morte è:

1- un’eccessiva fiducia nei professionisti medici cubani che fa pensare al dissidente che anche sull’orlo della morte, sarà salvato.

2- La certezza che non vi è alcun rischio, perché si sta ingannando l’opinione pubblica, ed in realtà si beve qualcosa e si mangia qualcosa dietro alla tenda.

3-Una cattiva abitudine rafforzata dal supporto propagandistico e soprattutto per l’attenzione diretta del governo USA.

La risposta della destra cubana a questi scioperi ha due varianti:

a) coloro che con entusiasmo dicono che “è un sacrificio che alimenterà il sentiero della libertà” (spudorato sostegno al martirio, un pò più e finisce per essere estremo fondamentalismo)

b) incoraggiare gli scioperanti di astenersi dal male perché le loro vite sono più importanti di altri cittadini per combattere contro il regime.

Non credo che la vita di un cittadino sia più preziosa di quella di un altro. E’ tempo di tagliare questa cattiva abitudine alla radice. Si tratta di un’abitudine irresponsabile e ripugnante. Il culto per la piena dignità dell’uomo può essere una buona guida. La sovranità cubana non può essere consegnata sotto pressione da una dissidenza che sceglie la cultura della morte come metodo di ricattare gli altri. Forse ci scandalizza più la violenza contro altri che quella che una persona esercita contro se stessa, ma se una persona non ama se stessa, tanto meno potrà amare gli altri.

Il mio messaggio agli scioperanti è: Mangiate, compatrioti al servizio dell’impero … mangiate, prima che sia troppo tardi.

* Yom Kippur è un giorno di digiuno e di riposo assoluto in cui si affligge l’anima. Si riflette, con umiltà, sulle cattive azioni ed è il momento giusto per chiedere perdono a Dio ed al tuo prossimo.

La huelga como chantaje

Yadira Escobar

Desde los 12 años de edad, una vez al año, hago un ayuno absoluto durante 24 horas. Nada de comida y ni una gota de agua. Les puedo decir que a sólo horas, puedes sentir ligeros mareos, te pueden temblar las manos, el corazón palpitará y en ese momento devastador, recordaras que por muy elevado que ande tu pensamiento o espiritu, al final del día también eres de carne y huesos y necesitas comer para mantener el cuerpo que Dios te dio.*

Cuando se habla de “Derechos Humanos” no se puede descuidar la raíz humanista de nuestra civilización, tan marcada por los valores bíblicos que nos enseñan el amor a la vida humana.

Todos conocemos el legendario: Ama a tu prójimo como a ti mismo. En ese mandamiento divino, se nos hace un llamado al amor hacia los demás y se usa como referencia el amor que de manera natural nos tenemos a nosotros mismos. Por lo tanto, no se concibe que alguien que no se ama a si mismo, tenga la capacidad de amar a los demás (como a ti mismo te amas).

Cuando estamos ante un suicida, inmediatamente reconocemos a un paciente que necesita ayuda, porque se está dejando de amar a si mismo. ¿Donde está su instinto de supervivencia?

Una huelga de hambre, no es un suicidio abierto, pero pone en peligro la vida, así que no corresponde a quienes son responsables tomarla a lo ligero . Es verdad que a veces se anuncian como protesta política ante grandes injusticias, pero en el caso cubano sólo veo voluntarismo político y demandas confusas.

¿De que manera podemos confiar en que nos ame tanto quien tanto daño hace a su propia salud fisica?

La creciente presión que desde el extranjero reciben los disidentes cubanos por sus patrocinadores parece haber desatado una ola de huelgas de hambre. Aunque no parece ser una protesta contra el gobierno, sino mas bien una forma de ganar protagonismo sin tener que marchar por las calles y demostrar con seguidores su popularidad en la isla.

El más famoso de los huelguistas es Fariñas, quien ha dicho a la emisora del gobierno de los Estados Unidos (Radio Martí) que la responsable de los Asuntos Políticos y Económicos de la Embajada de los Estados Unidos en La Habana, Dana Brown, viajo a Santa Clara y le hizo varias preguntas con el fin de hacer un informe al Departamento de Estado sobre su salud. En otras palabras, que quieren saber que tal su ayuno.

Una huelga de hambre pudiera ser el ultimo recurso de una persona que lucha por una causa justa y suficientemente elevada como para arriesgar la vida, pero también pudiera ser un chantaje emocional de alguien con un gran ego o simplemente enfermo de la mente. En este caso no importaría el discurso ideológico que acompañe dicha huelga, pues estamos ante un paciente que necesita ayuda profesional. Urgentemente.

Yo pienso que algo de fraude hay cuando se anuncian huelgas donde se asegura que no se bebe agua. Entiendo que diran algunos que estoy siendo falta de respeto o insensible a un “gran sacrificio”, pero no puedo aceptar una mentira ni mucho menos apoyarla, pues el dia de mañana, algun ingenuo tratará de hacer lo de Fariñas, y ciertamente morirá al imitarlo. Los riñones no entienden de razones políticas, y un fallo renal diría la ultima palabra. Aunque siempre aparece en escena el médico salvador (que maravilla esos medicos cubanos) con sus sueros hidratantes, seguimos pensando que con la salud no se juega.

Lo único que puede explicar este comportamiento pro-muerte es:

1- Una excesiva confianza en los profesionales de la medicina cubana que haga pensar al disidente que aún al borde de la muerte será salvado.

2-La certeza de que no hay riesgo porque se está engañando a la opinión pública, y en realidad se bebe algo y se come algo por detrás del telón.

3-Una mala costumbre fortalecida por el apoyo propagandístico y sobre todo por la atención directa del gobierno de los Estados Unidos.

La respuesta de la derecha cubana a estas huelgas tiene dos variantes:

a) Los que con entusiasmo dicen que “es un sacrificio que abonará el camino de la libertad” (descarado apoyo al martirio, un poco más y termina siendo fundamentalismo extremo)

b) Los que animan a los huelguistas a que renuncien a hacerse daño porque sus vidas son más valiosas que la de otros ciudadanos para luchar contra el régimen.

No creo que la vida de un ciudadano sea más valiosa que la de otro. Ya es hora de cortar esta mala costumbre de raiz. Es una costumbre irresponsable y repulsiva. El culto a la dignidad plena del hombre puede ser una buena guia. La soberanía cubana no se puede entregar bajo presión de una disidencia que escoge la cultura de la muerte como método de chantajear a los demás. Quizás nos escandaliza más la violencia contra otros que la que una persona ejerce contra si misma, pero si una persona no se quiere a si misma, mucho menos podrá querer a los demás.

Mi mensaje para los huelguistas es: Comed, compatriotas al servicio del imperio…comed, antes de que sea demasiado tarde.

*Yom Kippur es un día de ayuno y reposo absoluto donde se aflige el alma. Se reflexiona con humildad sobre las malas acciones y es el perfecto momento para pedir perdón a Dios y a tus semejantes.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.