La perfomance di Ferrer

Yadira Escobar http://www.yadiraescobar.com

Jose_Daniel_FarrerAncora in visita di Miami, l’oppositore Jose Daniel Ferrer ha reso pubblico un video in cui appare con un’arma nelle mani. Durante i primi quattro minuti la sostiene mentre parla di coraggio, paura, lotta armata e della “codardia” di Edmundo Garcia, con il quale ha dibattuto pochi giorni fa nella TV di Miami.

Poi scopriamo che in quei quattro minuti ci aveva ingannato, poiché la minacciosa arma automatica era un giocattolo. Devo aggiungere che tutte le armi finte, dall’aspetto realistico, vengono dalla fabbrica con una, molto visibile, punta di colore arancione come misura di sicurezza e rimuovere detto tappo è una violazione della legge, poiché in quello spazio pubblico può confondere la polizia.

La questione è delicata, poiché in relazione a questo tema delle performance vi dico che io stessa ho posseduto pistole Nerf di sgargianti colori (e di altre reali). Non sto implicando che Ferrer mi abbia imitato, perché solo un dilettante avrebbe copiare la superficie fisica delle apparenze invece di emulare le idee positive (come la riconciliazione) che possono andar bene a tutti, quando sincere. Gli uomini da secoli si uccidono a vicenda, e non è solo una questione di “maschi”, poiché, a volte, ci sono donne che sono dietro la violenza in culture inclini al predominio maschile. Quante volte alcune donne incoraggiano i loro uomini, ubriacati dalla violenza, all’omicidio, senza che loro muovano un dito né subire le conseguenze penali? La lotta tra galli è un riflesso culturale di tale concorrenza tra bulli, che quando giunge alla politica diventa una tragedia.

M’immagino che Ferrer sappia di tutta la violenza terroristica che ha vissuto Miami in passato, quindi è preoccupante che egli tiri fuori un’arma (ingannevolmente mostrata come reale) e si metta a criticare un cittadino di questo paese. Non sappiamo chi lo ha portato in questo luogo appartato, o se coloro che lo hanno ricevuto qui sono cattivi consiglieri, ma io la riterrei una minaccia se fossi Edmundo. Ferrer ha diritto ad opinare, a dissentire dal governo cubano, ed ad esprimere liberamente nei media privati a Miami tutta la sua rabbia contro coloro che la pensiamo diversamente. Tuttavia, Edmundo Garcia non ha dimostrato essere un codardo, poiché affronta potenti forze dominanti in questa comunità.

Il momento storico che stiamo vivendo è troppo simile a quell’epoca in cui l’estrema destra non riusciva ad assassinare Fidel Castro e nella sua frustrazione si vendicava attaccando i cubani che sostenevano la riconciliazione a Miami. Oggi la frustrazione nasce dalla normalizzazione delle relazioni diplomatiche e se vogliamo la pace e l’amore tra i cubani, le armi ed il bullismo machista eccedono.

E’ vero che Ferrer ci ha mentito, ma una performance nelle mani di un uomo che si occupa di politica, non è arte così improvvisata. Fino ad ora non sapevamo che fosse interessato al percorso artistico, quindi la frottola è andata troppo lontana ed ha superato il limite. In questo paese si potrebbe considerare una minaccia personale. Credo che per il bene dei cubani, l’oppositore cubano deve pubblicamente chiedere scusa per questo errore.

El performance de Ferrer

Yadira Escobar

Aún de visita en Miami, el opositor José Daniel Ferrer ha hecho público un vídeo donde aparece con un arma en sus manos. Durante los iniciales cuatro minutos la sostiene mientras habla del valor, el miedo, de la lucha armada y de la “cobardía” de Edmundo Garcia, con el cual debatió hace unos días en la TV de Miami. Luego descubrimos que durante esos cuatro minutos nos había engañado, pues el amenazante arma automática era un juguete. Debo añadir que todas armas falsas con aspecto realista vienen de fábrica con una muy visible punta naranja como una medida de seguridad y remover dicho tapón es una violación de la ley, pues en ese espacio público puede confundir a la policía.

El asunto es delicado, pues con relación a este tema de los performances les digo que yo misma he posado con pistolas Nerf de colores chillones (y otras reales). No estoy implicando que Ferrer me haya imitado porque sólo un amateur copiaría la superficie física de las apariencias en vez de emular las ideas positivas (como la reconciliación) que le pueden quedar bien a todos cuando sinceras. Los hombres llevan siglos matándose unos a otros, y no sólo es cosa de “machos”, pues hay mujeres que a veces están detrás de la violencia en las culturas inclinadas al dominio del varón. ¿Cuantas veces algunas mujeres incitan a sus hombres embriagados por la violencia a que asesinen, sin ellas mover ni un dedo ni sufrir las consecuencias penales? La pelea de gallos es un reflejo cultural de esa competencia entre guapos, que cuando llega a la política se convierte en una tragedia.

Me imagino que Ferrer sepa de toda la violencia terrorista que ha vivido Miami en el pasado, así que es preocupante que el saque un arma (engañosamente mostrada como real) y se ponga a cuestionar a un ciudadano de este país. No sabemos quien lo llevó a ese lugar apartado, o si quienes le acogieron aquí son malos consejeros, pero yo lo consideraría una amenaza si fuera Edmundo. Ferrer tiene derecho a opinar, a disentir del gobierno cubano, y a expresar libremente en los medios privados en Miami todo su enojo contra quienes pensamos diferente. Sin embargo, Edmundo Garcia no ha demostrado ser un cobarde, pues se enfrenta a poderosas fuerzas dominantes en esta comunidad.

El momento histórico que estamos viviendo se parece demasiado a esa época en que la extrema derecha no lograba ejecutar a Fidel Castro y en su frustración se la desquitaba atacando a los cubanos que apoyaban la reconciliación en Miami. Hoy la frustración se origina a partir de la normalización de relaciones diplomáticas y si queremos paz y amor entre cubanos, las armas y la guapería machista sobran.

Es verdad que Ferrer nos mintió, pero un performance en manos de un hombre que se dedica a la política, no es arte así de repente. Hasta ahora no sabíamos que le interesara el camino artístico, por lo tanto el embuste fue demasiado lejos, y se pasó. En este país eso se pudiera considerar una amenaza personal. Creo que para bien de los cubanos, el opositor cubano debe pedir disculpas públicamente por este error.

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