La macchina per abbattere profili

Iroel Sánchez https://lapupilainsomne.wordpress.com

facebook-taglia-iroelDiverse persone mi hanno chiesto ulteriori informazioni su una persona che è apparsa correlata alla disattivazione del mio profilo Facebook. Come ho detto prima, nel social network Facebook si è articolata una ciber-polizia del pensiero politicamente corretto per quanto riguarda Cuba.

E’ un sistema che distribuisce premi e castighi in funzione degli interessi che lo finanziano, e che in determinate congiunture tenta di eseguire veri linciaggi a cui si sommano, ingenuamente, persone che credono di agire a proprio giudizio, ma sono trascinati dall’essere cool (alla moda) e comportarsi con correttezza politica dando “mi piace” condividendo o commentando a favore della corrente dominante che suppone spontaneamente sorta tra i suoi amici su Facebook, ma che, in realtà, è stata prodotta e indotta al di fuori di questo spazio.

Perché ripeto: “L’obiettivo non è il tema che si dibatte in sé, ma isolare determinate persone vincolate con le istituzioni della Rivoluzione ed inibire altre, come loro, che si esprimano in quello spazio, facendo una perversa sinergia con coloro che dentro Cuba rifiutano la partecipazione delle figure pubbliche nelle reti sociali.

“Nessuno è infallibile ed ogni opinione può essere messa in discussione e criticata, ma quando questo viene preso come pretesto per linciare una persona, ovviamente, si vuole andare oltre con intento doloso.”

zunzuneoParte di questo sistema è Siro Cuartel, apparato di profili gestito da un dipendente del sito CiberCuba, versione per il web del famigerato ZunZuneo che come il suo antecedente, anch’esso made in USA, regala conti per cellulari per diffondere le sue “notizie” e mescola temi neutri con la più evidente propaganda politica.

Secondo diverse fonti, il suo operatore è Roberto Ariel Lamelo Pinon, che alterna diversi pseudonimi (Figaro Boss, Siro Cartel…) demonizzando figure della vita politica e sociale cubana, in particolare dei mezzi di comunicazione, e che subito ha trovato la complicità ed amplificazione in spazi come Cartas desde Cuba.

Parte del curriculum che si auto-pubblica questo professionista della guerra psicologica contro Cuba: “Roberto Ariel Lamel Pinon. Laurea in Storia dell’Arte presso l’Università di L’Avana. Ha lavorato come giornalista sportivo nella città di Cienfuegos, Cuba nel 1998. Risiede attualmente a Miami, Florida, USA. I suoi lavori sono pubblicati, regolarmente, nei siti http://www.cubacontemporanea.com, http://www.cubadebate.cu. Ha pubblicato anche opere in http://www.lacronicavirtualdealicante.es, http://www.oncubamagazine.com, http://www.cienfuegoshoy.org e http://www.cafefuerte.com. E’ regolarmente invitato al programma “El Espejo” del canale AmericaTV ed ha avuto prestazioni occasionali in altre emittenti, come la CNN di Miami insieme alla nota giornalista Maria Elvira Salazar”.

Ma tanti posti fittizi o reali non gli hanno permesso di guadagnare abbastanza per vivere a Miami, e l’attacco nascosto dietro l’anonimato che gli pagano i contribuenti USA, attraverso CiberCuba, sembra essere più redditizio. Posizionato inizialmente per l’uso, non senza arguzia, di umorismo politico, basta controllare i vari profili di Siro Cuartel-Lamelo Pinon per scoprire che è diventato una macchina di blocchi, censure ed insulti sempre più espliciti in cui l’arguzia e umorismo sono stati sostituiti dalla minaccia, maleducazione, incitamenti alla violenza ed a bloccare gli utenti delle reti sociali, come provano diverse fotografie della sua espressione scritta in un video recentemente pubblicato con il titolo di cose “la caserma di Siro” cose per cui Facebook non disabilita il suo autore ma, tutto il contrario:dopo la sua più recente avventura censorio Lamel Pinon ha lì attivato nuovi account che alterna in funzione del suo “lavoro”.

La máquina de tumbar perfiles

Por Iroel Sánchez

Varias personas me han pedido más información sobre una persona que ha aparecido relacionada con la inhabilitación de mi perfil en Facebook. Como he dicho antes en la red social Facebook se ha articulado una ciberpolicía del pensamiento políticamente correcto para Cuba. Se trata de un sistema que reparte premios y castigos en función de los intereses que lo financian, y que en determinadas coyunturas intenta ejecutar verdaderos linchamientos a los que se suman ingenuamente personas que creen actuar por criterio propio pero que son arrastradas por aquello de ser cool y comportase con corrección política dando “Me gusta”, compartiendo o comentando a favor de la corriente dominante que suponen espontáneamente surgida entre sus amigos en Facebook pero que realmente ha sido generada e inducida fuera de ese espacio.

Porque reitero: “El objetivo no es el tema que se debate en sí sino aislar a determinadas personas vinculadas a las instituciones de la Revolución e inhibir a otras como ellas de que se expresen en ese espacio, haciendo una perversa sinergia con quienes dentro de Cuba rechazan la participación de las figuras públicas en las redes sociales.

“Nadie es infalible y cualquier opinión puede ser cuestionada y criticada pero cuando esto se toma de pretexto para linchar a una persona obviamente se quiere ir más allá con intención aviesa.”

Parte de ese sistema es Siro Cuartel, aparato de perfiles manejado por un empelado del sitio CiberCuba, versión para la web del tristemente célebre ZunZuneo que como su antecedente también made in USA regala saldo para celulares por difundir sus “noticias” y mezcla temas neutros con la más evidente propaganda política.

Según varias fuentes, su operador es Roberto Ariel Lamelo Piñón, que alterna distintos seudónimos (Figaro Boss, Siro Cuartel…) demonizando figuras de la vida política y social cubana, especialmente de los medios de comunicación, y que enseguida encontró complicidad y amplificación en espacios como Cartas desde Cuba.

Parte del curriculum que se autopublica este profesional la guerra siclógica contra Cuba: “Roberto Ariel Lamelo Piñón. Licenciado en Historia del Arte por la Universidad de la Habana. Trabajó como periodista deportivo en la ciudad de Cienfuegos, Cuba en el año 1998. Actualmente reside en la ciudad de Miami, Florida, USA. Trabajos suyos son publicados con regularidad en los sitios http://www.cubacontemporanea.com, http://www.cubadebate.cu. También ha publicado trabajos en http://www.lacronicavirtualdealicante.es , http://www.oncubamagazine.com, http://www.cienfuegoshoy.org y http://www.cafefuerte.com . Es invitado regular al programa “El Espejo” del canal AmericaTV y ha tenido presentaciones ocasionales en otras televisoras, como CNN Miami junto a la destacada periodista María Elvira Salazar.”

Pero tantos lugares ficticios o reales no le han permitido ganar lo suficiente para vivir en Miami y el ataque escondido tras el anonimato que le pagan los contribuyentes estadounidenses a través de CiberCuba parece ser más rentable. Posicionado en un inicio por el uso, no sin ingenio, del humor político, basta revisar los varios perfiles de Siro Cuartel-Lamelo Piñón para constatar que se ha convertido en una maquinaria de bloqueos, censuras e insultos cada vez más explícitos en la que el ingenio y el humor han sido sustituidos por la amenaza, la grosería, llamados a la violencia y a bloquear usuarios de las redes sociales, como prueban varias fotografías de su expresión escrita en un video difundido recientemente con el título “el cuartel de Siro”, cosas por las cuales Facebook no inhabilita a su autor sino todo lo contrario: después de su más reciente aventura censora, Lamelo Piñón activó allí nuevas cuentas que alterna en función de su “trabajo”.

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