XXIV Forum di San Paolo

Come l’argento alle radici delle Ande

Bertha Mojena Milián

Una riunione generale speciale intitolata «Per l’unità e l’integrazione dell’America Latina e dei Caraibi», tema centrale del XXIV Incontro del Forum di Sao Paulo, ha centrato i dibattiti della seconda giornata di questo spazio annuale di concertazione politica.

Questo è stato un tema trasversale a tutti gli spazi di dibattito e dialogo che si sono generati e questo arricchirà la Dichiarazione Finale e il Piano d’Azione che si conosceranno nel pomeriggio di domani mercoledì 18, durante la chiusura del’incontro.

Granma riferisce alcune idee essenziali coincise da molti che definiscono gli impegni nel cammino verso questa unità imprescindibile per le lotte del presente e del futuro dei nostri popoli:

– È importante preservare le esperienze di governo di carattere popolare e con proiezioni anti imperialiste, sostenute dai partiti che fanno parte del Forum di Sao Paulo.

– Si deve offrire un appoggio deciso e stimolare gli sforzi emancipatori e gli ideali anticapitalisti dei movimenti sociali e popolari che così agiscono.

– Si deve lavorare con valore per consolidare una pace duratura e stimolare gli sforzi che permettono d’avanzare nell’integrazione sovrana di quella che Martí ha chiamato Nuestra America.

– Quando ci sono unità, direzione politica capace e decisa, chiari obiettivi di lotta, morale di combattimento e adesione delle classi popolari, si moltiplicano le opzioni per contenere qualsiasi offensiva controrivoluzionaria e anche per vincerla.

– È un dovere spiegare bene e difendere in forma audace e creativa le indiscutibili conquiste economiche, sociali e politiche accumulate dalle esperienze di governo che per una ragione o un’altra hanno sofferto importanti rovesci  (dall’Honduras nel  2009 ad oggi in Brasile) così come gli impegni e le forze che, protette dalle esperienze di governo, durano nel mezzo di enormi difficoltà, sfide interne ed esterne.

– Non ci saranno progressi sostenibili in un’esperienza rivoluzionaria o in cambi progressisti motivati dai valori, dalla giustizia sociale e dall’equità, senza l’esercizio opportuno e adeguato della critica e dell’ autocritica.

– Di fronte al piano delle multinazionali e dell’impero del Nord per incidere la sovranità delle nostre nazioni, opponiamo con autentico spirito internazionalista e latino-americanista, con fermezza e innegabile senso di dignità, il piano emancipatore dei nostri nobili popoli.

– Se i partiti politici di sinistra e i movimenti popolari con idee e impegni perdono la prospettiva dell’unità più ampia e democratica, staranno concedendo ai restauratori quello che loro necessitano. La conclusione è semplice: o ci uniamo o affondiamo nel fango della controrivoluzione che stanno cercando d’imporci.


Denunciata persecuzione dei leader latinoamericani

L’ex cancelliere dell’Ecuador, Ricardo Patiño, ha denunciato a L’Avana la persecuzione politica e giudiziaria contro i leader progressisti e della sinistra latinoamericana ed ha chiamato il Forum di Sao Paulo a solidarizzare con queste persone

Intervistato da Prensa Latina, durante la seconda giornata del XXIV Incontro del Forum, Patiño ha avvisato che questa situazione danneggia ex presidenti come Dilma Rousseff, Luiz Inácio Lula da Silva (incarcerato), Cristina Fernández de Kirchner e Rafael Correa, così come l’ex vice presidente ecuadoriano Jorge Glas, anche lui recluso.

«È opportuno che in questo incontro annuale nascano posizioni d’appoggio a questi leaders», ha detto.

In accordo con il dirigente ecuadoriano, la crociata della destra e delle forze imperiali sembra prendere forma contro il presidente boliviano, Evo Morales, e si manifesta contro governi come quello del Nicaragua, paese centro americano colpito dalla violenza.

Viviamo in uno scenario speciale, anche se non tutte sono cattive notizie, dopo il trionfo elettorale di Andrés Manuel López Obrador in Messico e i buoni risultati in Colombia di Gustavo Petro, nelle votazioni presidenziali.

Patiño ha considerato che il ritorno del Forum di Sao Paulo nella capitale cubana dopo le edizioni del 1993 e del 2001, offre l’opportunità di discutere sulle esperienze positive e i fallimenti della sinistra negli ultimi anni, nel mezzo di un tentativo d’imporre nuovamente il neoliberismo nella regione.

«Questo incontro ha una particolare importanza per articolare strategie delle organizzazioni politiche e dei movimenti sociali, per contrarrestare l’offensiva imperiale in America Latina e fissare le azioni nell’area mediatica», ha detto.

Per l’ex cancelliere, affrontare le campagne di stampa risulta essenziale considerando che a livello locale si riproducono i messaggi promossi dalla destra, dai grandi media statunitensi.

«È urgente, ha sottolineato, che si articolino le nostre capacità di comunicazione; rinforziamo il lavoro nelle reti sociali, temi che nella 24ª edizione del Forum di Sao Paulo include nel suo programma di lavoro nel Palazzo delle Convenzioni della capitale.

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