Venezuela: rinforza difesa con l’inclusione della Milizia Bolivariana

È stato l’inizio del camino che oggi viene seguito da milioni di venezuelani, un cammino di lotta e dignità cominciato 28 anni fa da Hugo Rafael Chávez Frías, che oggi vede il popolo come protagonista , questo stesso popolo che ha riempito le strade per commemorare il Giorno della Dignità Nazionale.

La ribellione armata che il giovane militare Chávez organizzò per far cadere il governo neo liberale presieduto da Carlos Andrés Pérez, fu la scossa che commosse la nazione.

Vennero poi il “per ora” e la prigione feconda e finalmente la Rivoluzione Bolivariana, questa che nonostante le aggressioni dell’impero più poderoso, ha celebrato la sua unione civico militare con una manifestazione guidata dal presidente costituzionale della nazione, Nicolás Maduro.

Il mandatario ha denunciato che una nave da guerra degli USA ha tentato di penetrare in acque territoriali :«Sono sicuro che più presto che tardi li cattureremo e li castigheremo con la giustizia venezuelana, perché in Venezuela vogliamo la pace. No al terrorismo! Indipendenza, pace e dignità!», ha assicurato il capo di Stato, citato da PL.

Maduro ha detto che mercenari finanziati e addestrati dal Governo colombiano vengono inviati per perpetrare attacchi terroristici contro unità e navi militari. Ha esortato la Forza Armata Nazionale Bolivariana a difendere la sovranità ed ha lamentato che settori dell’estrema destra insistano ad appoggiare azioni d’ingerenza.

Nel suo discorso ha sottolineato: «Mentre la destra continua a vendere la Patria noi che amiamo il Venezuela avanzeremo in offensiva. Non perdiamo un solo giorno! È tempo d’avanzare ».

Il presidente dell’Assemblea Nazionale Costituente (ANC), Diosdado Cabello, ha consegnato al Capo di Stato venezuelano la Legge Costituzionale della Forza Armata Nazionale Bolivariana, e ha indicato che la nuova legislazione giuridica include come novità l’introduzione della Milizia Nazionale, come parte del corpo armato della nazione.

Il ministro della Difesa, Vladimir Padrino, si è riferito al significato dell’integrazione della Milizia Bolivariana per consolidare la difesa della nazione sudamericana.

La nuova norma giuridica venezuelana entrerà in vigore questo mese, durante gli esercizi militari Escudo Bolivariano 2020.


Maduro ha commemorato la prima elezione presidenziale di Hugo Chávez

 

04.02 – «Un 2 febbraio (del 1999) il Comandante Chávez giurò per mandato del popolo di trasformare il Venezuela in una Patria Libera e Sovrana», ha segnalato Maduro nel suo account in Twitter.

Durante il giuramento come capo dello Stato, Chávez aveva affermato che avrebbe stimolato «le trasformazioni democratiche necessarie per far sì che la nuova Repubblica abbia una nuova Carta Magna adeguata ai nuovi tempi».

«Giuro davanti a Dio, giuro davanti alla Patria, giuro davanti al mio popolo, su questa moribonda Costituzione, che fomenterò le trasformazioni democratiche necessarie per far sì che la nuova Repubblica abbia una Carta Magna adeguata ai nuovi tempi. Lo giuro», aveva detto il comandante Chávez.

Quelle parole sono passate alla storia per l’impegno di trasformare il paese mediante un processo costituente per riformare la Costituzione del 1961 e fondare un nuovo modello sociale inclusivo e protagonista, dopo la vittoria nelle elezioni del 6 dicembre del 1998.

Dopo la convocazione di un Referendum per la creazione dell’Assemblea Nazionale Costituente -ANC- la consultazione apportò l’87% delle approvazioni per la redazione di una nuova Costituzione, più inclusiva.

Con il 71 per cento dei voti, il 15 dicembre 1999 fu approvato il testo costituzionale che stabiliva un nuovo modello sociale di grandi trasformazioni nella nazione sudamericana.

«21 anni dopo siamo diventati una forza indomita che non fermerà mai la marcia vittoriosa della Rivoluzione Bolivariana», ha segnalato nella giornata il presidente Nicolás Maduro.

Il ministro per la Difesa, Vladimir Padrino López, ha ricordato a sua volta il momento storico nel quale il comandante Hugo Chávez, giurò come presidente della Repubblica.

In un messaggio pubblicato nella rete sociale Twitter ha scritto: «21 anni dal giuramento del Comandante Chávez come presidente della Repubblica! Evento storico che marcò l’inizio di un processo rinnovatore risvegliando gli ideali di

Bolívar e Zamora alla ricerca della vera indipendenza e della dignità di un popolo che è tornato ad essere il protagonista del suo destino».

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