Senatori USA presentano un progetto di legge contro il blocco

Il blocco economico, commerciale e finanziario imposto dal governo USA a Cuba da quasi sei decenni è il sistema di sanzioni più ingiusto e prolungato mai applicato prima contro un paese.

Vari senatori USA hanno presentato un progetto di Legge dei due partiti per  far sì che il Congresso elimini il blocco economico, commerciale e finanziario che gli USA mantengono ancora oggi contro Cuba.

I democratici Amy Klobuchar e Patrick Leahy, con il repubblicano Jerry Moran hanno introdotto il progetto di Legge della Libertà per esportare a Cuba, ha riportato Prensa Latina.

I patrocinatori hanno detto che l’obiettivo è spianare il camino verso nuove opportunità economiche per le imprese e per gli agricoltori statunitensi, fomentando le esportazioni della nazione del nord e permettere ai cubani un maggior accesso ai prodotti degli USA.

Se sarà approvata, questa legislazione derogherà le disposizioni chiave precedenti che impediscono agli USA di fare affari in Cuba, ma non eliminerà i capitoli di testi legali che riguardano determinati aspetti sui diritti umani o sui reclami di proprietà contro il Governo dell’Isola, ha assicurato l’agenzia latinoamericana di notizie.

«Invece di guardare al futuro, la politica USA è stata  per troppo tempo permeata dal passato », ha detto  Klobuchar, in un’informazione pubblicata nella sua pagina web.

Moran  ha detto che le sanzioni unilaterali contro Cuba «impediscono che i nostri stessi agricoltori, allevatori e fabbricanti vendano a un mercato a sole 90 miglia dalle nostre coste, mentre i concorrenti stranieri come la Cina si beneficiano al nostro posto».

«Questo progetto di Legge farebbe terminare una politica sbagliata e fallita di sanzioni unilaterali che pregiudicano il popolo cubano e defraudano le imprese e i lavoratori statunitensi», ha segnalato  Leahy, in una dichiarazione pubblicata nella sua pagina web.

Tra le altre disposizioni, questo progetto Legge sulla Libertà per Esportare a Cuba, derogherà le restrizioni legali vigenti per fare affari con l’Isola dei Caraibi, ed anche altri statuti che proibiscono le transazioni tra le imprese di proprietà o controllate dagli Stati Uniti e Cuba, ha aggiunto PL.

La legislazione ha ricevuto l’appoggio di Engage Cuba, dell’Officio di Washington per l’America Latina e del Gruppo di  Lavoro dell’America Latina, tra le entità favorevoli a una relazione normale tra Washington e L’ Avana.

Le autorità cubane hanno segnalato che le sanzioni imposte dagli Stati Uniti da sei decenni sono gli ostacoli principali per lo sviluppo economico e sociale di questo paese.

Cuba porterà il mese di giugno prossimo davanti all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite (AGNU) la risoluzione che presenta ogni anno per reclamare l’eliminazione del blocco, ma nel 2020 aveva dovuto rimandarla per via della pandemia.

Dal 24 novembre del 1992, la AGNU si pronuncia ogni anno contro la misura coercitiva, posizione riflessa in una votazione quasi unanime a favore dell’eliminazione del blocco, si legge nell’informazione di PL.

Nella votazione più recente della mozione nella ONU contro questo assedio unilaterale, nel novembre del 2019, Cuba ha ottenuto l’appoggio di 187 dei 192 paesi membri.

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