La Scienza cubana contribuisce a salvare il paese

La più recente riunione del Consiglio dei Ministri, ha fatto enfasi che il prossimo 15 novembre l’Isola aprirà le sue frontiere,  sulla situazione epidemiologica che migliora, anche se non a salti bruschi ma con stabilità e il successo della campagna di vaccinazioni.

Il Presidente de la Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, ha detto Che la situazione epidemiologica di Cuba si trasforma per migliorare ogni giorno, grazie all’impegno e all’operato  del sistema di salute cubano con l’apporto della scienza e l’innovazione.

«I nostri scienziati con i loro vaccini – e non esagero- hanno contribuito a salvare il paese», ha sostenuto il mandatario mercoledì 20 , presiedendo la più recente riunione del consiglio dei Ministri guidata dal primo Ministro, Manuel Marrero Cruz.

«È evidente il risultato che sta tenendo la campagna d’immunizzazione, come l’efficacia dei vaccini applicati all’inizio in condizioni molto difficili, con un’alta circolazione del ceppo Delta, ha valutato il  Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista.

«In queste ultime settimane, ha ricordato, abbiamo mantenuto un calo stabile del numero dei casi quotidiani, dei morti, dei pazienti ricoverati e dei casi attivi, con cifre che erano lontane da tempo».

Riassumendo quello che la nazione ha vissuto quest’anno, il Capo di Stato ha affermato che per vari mesi abbiamo avuto più di 8000 casi al giorno e oggi siamo a meno di 2000. I modelli dei pronostici stanno indicando che nelle prossime giornate i positivi saranno meno di 1000 al giorno.

In alcuni momento abbiamo avuto 96000 persone ricverate in tutto il sistema di Salute e oggi ne contiamo circa 16000; eravamo giunti ad avare più di 30000 casi attivi  e in questi momenti questa cifra è scesa a  6000.

«Le  vaccinazioni hanno dimostrato una potenzialità della Rivoluzione, hanno onorato il pensiero preveggente del Comandante in Capo e la continuazione data dal Generale d’Esercito, quando ha pianificato di trasformare tutto questo Polo Scientifico in un robusto sistema d’imprese».

Con la loro provata alta efficacia, le vaccinazioni sono diventate un sentimento d’orgoglio nazionale, ha indicato  Díaz-Canel, parlando nel più alto organo del Governo cubano.

«Ci hanno aiutato a giungere ad una nuova normalità che ci permette di riattivare la nostra attività economica, quella statale e quella privata.

Stiamo parlando, ha precisato di aprire al turismo, di normalizzare i viaggi dei cubani e delle possibilità di esportare vaccini e servizi, incrementando i livelli delle entrate del paese dopo un periodo con tutte le fonti di finanziamento tagliate per più di un anno.

Riferendosi al duro impatto della crisi economica che vive la nazione, per via della pandemia, del ferreo blocco degli Stati Uniti e alle insufficienze interne, Díaz-Canel ha citato alcune opinioni sfavorevoli della popolazione, motivate dall’inflazione, dalla mancanza di prodotti nei mercati,  del mercato cambiario illegale della divisa, della relazione salario-prezzi e dell’avvenimento di alcuni fatti di corruzione.

«Tutto questo, ha detto, viene accompagnato da espressioni di sfiducia e pessimismo.  Tutto questo lo dobbiamo cambiare. Qui non si lavora per far si che la vita delle persone sia ogni giorno più difficile; qui noi ci dissanguiamo per far sì che la popolazione stia meglio, ma il modo in cui stanno operando lo Stato e il Governo è limitato, partendo da tutte le restrizioni imposte dalla pandemia e dalla politica aggressiva degli Stati Uniti.  Il blocco rimane ha indicato il Presidente cubano, «per cui il richiamo è per far sì che noi stessi, con intelligenza e approfittando delle nostre potenzialità, faremo meglio le cose per superare questa situazione».

Díaz-Canel ha citato quello che si sta facendo nei quartieri al disopra delle carenze e dell’assedio economico.

«Non possiamo smettere di vincere e questa situazione ci sta dando l’opportunità di fare le cose con un’altra disposizione, con un altro impegno .

La vita ci dimostra che abbiamo esperienze nei collettivi di lavoro, dove lo sforzo,  la volontà, il coraggio e l’impegno sono al disopra dei limiti,

È una nuova opportunità di vincere e smantellare i piani del nemico,  di dimostrare la capacità della nostra Rivoluzione, e per questo, ha detto il Presidente, dobbiamo continuare a costruire consensi rinforzando l’unità e riconoscendo la capacità di resistenza e la dignità di questo popolo».

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