L’università nella scienza che ha salvato Cuba

Cuba è l’unico paese del mondo che ha aperto il sistema d’educazione con tutto il suo personale docente, i suoi bambini e i suoi studenti vaccinati contro la Covid-19, e dopo la sua immunizzazione della popolazione pediatrica non è morto un solo bambino per la malattia.

Yenia Silva Correa

Cuba è l’unico paese del mondo che ha aperto il suo sistema d’educazione con tutto il suo personale docente, i suoi bambini e i suoi studenti vaccinati contro la Covid-19, e dopo la sua immunizzazione della popolazione pediátrica non è morto un solo bambino per la malattia.

Yuri Valdés Balbín, direttore aggiunto dell’Istituto Finlay dei Vaccini, lo ha ricordato martedì 8 come fondamento  di una partecipazione decisiva delle  università nei risultati che mostra l’arcipelago contro la  COVID-19.

Intervenendo nel Congresso Internazionale Università 2022, il deputato dell’Assemblea Nazionale e Eroe del Lavoro della  Repubblica di Cuba, ha spiegato che sin dall’inizio era chiaro per il paese e la comunità scientifica che dovevamo rispondere all’ urgenza con le capacità che avevamo: un’industria di vaccinazioni con più di 30 anni d’esperienza e precedenti positivi della relazioni in questa industria con l’università.

Negli anni ’80, ha detto, i vaccini non funzionavano nei bambini minori di due anni, sino a che nel 1987 un laboratorio dell’Università de L’Avana ottenne la prima vaccinazione che risolveva questo problema e un altro laboratorio della stessa istituzione, quello degli Antigeni Sintetici, nel 1989 iniziò il progetto di un vaccino coniugato.
«Parliamo di una conoscenza gestita in un’università, che poi si pose in funzione di un problema di salute ».

Poi ha posto l’esempio della vaccinazione coniugata  Quimi-Him (contro l’Haemophilus influenzae tipo B), partendo dal disegno gestito nel università e che poi fu inserito in una formula  pentavalente e ha citato la vaccinazione  Quimi-Vio (contro lo Streptococcus pneumoniae), che ci concede sovranità per combattere le malattie prodotte da un batterio considerato  «assassino di bambini».

La capacità tecnologica sorta nelle nostre università ha dimostrato che siamo capaci di fare scienza con un impatto sociale e generare una ripercussione economica, ha detto ancora.

Valdés Balbín, ha indicato che la risposta cubana alla Covid-19 è stata un’altra mostra d questo

L’Isola occupa la terza posizione a livello mondiale come copertura di vaccinazioni, una realtà contundente, si legge nel sito web di riferimento internazionale Our World in Data; un resultato esaltato in Twitter, martedì 8 dal Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito e Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel Bermúdez.

«È stato difficile giungere sino lì, ma lo abbiamo fatto nel mezzo delle peggiori circostanze e la difficoltà, come tante volte nella nostra storia, è diventata un’opportunità», ha scritto.

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