Brasile: la campagna elettorale riaccende i motori per il ballottaggio presidenziale

Le campagne dell’ex presidente Luiz Inácio Lula da Silva e del presidente Jair Bolsonaro riprenderanno oggi il loro lavoro strategico in vista del secondo turno elettorale in Brasile, previsto per il 30 ottobre.

Nonostante lo slancio della campagna elettorale degli ultimi mesi, Lula, candidato del Partito dei Lavoratori (PT), e Bolsonaro, che cerca la rielezione per il Partito Liberale, non sono riusciti a ottenere la maggioranza assoluta dei voti alle urne, cioè più della metà dei voti validi (escluse le schede bianche e le schede nulle), come richiesto dalla legislazione nazionale per essere eletti.

Con il 99,98% del voto elettronico scrutinato, Lula ha ottenuto il 48,43% dei voti contro il 43,20% di Bolsonaro, secondo quanto riportato dal Tribunale supremo elettorale sul suo sito web.

Di fronte al risultato, il presidente del PT Gleisi Hoffmann ha ringraziato il popolo brasiliano per la sua fiducia e per gli oltre 58 milioni di voti ottenuti da Lula al primo turno. “Abbiamo vinto al primo turno e vinceremo al secondo”, ha detto.

Da mesi i sondaggi indicano il portabandiera del PT come il chiaro favorito per il ritorno al Palazzo del Planalto (sede dell’esecutivo), anche con una vittoria al primo turno di domenica prossima.

Tuttavia, si è registrata un’inaspettata ripresa del bolsonarismo (sostenitori dell’ex militare) e dell’ondata conservatrice che ha contraddetto i sondaggi di istituti e società di consulenza affidabili.

Gli analisti sostengono che questi attori sono riusciti a rafforzare il discorso e il movimento anti-Lula e anti-Petista, che ha avuto un’influenza sorprendente sulla storica giornata elettorale.

Precisano che ora avranno importanza i pretendenti presidenziali della cosiddetta terza via (centro-sinistra), scartati al primo turno.

I loro seguaci, che hanno visto il loro candidato non vincere, dovrebbero votare per i due candidati che si affronteranno al secondo turno.

In particolare, gli elettori del senatore Simone Tebet del Movimento Democratico Brasiliano e dell’ex ministro Ciro Gomes del Partito Democratico del Lavoro, due candidati alle presidenziali che si sono classificati al terzo e quarto posto nel conteggio dei voti.

Con cautela, Tebet ha detto che attenderà i commenti dei presidenti dei partiti della sua alleanza prima di annunciare la sua posizione sul secondo turno, anche se ha affermato che la sua decisione “è stata presa” e si pronuncierà “al momento giusto”.

Gomes è riuscito solo a dire di essere “profondamente preoccupato per quello che sto vedendo accadere in Brasile” e ha anche chiesto del tempo per parlare “con i miei amici, con il mio partito in modo che si possa trovare il modo migliore per servire la nazione brasiliana”.

Da qui ci si aspetta il ritorno delle campagne di Lula e Bolsonaro per attirare i voti degli indecisi o di quegli elettori che hanno dichiarato la loro preferenza per la terza via o altri, con nuovo vigore.

Alla luce dei fatti, l’ex sindacalista ha affermato di aver pensato che avrebbe vinto al primo turno e che un secondo turno sarebbe stato solo una proroga del suo trionfo.

“Ho sempre pensato che avremmo vinto. E andiamo. Questa è solo un prolungamento”, ha dichiarato alla stampa dopo aver appreso della sua vittoria nel voto di domenica, con il 48,35% dei voti dopo lo spoglio del 99,69% delle urne.

L’ex leader dei lavoratori ha ringraziato tutti coloro che lo hanno sostenuto per la loro fiducia e ha avvertito che è giunto il momento di continuare la lotta e vincere alla fine del mese.

“Ho detto che vorrei vincere tutte le elezioni al primo turno, ma non è sempre possibile. Ma la convinzione che nulla accade per caso mi motiva. Tutti i sondaggi ci davano al primo posto e ho sempre pensato che avremmo vinto. E andiamo. È solo una proroga”, ha ribadito.

Secondo il leader petista, che ama fare campagna elettorale. “E avremo altri 28 giorni. Mi piace fare i comizi, salire sui camion”.

Ha detto che sarà la prima occasione per avere un dibattito faccia a faccia con Bolsonaro, “per poter fare un confronto tra il Brasile che ha costruito e il Brasile che stiamo costruendo”.

L’ex capitano dell’esercito ritiene che in questa prossima fase della campagna “tutto diventa uguale, il tempo (di propaganda) per ogni parte diventa uguale”.

Ha confermato la sua intenzione di partecipare ai dibattiti del secondo turno, come ha fatto anche Lula. “Continueremo a partecipare a questi eventi”, ha sottolineato.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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