Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, è arrivato in Cina giovedì 24 , rispondendo a un invito ufficiale del presidente cinese Xi Jinping, poco dopo il termine del XX Congresso del Partito Comunista della Cina.
Dalla città turca di Ankara, il mandatario cubano è arrivato a Pechino, giovedì 24, la quarta tappa di un giro internazionale che ha compreso Algeria, Russia e Turchia. Nell’ aeroporto internazionale è stato ricevuto da Xie Feng, viceministro delle Relazioni Estere.
È un piacere stare nella Repubblica Popolare della Cina, «Per noi à un onore che ci abbiate invitato come primo paese dell’America Latina a visitare la Cina dopo il brillante successo del XX Congresso», ha detto Díaz Canel arrivando in questo paese per la seconda volta come Capo di Stato.
Durante la sua agenda di lavoro in questo paese, il Presidente cubano ha sostenuto conversazioni ufficiali con Xi Jinping; ha incontrato Li Zhanshu, presidente dell’Assemblea Popolare Nazionale, e il primo ministro Li Keqiang. Nell’occasione sono stati firmati vari accordi tra le due parti.
Díaz-Canel è tornato nella Patria
Il Primo Segretario del Comitato Centrale del Partito Comunista e Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez, è arrivato a Cuba alle sette di domenica mattina, al termine di un intenso e positivo giro internazionale in Algeria, Turchia, Russia e Cina.
Al suo arrivo nell’aeroporto internazionale José Martí, de L’Avana, il Capo di Stato e la delegazione che lo ha accompagnato sono stati ricevuti dal vicepresidente della Repubblica, Salvador Valdés Mesa, dal Primo Ministro, Manuel Marrero Cruz, e dal segretario dell’Organizzazione del Comitato Centrale, Roberto Morales Ojeda, tutti membri del Burò Politico.
Il periplo, realizzato dal 16 al 27 novembre, è stato essenziale per rinforzare i vincoli di cooperazione e rispetto reciproci tra l’Isola grande delle Antille e le nazioni visitate, ed ha compreso nuovi incontri con la storia e momenti molto emozionanti, come quello dell’inaugurazione a Mosca del Monumento dedicato al Comandante in Capo Fidel Castro Ruz.
Il Capo di Stato ha definito positivi e al disopra delle aspettative questi giorni di lavoro nell’arena internazionale, nei quali sono nati accordi e se ne sono rinforzati altri, tutti con benefici per le parti implicate e con un positivo impatto per l’economia dell’Isola, in ambiti come l’energia alternativa, la biotecnologia, la salute, le comunicazioni e l’industria, tra l’altro.
Cuba, animata da una filosofia che difende il multilateralismo e il diritto di ogni popolo d’eleggere il proprio cammino di sviluppo, è andata al di là delle sue frontiere in questi giorni, per esplorare spazi d’interesse comune, per prendere quello che può aiutare lo sviluppo della sua società e mostrare ai suoi anfitrioni le potenzialità di una piccola nazione che, anche se assediata, può fare dei grandi salti.