Più di 5 milioni di elettori hanno espresso il loro voto alle elezioni

Alle cinque di domenica pomeriggio, 5 milioni e 332.591 elettori hanno votato per le elezioni dei delegati alle Assemblee municipali del Potere Popolare, pari al 63,85% del totale degli elettori iscritti nelle liste elettorali.

All’inizio della giornata, Alina Balseiro Gutierrez, presidente del Consiglio Nazionale Elettorale (CEN), ha dichiarato che si sta lavorando a una lista di base di otto milioni e 351.311 elettori, che sono chiamati a esercitare il loro diritto di votare personalmente, liberamente e segretamente per chi ritengono più capace di rappresentare la comunità.

Dennis Juego Hidalgo, membro del Consiglio Nazionale Elettorale (CEN), ha fatto riferimento all’introduzione di processi informatizzati, sviluppati da giovani legati all’Università di Scienze Informatiche.

Ha sottolineato che queste piattaforme offrono la possibilità di un monitoraggio in tempo reale, che contribuisce alla trasparenza e alla qualità delle informazioni.

Buedo Hidalgo ha sottolineato che ci sono reali possibilità di un ballottaggio nelle circoscrizioni con più di due delegati e dove nessuno dei due delegati ha più della metà dei voti validi espressi.

Dei 12.427 collegi elettorali approvati, circa 1.567 hanno presentato da due a sette proposte, con un massimo di otto, e in caso di secondo turno si sarebbe tenuto domenica 4 dicembre, ha chiarito.

Secondo le informazioni fornite di recente dalla CNE dei 44931 incontri previsti, se ne sono tenuti 44.929, ai quali hanno partecipato più di 6609000 elettori (il 72,64% del totale degli elettori registrati) e sono stati nominati 26.746 candidati.


Dati preliminari della votazione: Schede valide 89,11 % ; in bianco 5,22 % ; annullate il 5,67 %

 

30.11 – La presidente del Consiglio Elettorale Nazionale, Alina Balseiro Gutiérrez, dopo la giornata elettorale di domenica 27, ha informato che 11502 circoscrizioni in Cuba, nella prima tornata hanno scelto il loro prossimo delegato, mentre 925 realizzeranno una seconda votazione il prossimo 4 dicembre.

In una conferenza stampa ha dettagliato che 5728220 cubani hanno votato per eleggere i loro delegati alle assemblee municipali del Potere Popolare, cioè il 68,58 % del totale elettorale, che dimostra l’appoggio del popolo ai suoi rappresentanti.

Poi ha precisato che le schede valide sono state 89,11 %, in bianco il 5,22 % , e le annullate il 5,67 %.

Degli 11 502 delegati eletti il 50,93 % è stato riconfermato e tra gli altri dati risalta che del totale il 43,87 % sono donne – erano il 44,69 % delle nomine– e il 12,52 % sono minori di 35 anni.

Balseiro Gutiérrez ha insistito che questi sono i risultati preliminari.

I definitivi s’informeranno in 48-72 ore, perché è necessario precisare le inclusioni e i nuovi elettori, in dipendenza del luogo di residenza.

Poi ha segnalato che la giornata elettorale di domenica 27 è trascorsa in forma tranquilla, ha riconosciuto il lavoro realizzato delle autorità elettorali ed ha sottolineato che la parte informativa si è svolta bene tra i territori, che hanno lavorato con maggiore celerità. Poi ha risaltato le province di Granma, Artemisa, Isola della Gioventù e Guantánamo.


Cuba: Le elezioni municipali sanciscono la stabilità politica dell’isola

 

01.12 – I cubani hanno esercitato il loro diritto di voto nelle elezioni dei delegati alle Assemblee municipali del Potere Popolare, un processo elettorale che sancisce il mantenimento della stabilità politica e sociale di Cuba, al di là dell’asfissia economica con cui l’imperialismo cerca di seminare il malcontento.

Nonostante i tentativi di creare disordini, 24000 seggi elettorali hanno aperto le porte ai cittadini per decidere chi governerà in ogni distretto. Quasi 6 milioni di cubani hanno esercitato il loro diritto costituzionale in un’atmosfera che i funzionari hanno descritto come “calma, organizzata, disciplinata e rispettosa della legge”.

La stampa occidentale – che già giorni prima aveva titolato prevedendo una bassa affluenza alle urne – ha cercato di ingigantire il dato dell’astensione, sottolineando che si trattava dell’affluenza più bassa (68,58%) dal trionfo della Rivoluzione.

I media spagnoli, situati nell’ambiente della stampa che si considera di sinistra ma che tende a osservare le “carenze democratiche” dei Paesi legati al socialismo, non sono rimasti indietro nello sforzo di sottolineare il dato dell’astensione. Per un Paese abituato a un’alta affluenza alle urne come Cuba, il 68,5% potrebbe sembrare basso. Per dare qualche riferimento, in Spagna, nelle ultime elezioni generali del 2019, l’affluenza alle urne è stata del 75% in aprile e, nella sua ripetizione mesi dopo, del 66%. Le elezioni precedenti erano state del 68% nel 2011 e del 69% nel 2016.

La stampa progressista spagnola ha cercato di concentrarsi sull’astensione alle elezioni che ha raggiunto il 68%. Per dare un riferimento, l’affluenza alle elezioni generali del 10N 2019 (quelle che hanno permesso l’attuale governo di coalizione) è stata del 66%.

Questa cifra si riferisce alle elezioni generali, a livello nazionale e con l’immensa spesa economica per le campagne che i partiti possono permettersi nel nostro Paese. Alle ultime elezioni comunali in Spagna, nel 2019, ha raggiunto il 65%.

È sorprendente che in altri Paesi – dove la loro totalità democratica non è mai messa in discussione -, come nel caso del punto di riferimento progressista, gli Stati Uniti, l’affluenza più alta degli ultimi cento anni sia stata proprio l’ultima, nel 2020. Con l’aggiunta della polemica mediatica tra Trump e Biden, l’affluenza alle urne negli Stati Uniti ha raggiunto uno straordinario 65,7%.

Dissidenti e oppositori hanno valutato negativamente queste cifre dall’esterno dell’isola, aggiungendo alla campagna di discredito del governo cubano, enfatizzata sui social network e nei media tradizionali.

“Il fatto che stiamo facendo questo dimostra che Cuba continua il suo cammino senza fermarsi”, ha dichiarato il Presidente della Repubblica di Cuba, Miguel Díaz-Canel Bermúdez. È un dovere dei cittadini votare”, ha aggiunto Díaz-Canel, “non si possono voltare le spalle a chi rappresenterà il popolo in tutti i nostri processi”. È anche per avvalersi di un diritto che ci è stato concesso dalla Costituzione della Repubblica”.

Le elezioni municipali sono il primo passo verso il rinnovo dell’Assemblea Nazionale del Potere Popolare, che si terrà all’inizio del prossimo anno, dove verrà eletto il nuovo presidente cubano per il periodo 2023-2028.

Carlos Magariño Rojas

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