MINREX: “L’impegno di Cuba nel contrastare il terrorismo internazionale è indiscutibile”

Claudia Fonseca Sosa

Cuba e USA hanno recentemente concordato all’Avana sull’importanza della cooperazione nella lotta contro il terrorismo e hanno concordato di continuare a tenere incontri tecnici bilaterali per affrontare questi temi.

Secondo la nota ufficiale pubblicata, le autorità di entrambi i paesi hanno dialogato su come affrontare diverse manifestazioni del terrorismo, tra cui il sequestro di aerei e imbarcazioni marittime e l’uso di reti digitali per scopi violenti.

La delegazione cubana era composta da rappresentanti dei Ministeri dell’Interno e degli Affari Esteri, nonché della Procura Generale e della Dogana Generale della Repubblica.

Da parte USA hanno partecipato funzionari dei Dipartimenti di Giustizia, Stato, Sicurezza Interna e dell’Ambasciata a Cuba.

Cubadebate ha conversato in esclusiva con Inés Fors Fernández, direttrice per i Temi Bilaterali della Direzione Generale USA del Ministero degli Affari Esteri, che ha sottolineato l’importanza di questi interscambi con Washington ed ha ratificato che “l’impegno di Cuba per affrontare il terrorismo internazionale è indiscutibile”.

Il 27 e 28 aprile si è svolto all’Avana il IV Incontro Tecnico tra Cuba e USA per la cooperazione nella lotta al terrorismo. Quali sono gli antecedenti di questo incontro e quali risultati sono stati ottenuti?

—Questo interscambio fa parte del meccanismo di Dialogo tra Cuba e gli USA nell’ambito dell’applicazione e rispetto della Legge, stabilito dal novembre 2015; così come del Memorandum d’Intesa che, sulla stessa questione, entrambi i paesi hanno firmato il 16 gennaio 2017.

“In questa occasione, la quarta dall’inizio della cooperazione bilaterale su questo tema, le delegazioni si sono confrontate sulle attuali tendenze e minacce del terrorismo internazionale e sull’incidenza di questo fenomeno nella regione; le esperienze di entrambi i paesi nella lotta al terrorismo; e la legislazione nazionale associata a tale reato transnazionale.

“Anche il sequestro di aerei e imbarcazioni ha fatto parte dell’ordine del giorno. Cuba ha ribadito le ripercussioni negative che atti illegali di questa natura hanno sulla sicurezza di entrambi i paesi. Allo stesso modo, l’ingiusta e arbitraria classificazione di Cuba come paese sponsor del terrorismo è stata considerata dalla rappresentanza cubana come un ostacolo alla cooperazione pratica, professionale e reciproca.

“In termini generali, le delegazioni di entrambi i paesi hanno ratificato la loro disposizione a continuare la cooperazione nella lotta contro il terrorismo, includendo lo scambio di informazioni, prove, esperienze e buone pratiche a favore della sicurezza nazionale di Cuba e USA.

“L’organizzazione dell’incontro ha convalidato l’impegno del Governo cubano nella lotta contro il terrorismo e la sua disposizione a fare i passi necessari per affrontare gli autori di azioni terroristiche”.

Perché la cooperazione internazionale in materia di terrorismo è importante per Cuba?

—Cuba è stato un paese vittima di più di 700 atti di terrorismo internazionale, per lo più organizzati, finanziati ed eseguiti dal governo USA o da individui e organizzazioni che ricevono rifugio o agiscono impunemente in quel territorio. Questi atti sono costati la vita a 3478 persone e ne hanno rese invalide altre 2099 dal trionfo della Rivoluzione cubana.

“L’impatto di questo flagello non ha escluso nessuna sfera della vita economica e sociale del nostro Paese. Le cifre dei danni economici derivanti da atti di sabotaggio ai nostri raccolti di zucchero, produzione porcina, del tabacco e strutture varie sono milionarie.

“È impossibile dimenticare i numerosi progetti che sono stati generati, negli USA, per abbattere aerei civili cubani tra il 1974 e il 1979; l’esplosione in volo dell’aereo Cubana de Aviación con 73 persone a bordo; gli oltre 600 piani di attentato contro il Comandante in Capo Fidel Castro; gli attentati con bombe in hotel, centri commerciali e ricreativi dell’Avana tra il 1997 e il 1998; i sequestri di imbarcazioni e aerei avvenuti tra il 1959 e il 2001, dirottati, quasi senza eccezione, verso gli USA, solo per citare alcuni esempi.

“La situazione sopra descritta non ha fatto altro che rafforzare l’impegno di Cuba nella lotta al terrorismo, in tutte le sue forme e manifestazioni.

“La ferma disposizione di Cuba di cooperare per prevenire e reprimere gli atti di terrorismo è sancita dalla nostra Costituzione.

“A livello internazionale, Cuba fa parte delle 19 convenzioni internazionali relative al terrorismo e rispetta rigorosamente gli obblighi derivanti da sei risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Nazionale delle Nazioni Unite.

“Cuba non ha mai partecipato all’organizzazione,  finanziamento o esecuzione di atti terroristici contro alcun paese; non ha mai sostenuto e non sosterrà mai atti di terrorismo internazionale, e il territorio di Cuba non è mai stato utilizzato, né sarà mai utilizzato, per organizzare, finanziare o compiere atti terroristici contro alcun paese.

“Sfortunatamente, il terrorismo continua ad essere uno strumento infame per alcuni settori degli USA nella loro guerra contro Cuba. Lo dimostra l’attentato contro la nostra Ambasciata a Washington nell’aprile 2020 e, successivamente, contro la nostra Ambasciata in Francia, nonché dai continui suggerimenti che a Cuba vengano commessi atti violenti, tutto ciò l’ abbiamo denunciato”.

Come interpreta i tentativi dei congressisti statunitensi di origine cubana di approvare una legislazione che subordini l’esclusione di Cuba dalla lista dei paesi terroristi alle disposizioni della legge Helms-Burton?

—Non c’è ragione per l’inclusione di Cuba in questa lista, che è arbitraria e unilaterale, che non ha legittimità o riconoscimento in nessun organismo multilaterale.

“L’impegno di Cuba nel contrastare il terrorismo internazionale è indiscutibile. Il governo USA lo sa, in particolare coloro che hanno, in quel paese, la responsabilità primaria di affrontare il terrorismo.

“In effetti, nei contesti più complessi dal punto di vista bilaterale, Cuba ha espresso al governo USA la sua disponibilità a lavorare insieme per combattere questo flagello.

“Esperti USA in sicurezza nazionale hanno confermato che non ci sono prove che Cuba sostenga il terrorismo e che Cuba può essere un partner importante nella regione nell’affrontare questi fenomeni.

“La presenza di Cuba in quella lista è un’azione di coercizione politica ed economica, che disconosce la genuina e onesta volontà di affrontare il pericolo che il terrorismo comporta”.


Minrex: “El compromiso de Cuba con el enfrentamiento al terrorismo internacional es incuestionable”

Por: Claudia Fonseca Sosa

Cuba y Estados Unidos coincidieron recientemente en La Habana sobre la importancia de la cooperación en el enfrentamiento al terrorismo, y acordaron continuar realizando encuentros técnicos bilaterales para abordar estos temas.

De acuerdo con la nota oficial publicada, autoridades de ambos países dialogaron sobre cómo hacer frente a distintas manifestaciones del terrorismo, incluido el secuestro de aeronaves y embarcaciones marítimas, y el empleo de redes digitales con fines violentos.

La delegación cubana estuvo integrada por representantes de los ministerios del Interior y Relaciones Exteriores, así como la Fiscalía General de la República y la Aduana General de la República.

Por la parte estadounidense, participaron funcionarios de los departamentos de Justicia, Estado, Seguridad Interna y la Embajada en Cuba.

Cubadebate conversó en exclusiva con Inés Fors Fernández, directora de Temas Bilaterales de la Dirección General de EE.UU. del Ministerio de Relaciones Exteriores, quien destacó la importancia de estos intercambios con Washington y ratificó que “el compromiso de Cuba con el enfrentamiento al terrorismo internacional es incuestionable”.

Los días 27 y 28 de abril sesionó en La Habana el IV Encuentro Técnico entre Cuba y Estados Unidos para la cooperación en materia de enfrentamiento al terrorismo. ¿Cuáles son los antecedentes de este encuentro y qué resultados se obtuvieron?

—Este intercambio forma parte del mecanismo de Diálogo entre Cuba y Estados Unidos en el ámbito de aplicación y cumplimiento de la Ley, establecido desde noviembre de 2015; así como del Memorando de Entendimiento que sobre la misma materia suscribieron ambos países el 16 de enero de 2017.

“En esta ocasión, la cuarta desde el inicio de la cooperación bilateral en este tema, las delegaciones intercambiaron sobre las actuales tendencias y amenazas del terrorismo internacional y la incidencia de este fenómeno en la región; las experiencias de uno y otro país en el enfrentamiento al terrorismo; y la legislación nacional asociada a ese delito trasnacional.

“El secuestro a aeronaves y embarcaciones formó igualmente parte de la agenda. Cuba reiteró las repercusiones negativas que para la seguridad de ambos países tienen actos ilícitos de esta naturaleza. De igual manera, la injusta y arbitraria calificación de Cuba como país patrocinador del terrorismo fue considerada por la representación cubana como un obstáculo para una cooperación práctica, profesional y recíproca.

“En términos generales, las delegaciones de ambos países ratificaron la disposición a continuar la cooperación en el enfrentamiento al terrorismo incluyendo el intercambio de información, evidencias, experiencias y buenas prácticas en favor de la seguridad nacional de Cuba y Estados Unidos.

“La organización del encuentro validó el compromiso del Gobierno cubano en la lucha contra el terrorismo y de su disposición a dar todos los pasos que sean necesarios para enfrentar a los perpetradores de acciones terroristas”.

¿Por qué es importante para Cuba la cooperación internacional en materia de terrorismo?

—Cuba ha sido un país víctima de más de 700 actos de terrorismo internacional, en su mayoría organizados, financiados y ejecutados por el gobierno de EE.UU. o por individuos y organizaciones que reciben refugio o actúan con impunidad en ese territorio. Esos actos le han costado la vida a 3 478 personas e incapacitado a otras 2099 desde el triunfo de la Revolución Cubana.

“El impacto de este flagelo no ha excluido ninguna esfera de la vida económica y social de nuestro país. Son millonarias las cifras de daños económicos derivados de los actos de sabotaje a nuestras zafras azucareras, producciones porcinas, tabacaleras e instalaciones diversas.

“Resulta imposible olvidar los numerosos proyectos que se generaron en los Estados Unidos para derribar aviones cubanos civiles entre 1974 y 1979; la explosión en pleno vuelo del avión de Cubana de Aviación con 73 personas a bordo; los más de 600 planes de atentado contra el Comandante en Jefe Fidel Castro; los atentados con bombas en hoteles, centros comerciales y recreativos en La Habana entre 1997 y 1998; los secuestros a embarcaciones y aeronaves ocurridos entre 1959 y el 2001, desviados, casi sin excepción, a EE.UU. Esto por solo citar algunos ejemplos.

“La situación antes descrita no ha hecho más que reforzar el compromiso de Cuba con la lucha contra el terrorismo, en todas sus formas y manifestaciones.

“La firme disposición de Cuba a cooperar para prevenir y reprimir los actos de terrorismo está refrendada en nuestra Constitución.

“A nivel internacional, Cuba es parte de los 19 convenios internacionales relativos al terrorismo y cumple estrictamente con las obligaciones derivadas de seis resoluciones del Consejo de Seguridad Nacional de las Naciones Unidas.

“Cuba jamás ha participado en la organización, financiamiento o ejecución de actos terroristas contra país alguno; nunca ha apoyado ni apoyará actos de terrorismo internacional, y el territorio de Cuba nunca se ha utilizado, ni se utilizará jamás, para organizar, financiar o ejecutar actos terroristas contra ningún país.

“Lamentablemente, el terrorismo continúa siendo un instrumento infame para algunos sectores en Estados Unidos en su guerra contra Cuba. Así lo demuestra el atentado contra nuestra Embajada en Washington en abril de 2020 y, posteriormente, contra nuestra Embajada en Francia, así como las constantes insinuaciones a que se cometan actos violentos en Cuba, todo lo cual hemos denunciado”.

¿Cómo interpreta los intentos de congresistas estadounidenses de origen cubano de aprobar una legislación que subordine la exclusión de Cuba de la lista de países terroristas a lo preceptuado en la ley Helms-Burton?

—No hay razón para la inclusión de Cuba en esta lista, que es arbitraria y unilateral, que no cuenta con legitimidad o reconocimiento en órgano multilateral alguno.

“El compromiso de Cuba con el enfrentamiento al terrorismo internacional es incuestionable. Eso lo sabe el gobierno de EE.UU., en particular quienes tienen en ese país la responsabilidad fundamental de enfrentar el terrorismo.

“De hecho, en los contextos más complejos desde el punto de vista bilateral, Cuba ha planteado al gobierno estadounidense su disposición a trabajar de conjunto para combatir este flagelo.

“Expertos estadounidenses en seguridad nacional han confirmado que no hay evidencia de que Cuba apoye el terrorismo, y que Cuba puede ser un socio importante en la región en el enfrentamiento a estos fenómenos.

“La presencia de Cuba en esa lista es una acción de coerción política y económica, que desconoce la genuina y honesta voluntad de enfrentar el peligro que entraña el terrorismo”.

Share Button

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.