Bioterrorismo, la fame come arma di guerra

L’Isola grande delle Antille è stata vittima di questo flagello per molti decenni e lo ha combattuto in ogni spazio, forum o tribuna dove s’è presentata l’occasione

Era l’anno 1996. La strategia creata dal Governo Rivoluzionario per affrontare la crisi economica provocata dalla caduta del campo socialista e l’intensificazione del blocco degli USA cominciava a dare appena i suoi primi risultati.  Gli sforzi maggiori riguardavano il settore dell’agricoltura.

Era vitale portare gli alimenti necessari alla tavola dei cubani e si lavorava duro. In alcuni settori produttivi si ottenevano saldi progressivi ma negli uffici di Langley, in Virginia, la CIA preparava un colpo per impedirlo.

Il 21 ottobre del 1996, alle 10.08, un’ aereo per fumigazioni modello S2R, con matricola N-3093M, iscritta nel registro degli aerei  civili degli USA , operato dal Dipartimento di Stato di questo paese, volava sulle terre cubane da nord a sud, spruzzando in maniera intermittente sostanze sconosciute.

Poco tempo dopo si seppe che l’aereo lanciava sui campi cubani una temibile plaga, mai riportata prima nell’isola: il Thrips Palmi Karay Si trattava di un insetto molto resistente agli insetticidi, che si moltiplica rapidamente e  provoca in poco tempo grandi danni alle coltivazioni.

L’attacco danneggiò le semine di fagioli, fagiolini, cetrioli, melanzane e altre coltivazioni; il danno sulle patate fu enorme nel momento in cui il paese realizzava forti produzioni per cavalleria, le più alte in molti anni.

L’obiettivo  era ben chiaro, generare la fame per portare il popolo alla disperazione e alla sconfitta.

Un documento ufficiale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) (A/52/128), presentato da Cuba, il 5 maggio 1997, spiegava in dettaglio l’incidente del sorvolo dell’aereo USA ed i risultati delle indagini realizzate che dimostravano l’introduzione della plaga come un’azione di  bioterrorismo.

Non era la prima volta che si praticava l’uso di mezzi  biologici in azioni terroriste contro il nostro paese.

Dal 1959 il popolo cubano aveva sofferto innumerevoli attacchi alla salute delle persone, all’industria nazionale e all’agricoltura .

L’acaro del riso, la broca del caffè, la muffa azzurra del tabacco, la febbre porcina africana, il dengue emorragico… provocarono enormi danni e dolore alla popolazione e descrivono con esattezza la natura della guerra contro Cuba.

Nel  1979, il quotidiano  The Washington Post aveva informato che la CIA aveva un programma contro l’agricoltura cubana, e che dal  1962 si fabbricavano agenti per questi fini.

L’Isola grande delle Antille è stata vittima di questo flagello per decenni e lo ha combattuto in ogni spazio, forum e tribuna in cui c’era l’occasione di farlo.

Questo fronte di guerra non è altro che un’ulteriore evidenza dell’infamia  che significa che gli Stati Uniti, i veri promotori dei genocidi e dei metodi terroristi, che mantengono Cuba nella loro conveniente «lista dei paesi che patrocinano il terrorismo».

Alcune azioni di bioterrorismo promosse dal Governo USA contro il popolo  cubano:

 1961-1962: La CIA sviluppa un piano per inabilitare i lavoratori dello zucchero durante il raccolto delle canne, usando mezzi chimici.

1962: La malattia di Newcastle provoca la morte di più del 80%   della massa avicola.

1972: La febbre porcina africana devasta la massa di questi animali.

1979-1981: Quattro plaghe distruttive attaccano persone e coltivazioni: la congiuntivite emorragica, il dengue, la rossa della   canna da zucchero e la muffa azzurra del tabacco.

1980: Seconda epidemia della febbre porcina africana.

1981: La pseudo dermatosi nodulare bovina colpisce questi  animali.

1981: Una malattia fortemente contagiosa, la mimilitis ulcerativa,  provoca gravi danni ai bovini.

1993: Si scopre la malattia emorragica virale del coniglio.

 

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