Cuba pubblica un rapporto sui danni causati dal blocco USA

Il Ministero degli Affari Esteri cubano ha annunciato la pubblicazione sul suo sito ufficiale del rapporto sui danni causati al Paese dall’assedio USA.

Il progetto di risoluzione intitolato “Necessità di porre fine al blocco economico, commerciale e finanziario imposto dagli Stati Uniti d’America contro Cuba” sarà sottoposto all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per essere esaminato l’1 e il 2 novembre.

Presentando il documento in una conferenza stampa il giorno precedente, il ministro degli Esteri Bruno Rodríguez ha definito l’assedio unilaterale come un genocidio e ha denunciato le perdite causate all’isola, che superano il miliardo di dollari.

Ha precisato che i danni causati dalla misura rappresentano una perdita di oltre 405 milioni di dollari al mese, il che significa un milione di dollari ogni due ore.

Secondo le stime, ha spiegato, il Prodotto Interno Lordo della nazione caraibica sarebbe potuto crescere di circa il 9,0% nel 2022, se non fosse stato per la politica statunitense.

Se calcoliamo i danni causati dal blocco negli ultimi 60 anni, basandoci sul valore dell’oro, ammontano a mille miliardi e 337 miliardi di dollari, una cifra incommensurabile per qualsiasi economia del mondo, ha detto.

Il blocco contro Cuba ha un impatto letale con danni economici diretti e indiretti e cerca di privare il Paese delle entrate finanziarie indispensabili per l’acquisto di cibo, tecnologia e forniture, oltre a causare perdite al turismo, ha sottolineato. Nell’ambito di questa politica, il governo statunitense ha applicato, tra gennaio 2021 e febbraio 2023, 909 azioni discriminatorie di cancellazione di contratti e servizi da parte di banche straniere.

Nel momento più critico della pandemia di Covid-19 sull’isola, Washington ha stretto l’assedio economico, commerciale e finanziario, un’azione che il massimo rappresentante della diplomazia cubana ha descritto come un atto crudele e genocida.

Fonte: Prensa Latina

Traduzione: italiacuba.it

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