Guantanamo: 30 prigionieri ancora detenuti nel carcere illegale USA

Rodríguez Parrilla ha chiesto al governo statunitense di chiudere la prigione, aperta 22 anni fa, e di restituire a Cuba il territorio occupato illegalmente.

Il membro dell’Ufficio Politico e Ministro degli Affari Esteri di Cuba, Bruno Rodríguez Parrilla, ha denunciato il 13 gennaio che 30 prigionieri sono ancora detenuti arbitrariamente a Guantánamo.

Il ministro degli Esteri cubano ha fatto riferimento al centro penitenziario situato nella base navale statunitense illegale dal 1903 nella provincia più orientale di Cuba.

Ha inoltre denunciato, tramite il social network X, che i prigionieri sono detenuti “senza processo né giusto processo”, mentre sono anche vittime di torture e trattamenti degradanti che violano i diritti umani.

Rodríguez Parrilla ha chiesto al governo statunitense di chiudere la prigione, aperta 22 anni fa, e di restituire a Cuba il territorio occupato illegalmente.

Fonte: https://www.granma.cu

Traduzione: www.italiacuba.it


GUANTANAMO: 22 ANNI DI TORTURE, ORRORE E IMPUNITA’

 

Quest’anno ricorrono 22 anni dalla creazione della famigerata prigione di Guantánamo nel territorio illegalmente occupato dagli Stati Uniti a Cuba.

Lungi dall’essere un simbolo di democrazia, la Casa Bianca è diventata l’emblema della violazione dei diritti umani; Per questo motivo, 22 anni dopo, questo gruppo di attivisti (nella foto) continua a denunciare l’esistenza e il funzionamento della famigerata prigione di Guantánamo.

Un territorio occupato illegalmente dagli Stati Uniti a Cuba, ma che funge da centro di tortura e orrore.

Dal 2002, più di 779 persone sono passate per queste strutture. Con la giustificazione della presunta “Guerra al terrorismo” e poi con il pretesto della Sicurezza Nazionale, il governo degli Stati Uniti pratica la morte, la tortura e il terrorismo di stato.

Una scena sulla quale i media aziendali preferiscono tacere.

Gli analisti pongono la seguente domanda: cosa ci si può aspettare da un governo e da un’amministrazione che finanzia e sostiene apertamente il genocidio e un nuovo interventismo bellico?

Questa volta nello Yemen, uno dei paesi più poveri della terra. In questo senso Guantánamo, la tortura, i suoi abusi e la sua terribile storia diventano solo uno degli aspetti di come gli Stati Uniti intendono ignorare l’esistenza dei diritti umani e del diritto internazionale.

Fonte: HispanTV – Articolo di Marcelo Ali Sánchez

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