Discorso del Vicepresidente della Repubblica di Cuba, Salvador Valdés Mesa

Discorso del Vicepresidente della Repubblica di Cuba, Salvador Valdés Mesa, nel XIX Vertice dei Capi di Stato e di Governo del Movimento dei Paesi Non Allineati, a  Kampala, Uganda, il 19 gennaio del 2024.

Stimato Presidente Yoweri Museveni:

Stimati Capi di Stato, di Governo e altri capi di delegazione:

Stimati invitati:

È un grande onore e privilegio partecipare a questo importante incontro nel continente africano, la terra dei nostri antenati. L’Africa è parte della stessa essenza della nostra Patria e della cubania.

Nell’ anno del 50º anniversario dello stabilimento delle nostre relazioni bilaterali, ci onora visitare la fraterna Uganda e reiterare gli storici vincoli d’amicizia e cooperazione che ci legano.

Arriviamo a questo XIX Vertice dopo sei decenni di sforzi congiunti per preservare l’unità del Movimento dei Paesi non Allineati, sfidando enormi pressioni esterne per dividerlo e debilitarlo.

Siamo il principale forum di concertazione politica dei paesi del Sud in difesa della pace, l’indipendenza e lo sviluppo di nostri popoli.

La diversità che ci distingue è la nostra forza. Ci permette d’incontrare consenso tra i nostri diversi punti di vista, basato nei principi e nei valori che condividiamo.

Il Movimento dei Paesi Non Allineati ha guidato la difesa di molteplici cause giuste nel mondo, tra le quali la lotta contro il colonialismo, il neocolonialismo, il fascismo, il razzismo e il apartheid.

È stato il nostro Movimento il promotore di iniziative trascendentali a favore dello  sviluppo, come la meta di un Nuovo Ordine Economico Internazionale.

Ha alzato la voce in innumerevoli occasioni contro le aggressioni, la guerra e l’imposizione di ingiuste sanzioni e misure coercitive unilaterali contro i nostri paesi.

Oggi, di fronte a sfide mondiali, è imperativo mantenere unite le nostre forze, coordinare posizioni e far sì che la nostra voce si ascolti in difesa delle aspirazioni e dei giusti reclami dei nostri popoli.

Cuba, nella sua condizione di Presidente del G-77  più Cina, è impegnata a fomentare l’unità, la solidarietà e la cooperazione tra i paesi del Sud.

Le nostre azioni coordinate sono una necessità improrogabile di fronte al prevalente ordine internazionale, profondamente ingiusto, escludente e discriminatorio verso i nostri popoli.

Reiteriamo la nostra ferma condanna all’applicazione di misure coercitive unilaterali che s’impongono contro vari Stati membri del nostro Movimento.

Cuba reitera il suo appoggio al diritto all’autodeterminazione del popolo del Sahara Occidentale.

Esprimiamo anche l’assoluto appoggio all’esercizio di autodeterminazione e indipendenza da parte di Puerto Rico.

Eccellenze:

Dal 7 ottobre dell’anno scorso siamo testimoni di una delle azioni di genocidio più cruente che ricorda la storia. Con impunità e ripugnante brutalità, Israele ha sottoposto il popolo palestinese a un castigo collettivo che è costato già la vita di almeno 20000 civili innocenti.

Come può l’Occidente, che si dice civile, giustificare l’assassinio di bambini e donne a Gaza, il bombardamento indiscriminato di scuole e ospedali, la privazione dell’accesso all’acqua e agli alimenti?

Ci dobbiamo chiedere, come fece il nostro leader storico Fidel Castro nel 1979 in un Vertice simile a questo, se non si tratta forse di una «prova indiscutibile del ruolo aggressivo dell’imperialismo e il tipo d’ordine e pace che desiderano per i nostri popoli».

Cuba propone che il MNOAL, conseguente con il suo appoggio storico al popolo palestinese, intraprenda senza attese le seguenti quattro azioni pratiche come contributo agli sforzi per fermare la barbarie attuale:

* Domandare in tutti gli spazi possibili l’immediato cessate il fuoco a
Gaza e nel resto dei territori palestinesi occupati.

* Appoggiare l’invio urgente alla Striscia di Gaza di una missione di protezione  internazionale, autorizzata dall’Assemblea Generale della     ONU, con il mandato di garantire la sicurezza e la protezione della     popolazione civile e facilitare la consegna di aiuti umanitari d’emergenza        includendo acqua e alimenti.

* Convocare una sessione riannodata del periodo straordinario di sessioni     d’emergenza dell’Assemblea Generale della ONU, nella quale il     Movimento proponga una risoluzione convocando con urgenza una     Conferenza di Pace con gli auspici delle Nazioni Unite, che permetta     di preservare i diritti  inalienabili del popolo palestinese,   includendo il suo diritto di disporre di uno Stato indipendente e     sovrano dentro le frontiere precedenti il 1967, con Gerusalemme    Orientale come capitale.

* Appoggiare il rapido ingresso dello Stato della Palestina come Stato  Membro pieno della ONU.

Eccellenze:

Ogni epoca storica presenta delle sfide e l’attuale ci presenta impegni decisivi per il futuro dell’umanità.

L’ordine globale vigente si caratterizza per molteplici crisi, un’alta polarizzazione social, crescenti asimmetrie, conflitti geopolitici e una marcata erosione del multilateralismo. Si continuano a perpetuare l’esclusione e l’iniquità.

L’architettura finanziaria internazionale, disegnata per i paesi più ricchi  per il loro beneficio, persiste come un ostacolo alle aspirazioni di sviluppo delle nostre nazioni.

Al ritmo attuale, nessuno degli obiettivi di Sviluppo Sostenibile accordati nell’Agenda 2030 potrà essere realizzato.

Come un paradosso, i bilanci militari raggiungono cifre esorbitanti senza precedenti.

Il cambio climatico minaccia la sopravvivenza della specie umana e i nostri paesi, quelli che contribuiscono di meno alla crisi ambientale sono i più vulnerabili al suo impatto.

Gli impegni finanziari dei paesi industrializzati, i principali responsabili della depredazione e del  surriscaldamento globale sono insufficienti.

Dal Sud, domandiamo un’urgente democratizzazione del sistema delle relazioni internazionali. Lo abbiamo dichiarato nel settembre scorso durante il Vertice del Gruppo dei 77 più la Cina,  che siamo stati onorati d’accogliere a L’Avana.

È possibile garantire un livello di vita degno, prospero e sostenibile per le grandi maggioranze del pianeta, sempre che si utilizzino con giustizia e equità le straordinarie capacità che esistono per generare ricchezza e benessere.

Solo la cooperazione e la solidarietà tra tutti i paesi saranno efficaci per affrontare le colossali sfide attuali e che verranno.

Non ci sono scuse perché i paesi più ricchi non rispettino il loro impegno di destinare almeno lo 0,7 % del prodotto nazionale lordo e l’aiuto ufficiale allo  sviluppo.

È una vergogna che le nazioni del sud debbano usare sino al 14% delle entrate per pagare interessi associati al debito estero e che i paesi meno sviluppati abbonare tassi d’interesse otto volte più alti di quelli dei paesi sviluppati.

Reitero l’impegno di Cuba con la cooperazione internazionale solidale, in particolare la cooperazione Sud-Sud, sulla base del rispetto mutuo, l’aiuto disinteressato e la complementarietà.

Nonostante le nostre risorse limitate e il brutale blocco che affrontiamo, manterremo la cooperazione con altri paesi necessitati, nella cornice delle nostre possibilità, seguendo il principio di condividere con modestia quello che abbiamo.

Stimati partecipanti:

La guerra economica di Washington contro Cuba non è cessata un solo giorno durante più di 60 anni.  Non c’è una sola famiglia cubana che sfugga ai suoi terribili effetti.

Si tratta del più prolungato, esteso e crudele sistema di misure coercitive unilaterali mai imposto contro alcuna nazione, disegnato per piegare per fame e disperazione tutto un popolo.

Il criminale e illegale blocco economico, commerciale e finanziario degli Stati Uniti contro Cuba raggiunge livelli inediti d’aggressività, e si rinforza in estremo come ostacolo fondamentale per i sogni di prosperità e sviluppo di più di 11 milioni di cubani.

In queste circostanze, apprezziamo maggiormente la ferma condanna del  Movimento Non Allineato a questa criminale politica.

In nome del nostro popolo, ringrazio anche i membri del Movimento per la loro protesta all’ingiustificata inclusione di Cuba nella spuria lista unilaterale degli  Stati patrocinatori del terrorismo.

Questa azione immorale e infondata del governo statunitense ha tagliato al massimo il flusso delle risorse finanziarie al paese. È un insulto alla verità e un’offesa ai cubani vittime di numerose azioni terroriste organizzate dal territorio degli USA nei decenni, includendo quello attuale.

Fratelli tutti:

Ringraziamo e ci complimentiamo con l’Azerbaigian per il suo ottimo lavoro al fronte del Movimento, in un periodo specialmente complesso, marcato dalla pandemia della COVID-19, che ha richiesto sforzi  addizionali.

Desideriamo il miglior successo all’Uganda nel disimpegno della sua presidenza, nel triennio 2024-2026, nel quale potrà  contare sempre con il pieno appoggio di Cuba. Abbiamo lottato insieme per giungere sino qui e abbiamo ottenuto vittorie trascendentali per le nostre nazioni.

Insieme dobbiamo continuare a sferrare la lotta necessaria per un futuro degno, giusto, prospero e sostentabile per i nostri popoli. In prima linea ci sarà sempre Cuba.

Non dobbiamo dimenticare le parole del Leader Storico della Rivoluzione Cubana quando, nel Vertice del nostro movimento, effettuato a Cartagena delle Indie, già 30 anni fa, ma che oggi hanno più vigenza che mai, precisò:

«Non siamo semplici spettatori. Questo mondo è anche il nostro mondo. Nessuno può sostituire la nostra azione unita e nessuno prenderà la parola per noi. Solo noi e solo uniti possiamo respingere l’ingiusto ordine politico ed economico mondiale che si pretende d’imporre ai nostri popoli.

Mille grazie.

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