La mancanza di prove sulla “sindrome dell’Avana” è “eloquente”

 ha informato il Congresso USA

Progreso Weekly

Un articolo pubblicato, questa settimana, sul New York Times riportava che “Il Comitato d’Intelligence della Camera dei Rappresentanti sta indagando su come le agenzie di spionaggio USA abbiano esaminato i casi della sindrome dell’Avana, una possibile sfida da parte del Congresso alle loro conclusioni sulle misteriose malattie.

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Il mondo necessita la lingua dell’amore e dell’amicizia

Solo così si potrebbe aspirare a un pianeta meno aggredito dallo stesso uomo e non dovremmo lamentare che il 20% della popolazione mondiale, cioè circa 1650 milioni di persone, in accordo con il PNUD, vivano in estrema povertà.

Si dice che ci sono più di 7000 lingue differenti. Almeno, questo lo riferisce la rivista Ethnologue, che situa l’inglese come quella che si parla con status ufficiale in 59 paesi.  La stessa fonte afferma che seguono il francese (29), l’arabo (27), lo spagnolo (20) e il portoghese in dieci nazioni.

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Come allora: «Quí non si arrende nessuno!»

Il 17 febbraio si sono compiuti 97 anni dalla nascita di Juan Almeida Bosque, un uomo di straordinaria fede nella vittoria, nell’amore per il popolo e sensibilità artistica.

Quel giorno di gennaio «in cui terminò l’ingiusto perché eravamo compagni» –in franca allusione al trionfo ottenuto nel 1959–, fu uno dei più felici per Juan Almeida Bosque, il Comandante della Rivoluzione che tanto amò Cuba, i cubani e l’arte.

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Venezuela, i golpisti e i loro amici

Fabrizio Casari

Il dottor Volker Turk risulterà all’intera umanità un perfetto sconosciuto. Ma, in virtù del suo incarico presso le Nazioni Unite, dove esercita in maniera molto discutibile e discussa il ruolo di Alto Commissario dell’Ufficio per la difesa dei diritti umani, ha deciso di rendersi meno anonimo. Come? Attaccando frontalmente il Venezuela, in esecuzione alle indicazioni provenienti da Washinton. Un percorso non nuovo sul quale già la signora Bachelet si era dedicata con ardore, impugnando il Sacro Graal dei Diritti Umani in Venezuela mentre taceva che, nel suo stesso Paese, Pinera dava ordine ai Carabineros di sparare proiettili di gomma negli occhi degli studenti che manifestavano contro il suo governo.

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L’educazione rivoluzionaria di José Martí

Nato il 28 gennaio 1853, José Martí è stato scrittore, giornalista, poeta, educatore. Ma è stato soprattutto un rivoluzionario che ha dedicato la sua vita a lottare per l’indipendenza del popolo cubano, il diritto alla libertà, all’educazione, al lavoro.

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Resistere nella battaglia digitale per il socialismo

Nell’epoca attuale, la competizione nelle reti socio-digitali, controllate dagli avversari del socialismo, si presenta come una sfida impari. Tuttavia, il nostro impegno per gli ideali socialisti e l’apprezzamento per la verità e l’etica ci danno una forza che supera di gran lunga i mercenari digitali del nemico. Nelle sagge e visionarie parole di Fidel Castro, siamo invitati ad affrontare questa battaglia con audacia, intelligenza e realismo. La rivoluzione, nella sua essenza più pura, implica il mantenimento della coerenza tra ciò che si predica e ciò che si pratica, senza cadere nella menzogna o violare i principi etici fondamentali.

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