Cuba e USA combatteranno insieme varie malattie

cuba-usa-flagsLe autorità sanitarie dei due paesi hanno firmato all’inizio di questa settimana   (13 giugno) un inedito memorandum d’intesa  per cooperare nella lotta alle malattie che colpiscono le due vicine nazioni e scambiare esperienze.


L’accordo firmato a Washington dal Dipartimento di Salute e Servizi Umani (SSH) statunitense e dal Ministero di Salute Pubblica cubano apre il cammino per coordinare azioni in un ampio ventaglio di temi come la sicurezza globale; malattie trasmissibili e non; investigazione, sviluppo e tecnologia dell’informazione.

Il sito ufficiale del SSH informa che i due paesi hanno interesse a scoprire e rispondere a malattie infettive emergenti come il dengue e la chikungunya, trasmesse dalle zanzare.  Condividono anche i problemi di una popolazione invecchiata e la necessità d’incontrare soluzioni a malattie neurodegenerative e altre non trasmissibili, includendo il cancro.

“Cuba dà importanti contributi alla scienza e alla salute, come dimostrano la sua partecipazione alla risposta all’Ebola in Africa occidentale e divenendo il primo paese che ha eliminato la trasmissione del VIH da madre a figlio, assicura un comunicato della segretaria di Salute nordamericana , Sylvia Mathews Burwell.

“Questa nuova collaborazione è un’opportunità storica per far sì che i due paesi si appoggino con la conoscenza e l’esperienza a beneficio dell’investigazione biomedica e la salute pubblica in generale”, ha precisato.

In un articolo pubblicato nel Huffington Post, la lotta al virus dello Zika è un altro dei punti  presenti nel  memorandum d’intesa firmato lunedì 13 durante la visita a Washington del ministro di Salute Pubblica cubano, Roberto Morales Ojeda.

Il capo dell’Ufficio dei Temi Globali del HHS, Jimmy Kolker, ha segnalato  che gli Stati Uniti potranno accedere alla più ampia esperienza cubana nella lotta alle malattie tropicale trasmesse della zanzara Aedes Aegypti.

L’Isola, ha segnalato Kolker, conta con uno dei centri che collaborano con l’Organizzazione Mondiale della Salute nella lotta contro il Dengue, una malattia simile allo Zika, la cui propagazione mondiale ha scatenato vari allarmi quest’anno.

“C’è  un valore epidemiologico  nella comunicazione  con Cuba”, ha detto il funzionario.

“Lo Zika  ha fatto pensare alla relazione che abbiamo  dovuta alla prossimità geografica e al possibile impatto del cambio climatico e nel fatto che alcune malattie che   si conoscevano solo nelle aree tropicali si siano diffuse in regioni continentali come gli Stati Uniti”.
L’accordo include la possibilità di scambi accademici e progetti d’investigazione congiunti.  Inoltre servirà da ombrellone per le attività specifiche che si vorranno sviluppare in futuro.

Il nuovo passo verso la normalità delle relazioni giunge dopo che L’Avana e Washington hanno realizzato intese in diversi temi, come la preservazione dell’ambiente, la posta, i voli regolari e altri temi che sono utili ai due popoli.

La persistenza del blocco però impedisce agli Stati Uniti di ricevere benefici dai passi avanti cubani in questo settore.

Per esempio, il Heberprot  potrebbe salvare dall’amputazione centinaia di migliaia di pazienti diabetici.  Il Nimotuzumab è un anticorpo monoclonale per trattare il cancro della testa e del collo avanzati.

Questi prodotti restano al di fuori della portata dei nordamericani, per via delle politiche vigenti.

Inoltre il blocco impedisce lo sviluppo della biotecnologa cubana non solo a detrimento della qualità di vita del popolo cubano, ma di molti altri paesi del mondo che ricevono aiuti solidali o lavorano in un modello di cooperazione sud- sud con i professionisti della salute dell’Isola.

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