Cuba e la cooperazione internazionale

Differenti definizioni di cooperazione per lo sviluppo sono disponibili nella letteratura esistente e nessuna è valida per ogni tempo e luogo.

È comune che ogni paese abbia una messa a fuoco e una sua definizione vincolata agli interessi delle sue relazioni internazionali in ambito bilaterale e multilaterale, con attori pubblici e privati.

Nel  caso cubano, la cooperazione  internazionale è una componente essenziale della politica estera della Rivoluzione ed ha come fondamenta i valori di solidarietà e umanesimo che la società cubana difende.

La stessa si realizza senza condizioni, con rispetto assoluto della sovranità, delle leggi nazionali, la cultura, la religione e l’autodeterminazione degli Stati, e si rifiuta il suo utilizzo come strumento politico d’ingerenza nei temi interni.

La cooperazione è anche uno spazio per lo scambio di conoscenza e per il beneficio reciproco delle nazioni in materia economica, in modo che, data la sua rilevanza, sia in questo aspetto che nel politico – dall’approvazione delle Linee di Politica Economica e Sociale del Partito e della Rivoluzione nel 6º Congresso del Partito –  resta riflesso con i principi da seguire di continuare a fomentare cooperazione nei prossimi anni.

Cuba ha offerto cooperazione a 186 paesi in circa 50 anni, con azioni all’estero e nel territorio nazionale.  La cooperazione offerta nei settori della salute, l’educazione e lo sport, ha ottenuto risultati  trascendentali.  Si ricordano come le prime azioni quelle realizzate dalle brigate mediche per assistere i popoli del Cile e dell’Algeria al principio degli anni ’60.

I risultati ottenuti negli sforzi dell’alfabetizzazione si notano nella cooperazione nel settore dell’educazione.

L’alfabetizzazione in Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Mozambico e Angola, con la decisiva partecipazione dei professionisti cubani, è una mostra della cooperazione offerta in questo settore.  Ugualmente è stata significativa la partecipazione dei professionisti dello sport, per elevare i livelli di partecipazione alle gare in più di 100 nazioni nello scenario dello sport mondiale.

Nel settore della salute, la cooperazione è la più significativa per il suo carattere umanitario sostenuto nella formazione di massa delle risorse umane, realizzata dalla Rivoluzione.

Dal 1998 si sono incrementate le azioni con il programma integrale di salute offerto a paesi centroamericani colpiti dall’uragano  Mitch, azioni estese in paesi dell America Latina, ei Caraibi, l’Africa e l’Asia.

È necessario segnalare l’operato della brigata medica Henry Reeve in questo sforzo, che ha assistito  paesi colpiti da disastri naturali o in emergenze sanitarie, spiccando nel 2015 con la sua presenza in Guinea Conakry, Liberia e Sierra Leone, paesi colpiti dall’epidemia del virus  Ebola,  azione che ha contribuito a liberare queste nazioni dell’Africa occidentale da questa malattia mortale.

Da un punto di vista economico, nel 2014 i servizi di salute all’estero hanno apportato circa 8000 milioni di CUC all’anno, poco più del 60% della vendita dei servizi.

Un’altra mostra di collaborazione è quella che si sviluppa nella formazione dei professionisti per i paesi in via di sviluppo e in particolare nei paesi dell’Africa, dell’America Latina e dei Caraibi

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