Il Presidente della Camera di Commercio statunitense vuole una nuova messa a fuoco delle relazioni con Cuba

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Thomas Donohue ha impartito una Conferenza Magistrale nell’Aula Magna dell’Università de L’Avana.

Dalia González Delgado – Ricardo López Hevia www.granma.cu

In un’Aula Magna `piena di studenti accademici e autorità il presidente  della Camera di Commercio degli Stati Uniti ha elogiato l’attuale processo che si sta realizzando nell’ economia cubana ed ha espresso il suo favore per un miglioramento delle relazioni tra i due paesi Thomas Donohue, in visita da tre giorni, ha offerto una  Conferenza Magistrale in questa emblematica sala dell’Università de L’ Avana.

“Io sono venuto a Cuba 15 anni fa ed ho parlato anche allora in questo edificio straordinario.  In quel momento dissi che era ora di aprire un nuovo capitolo nelle relazioni”, ha ricordato.

Negli ultimi due giorni  Donohue ha visitato la  Zona di Sviluppo del Porto di Mariel, le  cooperative non agricole  ed ha incontrato lavorator indipendenti.

“Ci sono molti buoni affari nei quali investire, ha assicurato e sul Porto di Mariel ha detto che potrebbe diventare il principale centro commerciale per la regione dei Carabi, ed ha segnalato l’importanza per i finanziatori stranieri della Legge d’Investimento Straniero approvata di recente in Cuba.

“Speriamo di partire con una visione più chiara delle riforme che si stanno realizzando,  per valutare la forma in cui il settore privato degli Stati Uniti potrebbe apportare il suo appoggio”, ha sostenuto.

Granma gli ha chiesto per quanto tempo rimarrà il blocco contro il quale si è pronunciata la maggioranza dei paesi del mondo e, sempre con più forza, anche il popolo degli USA, e Donohue ha risposto:“Dipende da quanto potremo comunicare”.

“La Camera di Commercio, ha aggiunto, ha difeso attivamente le relazioni commerciali degli imprenditori nordamericani. Siamo molto compiaciuti del fatto che i cubani che hanno parenti nell’Isola possano venire a visitarli e speriamo che altri statunitensi possano venire perchè ci pare che Cuba sia un grande luogo da visitare e per capire quante cose condividiamo e quanto posiamo realizzare insieme”.

“La nostra sede si trova proprio davanti alla Casa Bianca e confesso che io passo tutto il tempo a  guardare dalla finestra per vedere quello che stanno facendo”, ha scherzato. Anche se noi non siamo coinvolti nelle elezioni presidenziali, partecipiamo a molte  campagne elettorali nel Congresso.

In accordo con le informazioni del suo sito ufficiale, la Camera di Commercio è la più grande organizzazione nel settore degli affari degli USA e rappresenta gli interessi di 300.000  membri diretti e di più di tre milioni di membri indiretti, attraverso numerose camere e associazioni affiliate nel paese.

“Quando torneremo, spiegheremo ai nostri politici quello che abbiamo visto”, ha commentato  Donohue aggiungendo: “La Camera di Commercio pensa  che è ora d’eliminare le barriere politiche di lunga data.  È ora di una nuova messa a fuoco”, ed ha riconosciuto che gli atteggiamenti verso il blocco stanno cambiando negli Stati Uniti.

Donohue è venuto a Cuba accompagnato da Steve Van Andel, presidente della Giunta dei Direttori della Camera di Commercio e presidente della compagnia AMWAY; Marcel Smits, vicepresidente esecutivo e direttore finanziario della Corporazione Cargill e altri dirigenti e funzionari della Camera di Commercio, che hanno conversato con il ministro delle Relazioni estere, Bruno Rodríguez Parrilla, e con Rodrigo Malmierca, ministro del Commercio Estero e l’Investimento Straniero, con Donohue nell’Aula Magna.

La visita è avvenuta pochi giorni dopo che 40 influenti figure statunitensi hanno chiesto al loro presidente, Barack Obama, di rendere flessibili le politiche verso Cuba.

Esiste anche un nuovo contesto nell’opinione pubblica sul tema.

Una recente inchiesta del  Atlantic Council ha confermato che la maggioranza degli statunitensi – il 56% e il 63% in Florida – desiderano la normalizzazione delle relazioni tra i due paesi.

 

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