Cuba si oppone e condanna le misure coercitive contro i popoli

In occasione della III Edizione del Giorno contro le Sanzioni della Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Australe  (SADC), Cuba ha condannato le misure coercitive che violano il diritto internazionale dei diritti umani, imposte alla repubblica dello  Zimbabwe.

Nell’incontro realizzato nella residenza ufficiale della nazione africana a L’Avana, l’ambasciatore dello Zimbawe,  il Signor Ignatius Graham Mudzimba, ha segnalato che queste misure logorano la capacità del paese per rispondere agli impegni socio-economici come la pandemia della  COVID-19.

Inoltre ha chiesto l’eliminazione urgente e senza condizioni di queste sanzioni che ha definito «atroci», perchè «la nazione possa migliorare i mezzi di vita dei suoi cittadini e svilupparsi senza ostacoli».

Poi ha commentato che l’esistenza continuata di questo «ingiustificato castigo», ostacola  le aspirazioni della regione e il compimento dell’ Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Il comandante Victor Dreke, presidente dell’ Associazione d’Amicizia  Cuba-Africa, ha sottolineato che le sanzioni degli Stati Uniti e dell’Unione Europea danneggiano lo sviluppo dello  Zimbabwe e di altri paesi, e attentano contro «la libertà e la sovranità dei membri della  SADC e, per estensione, di tutta l’Africa».

Cristina López, specialista per l’Africa dell’Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli ha ratificato l’appoggio all’eliminazione del blocco che danneggia i diritti umani del popolo di questa nazione ed ha ricordato l’appoggio senza condizioni di questo paese fratello nell’esigenza dell’eliminazione delle sanzioni economiche e finanziarie imposte dagli USA  a Cuba.

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