Amministrazione Biden e cinico opportunismo della sua politica su Cuba

Jake Sullivan, il consigliere per la sicurezza nazionale del presidente USA, Joe Biden, ha detto domenica che “le circostanze sono cambiate” nella politica di Cuba dopo le proteste dell’11 luglio e, di conseguenza, gli USA stanno riconsiderando le loro opzioni.

Sullivan ha fatto queste dichiarazioni domenica durante un’intervista sulla CNN con il giornalista Fareed Zakaria, che gli ha chiesto della promessa elettorale di Biden di riavviare il disgelo con Cuba, cosa che non ha realizzato e che è osteggiata dall’elettorato statunitense più conservatore.

In risposta, Sullivan ha detto che le decisioni del presidente non sono guidate dalla politica elettorale.

“A Cuba, le cose sono cambiate un pò quest’anno. A luglio abbiamo visto alcune proteste sostanziali, le più significative da molto tempo, ha detto Sullivan.

“Così le circostanze sono cambiate, e questo richiede al presidente di valutare quale sia il miglior percorso per andare avanti e sostenere il popolo cubano”, ha aggiunto.

L’amministrazione Biden ha scommesso sull’inazione da prima dell’11 luglio, facendo il calcolo opportunistico che il picco della pandemia e la difficile situazione economica a Cuba avrebbero portato a un’esplosione sociale che avrebbe portato al rovesciamento del governo. Lontano dalle sue promesse elettorali di cambiare la politica verso Cuba, l’attuale occupante della Casa Bianca ha mantenuto intatte le 243 misure adottate da Trump per rafforzare il blocco contro la nazione caraibica.

Fonte: CUBADEBATE

Traduzione: italiacuba.it

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