Honduras riallaccia relazioni con il Vzla Bolivariano

Il 27 gennaio Xiomara Castro, la nuova Presidente dell’Honduras, è stata ufficialmente nominata capo di stato del paese centro americano, lo stesso giorno ha riallacciato le relazioni diplomatiche con il governo venezuelano di Nicolas Maduro.

Lo scorso 27 gennaio la nuova Presidente dell’Honduras Xiomara Castro ha ufficialmente iniziato la sua presidenza, appena ottenuta la carica di capo di stato ha deciso di riallacciare le relazioni diplomatiche con il legittimo governo del Venezuela di Nicolas Maduro disconoscendo la decisione del suo predecessore Juan Orlando Hernandez di riconoscere quale Presidente l’autoproclamato Juan Guaidò.

Xiomara Castro, moglie dell’ex Presidente Manuel Zelaya destituito nel 2009 da un colpo di stato sponsorizzato dagli Stati Uniti, succede al precedente Presidente Juan Orlando Hernandez accusato di traffico di droga che aveva vinto le ultime elezioni del 2017 in maniera non troppo trasparente. In quelle elezioni furono paventati brogli elettorali, infatti dopo l’inizio dello spoglio delle schede Juan Orlando Hernandez si trovava in seconda posizione ma dopo uno strano black out del sistema di conteggio delle schede, dopo un giorno, il risultato fu ribaltato e vide Hernandez vincere le elezioni. Nonostante molti osservatori abbiano nutrito seri dubbi sulla legittimità delle elezioni la comunità internazionale, con a capo gli Stati Uniti, riconobbero la vittoria di Juan Orlando Hernandez.

Inoltre l’uscente Presidente Hernandez secondo la costituzione dell’Honduras non poteva presentarsi alle elezioni del 2017, ma nessuno internazionalmente si preoccupò di questo fatto. Adesso finalmente il paese centro americano torna ad essere governato da un presidente progressista.

Dopo l’autoproclamazione di Juan Guaidò nel 2019 a Presidente ad interim del Venezuela l’Honduras di Juan Orlando Hernandez aveva riconosciuto quale legittimo Presidente del paese sud americano Guaidò seguendo a capo basso le direttive arrivate dall’amministrazione statunitense. Attualmente la stella di Juan Guaidò si sta lentamente eclissando, infatti un ex alleato di Guaidó ha ammesso che, a partire da gennaio 2022, meno di 15 paesi riconoscono il golpista venezuelano come Presidente.

Guaidó ha ripetutamente ringraziato il regime dell’Honduras di Hernandez per il suo sostegno, a seguito di un incontro virtuale avvenuto nel maggio 2020, Guaidó ha persino ringraziato pubblicamente Juan Orlando Hernandez per “il suo sostegno nella lotta contro il traffico di droga”.

In realtà, Hernandez è strettamente legato al traffico di droga e, secondo quanto riferito, ha usato enormi somme di denaro proveniente dal traffico di droga per finanziare il suo Partito Nazionale di destra. Suo fratello, Antonio “Tony” Hernández, è in carcere negli Stati Uniti per traffico di droga ed armi. Nell’ottobre 2019, un tribunale distrettuale degli Stati Uniti ha condannato Tony per traffico di droga ed armi. La corte ha aggiunto che Tony Hernández “ha reciclato milioni di dollari di proventi della droga nelle campagne elettorali del Partito Nazionale al fine di modificare l’esito delle elezioni presidenziali dell’Honduras del 2009, 2013 e 2017”.

Secondo la corte, il signore della droga messicano El Chapo ha persino pagato a Juan Orlando Hernandez $ 1 milione per aiutarlo a truccare le elezioni nazionali del 2013 in Honduras.

I diplomatici venezuelani hanno riottenuto il controllo della loro legittima ambasciata nella capitale Tegucigalpa lo stesso 27 gennaio. Il ministro degli Esteri del Venezuela, Felix Plasencia, era a Tegucigalpa per partecipare alla nomina di Xiomara Castro. Ha invitato ad “avanzare sulla via dell’integrazione, del progresso e della comprensione” e ha detto: “Lunga vita all’integrazione dei nostri popoli!”

La nuova ambasciatrice del Venezuela in Honduras, Margaud Godoy, ha detto che è stato un “onore condividere con la prima donna presidente della repubblica fraterna dell’Honduras, Xiomara Castro, con la quale, mano nella mano con il presidente Nicolás Maduro, continueremo a rafforzare i nostri legami storici che uniscono i nostri paesi”. Due giorni dopo, il 29 gennaio, il nuovo ministro degli Esteri dell’Honduras, Enrique Reina, ha consegnato a Godoy le sue credenziali ufficiali, alla presenza del ministro degli Esteri venezuelano Plasencia.

Dal 2009 al 2022, l’Honduras è stato governato da una serie di regimi autoritari di destra che godevano di un convinto sostegno da parte degli Stati Uniti, erano anche profondamente implicati nel traffico di droga e nelle reti del crimine organizzato. Xiomara Castro rappresenta il Partito Libre di sinistra, guidato da suo marito Manuel Zelaya, l’ex presidente democraticamente eletto dell’Honduras, che è stato rovesciato nel colpo di stato del 2009 sostenuto dagli Stati Uniti.

Gli anni che hanno visto al governo i partiti di destra hanno lasciato il paese in una situazione drammatica sia sul lato economico che sul lato dell’ordine pubblico. Sono all’ordine del giorno carovane di emigranti che partono dal paese centro americano con destinazione Stati Uniti alla ricerca di una vita migliore. La situazione riguardo l’ordine pubblica resta altresì drammatica.

Dall’inizio dell’anno si sono già registrati cinque massacri, l’ultimo solo due giorni fa in cui hanno perso la vita sette persone, sei uomini e una donna. Secondo fonti locali si sarebbe trattato di uno scontro tra bande rivali. Due dei cadaveri indossavano abiti militari ma le autorità hanno smentito la loro appartenenza all’esercito.

Andrea Puccio – www.occhisulmondo.info

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